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Alla Masone seguendo il libro "In nome della croce" di Claudio Galletto

Napoleone la chiama la Maison, ma per tutti noi che abitiamo in questa zona è conosciuta, in piemontese come la Mason o la cascina delle monache. Una grande grangia da sempre indipendente tanto che nessuno, all’infuori delle religiose che vi risiedevano e che giungevano in visita, conosceva di essa gli ambienti, il passato e neppure i segreti, se, come le voci narrano, ve n’erano. Di certo la Mason, forte della sua posizione fra Asti e Casale, e vicina alla strada per Altavilla Monferrato e Alessandria, è stata la sede di un convento la cui storia si spingeva ben oltre la memoria dell’uomo. Lo è stata fino a tre anni fa quando anche il grande podere di Guazzolo è stato colpito dalla confisca voluta dall’imperatore all’interno del suo progetto di un nuovo stato, di una nuova Francia». Così scrive Claudio Galletto nelle prime pagine del romanzo “In nome della croce”, appena pubblicato da Cult Editore di Firenze. E poco dopo, a proposito della cascina di proprietà di una grangia del monastero di Rocca delle Donne, egli aggiunge: «Non sarà una cascina qualsiasi, ma davvero le chiacchiere e le attenzioni tra i benestanti del posto non sono state poche! E pensare che anche stasera avrei voluto assistere, dalla finestra di Casa Cassone, al tramonto del sole proprio dietro i lunghi tetti della Mason. Come ogni sera del resto. Invece la sorte mi obbliga a spostarmi, a visitare quel luogo da vicino. Dalla carrozza l’ombra della tenuta si fa sempre più imponente mentre le ruote, adagio, si muovono sulla salita che porta verso Guazzolo tra aie, campi, vigne e gli alberi in fiore. […] Non troppo lontano, già si stagliano sulla luce del tramonto i tanti camini della Mason e il campanile della vicina chiesetta. Ecco la campana di San Vincenzo, la chiesa di Guazzolo: si agita dinanzi uno sfondo di nuvole che sopraggiungono da ovest, offuscano il tramonto. I rintocchi dell’Ave Maria serale accompagnano quegli ultimi metri di viaggio tra le alte piante che delimitano il prolungarsi del viale della Mason». Ripercorrendo i luoghi descritti, senza troppo indulgere alla fantasia, da Galletto in forma di romanzo, sembra rivivere sullo sfondo delle soppressioni napoleoniche la maledizione piombata sulla benestante famiglia dei Cassone-Dell’Aglio, le cui vicende sfiorano quelle di personaggi influenti dell’Ottocento (Napoleone, Cavour, Vittorio Emanuele II), in un’avvincente trama di mistero racchiusa nella incontrollabile e violenta forza di tre pietre preziose. Dionigi Roggero IL FANTASMA DI "ROMA" Tira un vento gelido al cimitero di Guazzolo mentre aspettiamo Claudio Galletto autore di una storia in cui, come sapremo, predomina la tragedia... Ci consoliamo col panorama: Madonna dei Monti, Ponzano, Castelletto Merli, Odalengo Piccolo. All’arrivo del nostro giornalista-scrittore il primo sguardo va alla tomba dei Cassone-Dell’Aglio, al centro del cimitero con il caratteristico tetto a cuspide. In particolare vi sono sepolte Enrichetta forse amante del re (e, guarda caso parente, della Bela Rusin), con le figlie Roma e Tetina. Secondo passaggio alla chiesa cimiteriale, ex parrocchiale, dedicata s. Vincenzo, con la brutta sorpresa che è sparita la lapide settecentesca di Onorio Gaspardone e della moglie Irene Beggiami morta di parto, un macabro furto. Breve sosta alla tomba di don Cirillo Libardi (1915-1994), ultimo abitante della Masone il grande complesso adiacente al cimitero dove forse è passato anche Napoleone. Si sa che nel 1802 è stata acquistata dai Magnocavalli, poi passata ai Cassonee donata da Pacifico Cassone (segretario del Re, marito di Enrichetta) ai Giuseppini di Asti. Tappa finale alla frazione Godio a “casa Cassone” costruita nel 1871. Un bell’edificio oggi bed and breakfast. A destra una imponente ghiacciaia battezzata “Roma”, ricorda una tragedia, la morte annegata a tre anni della piccola che portava proprio il nome della capitale d’Italia appena liberata. Scendiamo in cantina (il Barbera ha in etichetta sia Roma che Pacifico)e saliamo sulla torre dove si gode ancora una insolita visione della Masone col sole al tramonto. Luigi Angelino -"In nome della croce", di Claudio Galletto, 220 pagine 14 euro, , Cult editore via Brunelleschi, Firenze. Distribuzione RCS FOTO. Nel lancio l'autore del libro sulla "ghiacciaia" della casa Cassone di Godio. In questa pagina la tomba Cassone-Dell’Aglio al cimitero di Guazzolo di Castelletto Merli e la grande tenuta La Mason, sullo sfondo la tomba caratteristica per il tetto a cuspide

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Michele Castagnone

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