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Lecco-Casale, un dopo-partita infuocato! Polemiche nel tunnel, poi Buglio non parla ai cronisti locali

Non è facile ricostruire quanto accaduto al rientro delle squadre negli spogliatoi al termine di Lecco-Casale, ma la speranza è che tutto sia finito nei caotici frangenti successivi al triplice fischio finale e che non arrivino sanzioni da parte degli ufficiali di gara che potrebbero mettere in difficoltà i nerostellati in vista del big-match casalingo di domenica prossima contro il Rimini.

Pare che tutto sia nato da alcuni cori dei lecchesi molto duri nei confronti di Natale Gonnella - impeccabile e correttissimo per tutti i novanta minuti - il quale, toccato in modo mirato e premeditato negli affetti personali, ha perso per qualche istante le staffe. Alcuni compagni sono accorsi in suo aiuto e ne sono nati più focolai fra giocatori che gli allenatori e i dirigenti hanno prontamente sedato. Censurabile, a quanto risulta dai racconti, il comportamento degli steward locali che hanno metaforicamente buttato benzina sul fuoco, a dispetto del loro compito. Alcuni lecchesi hanno poi cercato inutilmente di penetrare nello spogliatoio del Casale o forse soltanto di lanciare qualche oggetto contro le vetrate dello stesso, infine l’intervento delle forze dell’ordine ha riportato la calma.

Nel frattempo mister Francesco Buglio, giunto in sala-stampa successivamente al collega Modica, è parso stizzito per una battuta dell’addetto-stampa locale e se n’è andato, rifiutandosi di parlare con i giornalisti locali. Noi siamo riusciti a intercettarlo e queste sono state le sue dichiarazioni: “Sono furioso perché non si può fischiare un rigore del genere. Siamo arrivati a un passo da un risultato importante, contro un’avversaria ferita e tostissima. Purtroppo la prestazione conta fino a un certo punto, perché nel girone di ritorno è necessario fare punti e oggi abbiamo perso un’altra occasione”. Per Nicolò Garrone: “Il rigore non c’era assolutamente. Ho toccato la palla con il gomito, ma ero vicinissimo all’autore del cross e neanche mi sono accorto di quanto è accaduto. Un vero peccato, anche se nel secondo tempo il Lecco ha davvero messo in campo tutte le energie possibili e noi non siamo più riusciti a mantenere il pallino del gioco come in avvio di partita”.

Per l’allenatore del Lecco Modica: “Oggi abbiamo dimostrato contro la capolista di non essere morti. Questo è un punto di partenza, ma dobbiamo lavorare ancora tanto. Il rigore? Ce n’era uno su Fall sull’1-1, quello fischiato, se per caso non ci fosse stato - cosa di cui non sono convinto - è comunque un’equa ricompensa”.


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