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Kermesse
A Gino e Giacu i premi più ambiti della Fiera del Bue Grasso
Successo per l'edizione n. 384 nella piazza di Moncalvo
Una fitta nebbia ha accolto sin dalle prime ore del mattino di mercoledì scorso, 7 dicembre, allevatori, macellai, operatore del settore zootecnico e turisti accorsi in piazza Carlo Alberto per la 384ma edizione della Fiera Nazionale del Bue Grasso di Moncalvo. Protagonisti sotto gli antichi portici ben ottantadue capi di manzi di razza piemontese, di cui 20 buoi.
“Dopo lo stop causato dall’emergenza sanitaria e l’edizione dello scorso anno pesantemente segnata dalla neve, ci ritroviamo qui oggi con la Fiera che torna alla normalità”, ha detto con soddisfazione il sindaco Christian Orecchia nel vedere le tantissime persone presenti alla manifestazione De.Co di Moncalvo. “Il grazie più grande va agli allevatori che sono l’anima di questa Fiera. Una scelta d’amore più che di guadagno. Senza di loro, infatti, non ci sarebbe nulla da festeggiare. Anche loro, come tante altre attività produttive, stanno soffrendo per i rincari dell’energia e per l’inflazione in generale, quindi meritano eventi come la Fiera del Bue Grasso di Moncalvo che serve a promuovere e valorizzare il loro lavoro”, ha sottolineato Luisella Braghero, presidente della Commissione Fiera.
“Ricordiamo l’attenzione che gli allevatori hanno verso il benessere degli animali”, ha proseguito Orecchia, mentre Gian Piero Ameglio, allevatore di Franchini di Altavilla e referente CIA di Alessandria ha spiegato come “si debba puntare sull’allevamento in loco riducendo le importazioni dall’estero, per abbattere i costi e promuovere la sostenibilità ambientale,”. La giornata è iniziata presto con la distribuzione della zuppa di trippa e ceci per riscaldare i presenti e si è conclusa con le premiazioni dopo un’attenta analisi della giuria guidata quest’anno da Franco Serra.
Ad aggiudicarsi il riconoscimento più ambito è stato Gian Paolo Guastavigna, allevatore di Bergamasco, Alessandria, che ha ottenuto il Gran Premio Bue Grasso grazie a Gino, un bue di circa 14 quintali. Il premio speciale per il Bue più pesante è andato ad Andrea Migliore di Caraglio, già vincitore della scorsa edizione, con il bue “Giacu” di 1305 chili. Grande successo ha ottenuto la Stima del peso, vittoria a pari merito per Cella di Conzano e Peducci che hanno mancato il peso esatto di soli due chili. 1070 chili segnati e il peso del bue era di 1068. Durante la mattinata sono stati premiati con una targa l’ex presidente della giuria Marco Lanfranco per il lavoro di oltre trent’anni nel dare impulso allo sviluppo e al miglioramento della Fiera di Moncalvo e Pietro Rosso, macellaio di 87 anni, da 60 anni sempre presente alla Fiera e membro della giuria, famoso nella manifestazione per regalare le caramelle alla menta.
“Ci vogliono le tre ‘p’ per allevare al meglio un bue: pazienza, professionalità e passione”, ha ricordato l’ex sindaco Aldo Fara mentre il vicesindaco Andrea Giroldo ha spiegato il grande lavoro dei volontari e delle forze dell’ordine nel far funzionare al meglio la manifestazione. Presenti anche una delegazione dell’associazione razza romagnola proveniente da Ravenna e molte autorità locali. Durante tutto il giorno la pro loco cittadina ha servito il “buji tut al di”: distribuzione continua nel palatenda del sontuoso bollito misto secondo la ricetta di Moncalvo. Domenica 11 dicembre si prosegue con la visita alle stalle, cantine e uliveti su prenotazione. Si potrà ammirare il Museo Civico, il Castello. Dalle ore 8 Mercatino Agricolo in piazza Garibaldi e alle 12,30 Pranzo di chiusura della Fiera, sotto il Palatenda, a cura della Pro Loco.
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