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Unioncamere
Occupazione: le previsioni sono lievemente positive
Sono circa 20.240 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per agosto
«Sono circa 20.240 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per agosto, valore che sale a 87.120 se si considera l’intero trimestre agosto-ottobre. Il trend appare positivo a livello mensile (+940 entrate rispetto ad agosto 2023, per una variazione tendenziale del +4,9%) e negativo su base trimestrale (-4.410 assunzioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). A livello complessivo nazionale si registra una crescita più intensa rispetto ad agosto 2023 (+7,5%) e un aumento anche sul corrispondente trimestre del 2023 (+2,3%). Le entrate in Piemonte ad agosto rappresentano il 23,2% delle 87.400 assunzioni previste nel Nord Ovest e il 6,4 del totale di quelle nazionali (315mila circa)».
Questi sono alcuni dei dati contenuti nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, basato sulle interviste effettuate su un campione di imprese nel periodo 17 giugno–luglio. «Il 53,8% delle assunzioni programmate per il mese di agosto riguarda imprese di micro e piccola dimensione (1-49 addetti), il 21,9% realtà di medie dimensioni (50-249 addetti) e il 24,3% grandi aziende (250 dipendenti e oltre)». Il 75,6% delle entrate programmate dalle aziende piemontesi «riguarderà personale dipendente (valore in calo di oltre due punti rispetto a luglio 2024), il 18,7% lavoratori somministrati (percentuale in aumento), il 2,1% collaboratori e il 3,7% altri lavoratori non alle dipendenze».
La domanda di lavoro anche ad agosto è sostenuta dai contratti a tempo determinato con il 62% delle entrate programmate (in diminuzione di un punto rispetto al mese precedente), seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 25% dei casi (in calo di un punto su luglio 2024). L’apprendistato rappresenta la tipologia contrattuale prescelta per il 7% delle entrate, mentre gli altri contratti (in aumento) detengono una quota residuale del 6% del totale complessivo regionale. Delle 20.240 entrate previste in Piemonte nel mese di agosto il 13% è costituito da laureati (in calo di un punto rispetto a luglio 2024), il 28% da diplomati (in calo di un punto sul mese precedente), le qualifiche o diplomi professionali e la scuola dell’obbligo pesano rispettivamente il 39% e il 18% (entrambe in aumento).
Considerando i dati del trimestre agosto-ottobre emerge «come siano sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 58.280 entrate, il 66,9% del totale (-2.840 unità in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). L’industria prevede 28.840 entrate, generando il 33,1% della domanda totale e segnando un calo di circa 1.570 unità rispetto al periodo agosto-ottobre 2023». Tra i servizi, il comparto che assorbirà la fetta più rilevante delle 87.120 entrate previste nel trimestre agosto-ottobre «è quello dei servizi alla persona, con 13.520 ingressi (15,5% del totale), seguito dal il turismo (servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici), con 12.940 entrate e una quota del 14,9% del totale e dal commercio, settore per il quale le imprese intervistate presumono di dover effettuare 10.900 assunzioni (il 12,5%)». All’interno del comparto industriale si distingue, ancora una volta, il settore edile, con 7.820 entrate previste nel periodo in esame e una quota del 9,0% del totale.
Il 27% delle entrate previste ad agosto nella nostra regione «sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, il 18% a dirigenti, specialisti e tecnici (in calo di due punti sul mese precedente). Gli operai specializzati e conduttori di impianti produrranno il 29% delle entrate e solo l’8% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici costituiranno il 18% delle assunzioni del mese (in crescita di quattro punti rispetto a luglio 2024)».
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