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Compagnia Le R/Esistenti

La Festa della Donna: che senso ha oggi?

Sabato 9 marzo al Parco del Po di Casale

Le component della compagnia teatrale Le R/Esistenti che si esibirà nella sede del Parco del Po

Si può ancora, oggi, festeggiare l’8 marzo esimendosi nell’alzare lo sguardo oltre l’orizzonte? Qual è il senso contemporaneo di una ricorrenza, sempre più, trafitta da immane violenza? Non c’è settimana che i media non riportino di femminicidi. Non c’è giorno che migliaia di donne non subiscano, silenziosamente, abusi, prepotenze, prevaricazioni e ingiustizie. Non c’è giorno che la bellezza dei loro sguardi si abbassi a poco a poco. E poi, come se non fosse già troppo, ci sono terre “straniere” di civiltà e morale, che riducono la donna a funzione e non ad “essere”. 

A cotanta ignobile, ignorante e perversa tracotanza, ci mancavano solo più le guerre, la cui memoria di morte e cruenta crudeltà pare essere svanita dal senno, soppiantando l’impegno alla pace, al dialogo e alla libertà, per lasciare il campo a facinorose e malate menti dominanti.

Ebbene, qual è il senso della Festa della Donna oggi? A domandarselo sono le donne stesse che, figlie di conquiste sofferte e sudate, non hanno perso il senno e il senso della vita e del vivere, delle relazioni e delle responsabilità, dei diritti e dei doveri, anche, in un clima che ruba respiro alla speranza, al domani e al futuro. 

Ecco, allora, che la Festa della Donna diventa un dovere. Il dovere di esserci, il dovere di unirsi ancor più, di rivendicare con forza la dignità della propria esistenza, l’equità sociale, economica e lavorativa e, poi, ancora il dovere di bussare alla politica e alle istituzioni riportandole ai loro ruoli e impegni costituzionali, il dovere di muovere la società e di urlare il diritto di essere donne, nella bellezza e complessità dell’essere donna. 

In occasione della Festa della Donna domani, sabato 9 marzo alle ore 17 nella sede del Parco del Po di Casale Monferrato, Donne Insieme e Medea organizzano un momento di letture e di riflessione di donne contro le guerre, con la drammatizzazione teatrale dal titolo “Le mani umide nella farina”, scritta e interpretata dalla Compagnia Le R/Esistenti.

«Alla luce dei nuovi conflitti - raccontano le donne della Compagnia - abbiamo pensato che la ricorrenza della Giornata Internazionale delle Donne non poteva prescindere dalle condizioni drammatiche di queste guerre e dalle guerre stesse, con tanti innocenti coinvolti, minori e donne. Siamo donne contro la guerra, donne che si arrabbiano, che reagiscono, che dialogano anche quando vanno in contro tendenza nei principi e nelle idee; siamo donne che, senza se senza ma, rifiutano la violenza, le armi, le prepotenze, le ingiustizie, la privazione dei diritti umani, il non rispetto dalla vita umana, così, come la figura delle donne e l’innocenza dei bambini. Il nostro pensiero è particolarmente vicino alle donne di Palestina che, con i loro bambini, stanno subendo tutta l’atrocità e le privazioni possibili, mentre le altre Nazioni, fanno nulla o non abbastanza. I valori che vogliamo trasmettere si rifanno a quelli della Resistenza, all’uguaglianza e al pacifismo». 


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