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Sabato sera al campo sportivo

Il concerto dei Nomadi per i 50 anni della Pro Loco di Frassineto Po

Un evento da ricordare con le canzoni della band di Novellara

Un momento del concerto dei Nomadi di sabato sera

È stato un abbraccio atteso da cinquant’anni quello tra Frassineto Po e i “Nomadi”, ma ne è valsa davvero la pena. Il ritorno in Monferrato di Beppe Carletti e la sua band si è trasformato in una festa, sabato sera, al campo sportivo “Filippo Raciti”, dove è andato in scena l’evento clou dell’Estate del Peperone, fortemente voluto dalla Pro Loco per celebrare alla grande il cinquantesimo compleanno dell’associazione e della storica Sagra. Il concerto ha regalato un’atmosfera unica, fin dal pomeriggio, con una grande attesa, che ha coinvolto più generazioni, con l’arrivo dei musicisti salutato dal solito calore, tra abbracci, foto ricordo e autografi, in un clima di grande amicizia. 

Emozioni che continuano con le prime note sul palco, davanti a circa mille persone, con una trentina di pezzi per quasi tre ore filate di musica, che fanno dimenticare anche le fastidiose zanzare… 

In apertura subito alcuni brani dell’ultimo album che celebra i 60 anni del gruppo di Novellara: la poesia di Neri Marcorè e Cartoline da qui scritta da Luciano Ligabue, per proseguire con Ma che film la vita, Gli Aironi Neri o I ragazzi del ponte, testo di Giorgio Faletti. E ancora Dove si va, Tutto a posto, Il fiore, Nero, Auschwitz, Stagioni, Il pilota di Hiroshima, Marinaio di vent’anni, Noi non ci saremo, Io voglio vivere, Un giorno insieme. 

Anche in questa occasione, come in mille altre, quasi ogni canzone è preceduta dalla lettura di uno dei messaggi che il “popolo nomade” fa arrivare sul palco insieme agli striscioni dei fans club, o una dedica, e tra queste ricordiamo Ma che film è la vita ad Augusto Daolio e Canzone per un’amica a Dante Pergreffi e a tutti gli amici che sono con lui, oppure Mediterraneo, brano che è stato dedicato ad alcuni fans giunti da Biancavilla (Catania) dopo aver percorso 1.500 chilometri. C’è anche tempo per una promessa di matrimonio. 

Gli applausi sono tutti per il mitico Beppe Carletti alle tastiere e fisarmonica, per Sergio Reggioli a violino e percussioni, per il cantante Yuri Cilloni, per Massimo Vecchi a voce e basso, per Daniele Campani alla batteria. Assente “giustificato” il chitarrista Cico Falzone, tornerà presto dopo un breve periodo di convalescenza, sostituito sul palco da “Nemo”. 

La scaletta vola via in un abbraccio collettivo, tra cori e lancio di coriandoli, per concludersi con Ricordati di Chico, Ho difeso il mio amore, Dio è morto e l’immancabile Io vagabondo, brano prima del quale, sul palco salgono tutti i volontari della pro loco guidati dal presidente Paolo Borella che, visibilmente commosso, ringrazia in primis  i Nomadi e tutto il pubblico per questa bellissima serata che verrà certamente ricordata a lungo in riva al Po. 

«Noi ce la mettiamo tutta a promuovere il nostro territorio attraverso iniziative come questa. Grazie a chi ha portato avanti la pro loco in passato, a chi c’è adesso e a chi ci sarà in futuro. Grazie a tutto il pubblico che è venuto qui questa sera e grazie a questi amici speciali che sono tornati a trovarci dopo cinquant’anni». Oggi come ieri, in una grande città o in un piccolo paese come Frassineto, il miracolo della musica “nomade” si ripete, per un feeling destinato a rinnovarsi nel tempo.


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Carlotta Prete

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