Castelman a Casale: «A Yale per revocare la laurea honoris causa a Schmidheiny»
Visita a Casale Monferrato martedì per Barry Castleman, uno dei maggiori esperti mondiali in materia di amianto. Lo studioso americano ha incontrato gli studenti per la proiezione del film “Un posto sicuro” di Francesco Ghiaccio mentre nel pomeriggio ha fatto visita ai vertici di Afeva nella sede di via Galeotto del Carretto.
Già consulente della Procura in occasione del primo processo Eternit, Castleman ha colto l’occasione per fare il punto su alcune questioni anche alla presenza dell’assessore all’ambiente Cristina Fava.
Reduce da un convegno in Australia, l’esperto ha spiegato come in tale Stato, in cui più alta al mondo è la mortalità da mesotelioma, in fatto di bonifica si segua un programma avanzatissimo frutto del lavoro di un ente indipendente del Governo in grado di agire senza intoppi burocratici. «Penso che gli australiani possano essere interessati a raccontare la loro esperienza in bonifica di siti ed edifici ai casalesi» ha commentato.
Sempre in Australia, Castleman ha appreso di come le stime elaborate per l’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità) dal professor Tim Driscoll in tema di mortalità da malattie asbesto-correlate debbano essere (ad opera dello stesso Driscoll) fortemente ritoccate verso l’alto: nel mondo sono circa 215.000 le morti annue professionali per l’amianto, alle quali si devono aggiungere le circa 30.000 per cause ambientali.
Castleman ha voluto aggiornare anche in merito alle azioni che si stanno organizzando per la revoca della laurea honoris causa assegnata dalla prestigiosa Università di Yale a Stephan Schmidheiny nel 1996.
«Nonostante i continui rifiuti, è da tempo che lavoro con tre professori della stessa Yale e siamo in procinto di organizzare con la scuola di legge del campus un evento che si dovrebbe svolgere in primavera. Si tratterà di un dibattito al quale saranno invitati il CDA dell’università e i tre rimasti in vita della commissione che nel 1996 decise per la laurea honoris causa». Durante questo appuntamento molto atteso, che avrà verosimilmente carattere pubblico e sarà filmato, Castleman presenterà ai vertici di Yale le istanze dei casalesi e racconterà come il magnate svizzero fosse a conoscenza delle tragiche conseguenze della lavorazione dell’amianto nei suoi stabilimenti. L’ultimo punto trattato dall’ospite durante la sua chiacchierata in Afeva è stato il ritiro dal commercio (nella sua versione inglese) dell’e-book “Il Grande Processo” di Rosalba Altopiedi e Sara Panelli, rispettivamente docente di Sociologia giuridica all’Università di Torino e Pubblico Ministero al processo Eternit. Secondo i legali di Schmidheiny il libro lederebbe la dignità e la reputazione del loro assistito e per questo nello scorso mese di marzo hanno intimato a Amazon e alle altre realtà di vendita online di ritirarlo dal commercio. La “minaccia” ha colpito nel segno tanto che «la versione in inglese non si trova in vendita da nessuna parte» mentre è ancora possibile trovare quella in italiano in alcuni canali di vendita.