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Incontro pubblico a Calliano

Il fotovoltaico a terra non convince i sindaci monferrini

Parere contrario su questo tipo di impianti sulle nostre colline

Un momento della serata informativa che si è tenuta a Calliano

“Uniti diciamo no al fotovoltaico”. Sintetizza così il sindaco di Calliano Paolo Belluardo, a margine dell’importante serata tenutasi venerdì scorso nell’ex chiesa dell’Annunziata e organizzata dall’amministrazione del comune monferrino da lui guidata.

“Aree idonee e impianti fotovoltaici a terra in area agricola” era il titolo dell’incontro che ha affrontato l’emergenza del consumo di suolo agricolo dovuto alla proliferazione di impianti di pannelli fotovoltaici nel nostro territorio. Numerose le autorità che vi han preso parte, dai parlamentari Andrea Giaccone e Marcello Coppo, ad assessori e consiglieri regionali tra cui Marco Gabusi, Fabio Carosso e Debora Biglia, oltre ai sindaci e agli amministratori locali.

“Siamo soddisfatti dell’appuntamento e degli interventi che si sono succeduti – commenta Belluardo -; tutti si sono infatti detti contrati alle iniziative come il fotovoltaico in area agricola che possono ledere il nostro Monferrato che sta diventando ogni anno di più un posto d’eccellenza per il turismo”.

Come salvaguardare dunque il paesaggio con la necessità di produrre energia pulita? A oggi la legislazione non vieta l’agrivoltaico nelle buffer zone Unesco, ma richiede una maggiore documentazione alle aziende, inoltre la Regione Piemonte non ha ancora stabilito quali siano le aree idonee o meno per l’agrivoltaico.

“Bisognerebbe vietare questi impianti nelle aree buffer, ma anche altri territori turistici che non sono Unesco devono essere tutelati”, ha detto Carosso nel sottolineare la difficoltà nel porre regole certe sulla questione. L’incontro è servito a chiarire la differenza che c’è tra un impianto agrifotovoltaico, che segue determinati iter procedurali con limitazioni molto stringenti, e in impianto fotovoltaico a terra in area produttiva industriale che per sua natura è collocato in aree diverse dai terreni agricoli e sui quali la legislazione regionale, nazionale ed europea è molto più permissiva e lascia zero margini di manovra alle amministrazioni locali.

“Esprimo la mia ferma contrarietà all'installazione di pannelli fotovoltaici a terra nelle nostre aree agricole”, spiega Diego Musumeci, sindaco di Moncalvo, città nella quale sarà realizzato un impianto fotovoltaico nella zona industriale di Valle San Giovanni. L'adozione di tale soluzione, pur se motivata dall'urgenza di perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione, rischia di compromettere irreparabilmente il nostro territorio, con un turismo sempre più in crescita grazie a lungimiranti azioni fatte negli anni passati. Dobbiamo preservare il paesaggio e la biodiversità che contraddistinguono il nostro territorio.

I terreni agricoli devono rimanere intatti e produttivi, e non possono essere sacrificati per fini speculativi che vedono nell’energia rinnovabile solo una fonte di guadagno rapido, senza tenere conto della sostenibilità a lungo termine. Non possiamo permetterci che la corsa alla transizione energetica si traduca in una perdita irreversibile di terreni fertili. Mi impegno, insieme all'amministrazione comunale, a supportare tutte le iniziative che promuovano la produzione di energia solare, sostenendo tecnologie che non compromettano il nostro futuro. Dobbiamo costruire un modello di sviluppo che metta al centro il benessere dei nostri territori senza cedere alle lusinghe di soluzioni che potrebbero rivelarsi dannose nel lungo periodo”.


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Roberta Bianchi

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