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Festeggiamenti
A Frinco cento candeline per Luigina Rovero
Ha ricevuto anche il riconoscimento di Patriarca dell'Astigiano
Una nuova Patriarca dell’Astigiano. È Luigina Rovero che lo scorso 7 novembre ha spento cento candeline. Nata ad Asti nel 1924, si trasferisce a un anno con la famiglia a Frinco. Frequenta la scuola con passione ma i genitori non possono affrontare le spese per farle continuare gli studi. Grande rinuncia per lei, che, tuttavia si impegna nei vari lavori di casa e in campagna con costanza, e sa essere anche un valido aiuto per la sorella, diventata sarta.
Nel 1950 sposa Egidio, conosciuto fin da bambino e compagno di scuola e dal matrimonio nasce la figlia Bruna. Sono anni duri, di freddo e grandine e il lavoro della campagna non è sufficiente al mantenimento della famiglia per cui Egidio trova occupazione in ferrovia. Si trasferiscono a Torino e finalmente la figlia può realizzare il suo sogno di proseguire gli studi. Negli anni ‘70 i genitori di Luigina hanno bisogno di assistenza continua e decidono, ormai in pensione, di trasferirsi a Frinco. Dopo la morte degli anziani genitori ritornano a Torino per aiutare la figlia, il genero e i due nipotini. Nel 1999 Egidio muore e Luigina continua la sua vita trascorrendo il tempo a Torino in inverno e a Frinco dalla primavera all’autunno.
Viaggia spesso da sola, in treno. Quando compie novant’anni scrive della sua vita, pagine preziose. Ora, da alcuni anni, risiede stabilmente a Frinco con la figlia e il genero. Le piace leggere, segue con interesse programmi in tivù e aspetta le visite dei nipoti. Unico suo rammarico: non avere più tanta forza per poter essere utile agli altri.
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