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La decisione

Deposito nucleare: Trino revoca la propria autocandidatura

A fronte dell'opposizione di Comuni, Provincie, Regione, associazioni e cittadini

Il Comune di Trino ha revocato la propria autocandidatura ad ospitare il deposito nazionale di rifiuti radioattivi. Lo ha deciso ieri, martedì, la Giunta guidata da Daniele Pane.

A monte della scelta il fatto che «diversi Comuni sia della provincia di Vercelli che di Alessandria, i presidenti delle Province di Vercelli e di Alessandria e quello della Regione Piemonte nonché alcune associazioni ambientaliste, hanno evidenziato di non condividere alcun metodo previsto dalla vigente normativa per l'individuazione del sito idoneo per la realizzazione del Parco Tecnologico e del Deposito Unico Nazionale tanto che, non solo non hanno supportato l’iniziativa dell’autocandidatura, ma hanno espresso, con differenti modalità, una ferma e pervicace opposizione alla realizzazione dell’opera nel territorio piemontese».

La Giunta trinese nota anche che «il permanere sul territorio del Comune di Trino di rifiuti radioattivi stoccati in un deposito temporaneo, senza alcuna proposta alternativa da parte dei soggetti che si oppongono alla procedura di autocandidatura finalizzata ad accelerare il processo per la realizzazione del deposito unico nazionale, comporta l’assunzione in capo a tali soggetti della responsabilità di ogni conseguenza negativa ne dovesse derivare, ivi compresa quella di ritardare senza giustificato motivo la realizzazione di un’opera considerata strategica per la sicurezza del territorio».

Alla luce di tutto questo e delle proteste sollevatesi negli ultimi mesi, Pane ha trasmesso al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e alla Sogin la revoca della propria autocandidatura.


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Michele Castagnone

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