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  • 26 marzo 2014
  • Borgo San Martino

Allarme botulino in una confezione di zuppa di legumi prodotta da una azienda monferrina. Un'errata conservazione dopo la vendita?

«Abbiamo ricevuto una segnalazione di allerta alimentare per gravi motivi sanitari a causa di presenza di tossina botulinica in una confezione aperta del nostro prodotto “Zuppa di Legumi & Cereali” esclusivamente per il lotto B0803A con data di scadenza 26 marzo 2014. Invitiamo tutti i consumatori eventualmente in possesso del prodotto con il lotto specificato a non consumarlo. Immediatamente abbiamo attivato tutte le procedure di ritiro e richiamo dal mercato del lotto in questione». È la comunicazione fatta da Terra&Vita in merito alla confezione di zuppa di legumi e cereali che sarebbe stata la causa di una tossinfezione botulinica che ha colpito un giovane di 33 anni residente a San Giorgio delle Pertiche in provincia di Padova. A dare l’allarme è stato il Ministero della Salute che fa riferimento al prodotto marchiato Terra&Vita, prodotto dalla Zerbinati di Borgo San Martino per conto di Buona Terra, il quale «è risultato positivo per presenza di tossina botulinica, a seguito di analisi effettuate su una confezione aperta. Sono state attivate tutte le procedure di ritiro e richiamo dal mercato. Sono in corso ulteriori indagini e pertanto l’avviso sarà aggiornato sulla base di eventuali nuove informazioni. Si invitano pertanto tutti i consumatori eventualmente in possesso del lotto specificato a non consumarlo e a consegnarlo alla Asl di competenza - Servizio di igiene degli alimenti e nutrizione». Questa la nota inviata nel pomeriggio di martedì 25 marzo dalla Zerbinati srl di Borgo San Martino: «Con riferimento al caso di intossicazione botulinica verificatosi nella Provincia di Padova successivamente al consumo di una zuppa di legumi e cereali a marchio Terra&Vita, Zerbinati srl dichiara quanto segue. Nella giornata di ieri sono state immediatamente eseguite da Ispettori Asl una serie di analisi a campione su tutto il prodotto presente nei magazzini per dimostrare l’assoluta genuinità e sicurezza dei nostri prodotti. Le approfondite ispezioni della ASL di Alessandria non hanno riscontrato alcun problema o presenza di non conformità sull'intero processo produttivo e hanno inoltre accertato la sua validità per quanto concerne il rispetto degli standard di sicurezza alimentare, confermata anche dalla certificazione internazionale IFS, uno degli standard relativi alla sicurezza alimentare riconosciuto dal Global Food Safety Initiative (GFSI), di cui l’Azienda è dotata dal 2007. Per tale motivo la stessa ASL non ha ritenuto di emanare alcun provvedimento di sospensione della nostra attività». «Nel rispetto e nell’attesa dei risultati definitivi sui controlli effettuati, l’Azienda si permette pertanto di ipotizzare che il prodotto sia uscito sano e sicuro dal suo stabilimento e che la presenza di tossina botulinica riscontrata nel residuo del prodotto si possa imputare a fattori estranei al ciclo produttivo o di confezionamento, quale ad esempio una errata modalità di conservazione o di consumo. Tutte le fasi di produzione mirano ad abbattere la presenza di botulino, come dimostrato dai rilievi analitici eseguiti sui prodotti. Il trattamento termico ed il mantenimento costante della catena del freddo rappresentano una garanzia fondamentale per abbattere il rischio di formazione della tossina botulinica».

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Enea Morotti

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