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Stasera, venerdì, Pichetto al Tartara
Sicurezza idrogeologica: caro ministro servono fondi e lavori!
La lettera aperta del Comitato Alluvionati
Il Consiglio direttivo del C.AL.CA. - Comitato Alluvionati del Casalese ha scritto una lettera aperta al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin che sarà in visita a Casale Monferrato. Ecco il testo con le domande.
Desideriamo approfittare della presenza prevista venerdì 17 maggio a Casale Monferrato per un incontro pubblico in cui lei sarà il relatore sul tema “Ambiente ,energia e territorio” perché renda pubbliche in occasione della visita alla nostra città alcune importanti informazioni sulla sicurezza idrogeologica riguardante anche il nostro territorio.
Nel maggio 2023 abbiamo scritto a lei, alla premier Meloni, ad altri ministri del Governo, politici locali e varie istituzioni non ottenendo risposta su alcune problematiche legate ai fondi del Pnrr, in sostanza vi si chiedeva (visto anche quello che era appena accaduto in Emilia Romagna) di destinare altri fondi alla sicurezza idrogeologica oltre ai circa 2,5 miliardi già previsti in quel momento. Parte di questi fondi (1,2 miliardi) erano già stati destinati dalla Protezione Civile alle varie Regioni (circa 63 milioni destinati al Piemonte) restavano circa 1,3 miliardi di euro in dotazione al suo Ministero al capitolo ”M2C412.1a - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico“. A questo capitolo erano stati definiti ben 665 progetti - coerenti con il Pnrr - che impattavano su una popolazione di circa 1.335.000 persone a rischio idrogeologico, questi 665 progetti dovevano essere appaltati nella seconda parte del 2023. A fine luglio 2023 con nostra grande sorpresa abbiamo appreso che non solo questi fondi non sono stati aumentati ma addirittura sono stati “definanziati” e come da sue dichiarazioni e da parte del ministro Fitto questi fondi sono stati spostati su altri capitoli di finanziamento inoltre la premier Meloni dichiarava alla stampa il 26 luglio del 2023: «Sì ad un grande Piano Idrogeologico di prevenzione, il Piano potrebbe vedere la luce nella prima metà del 2024 e ci stanno già lavorando i tecnici della Cabina di regia sul dissesto».
Per le ragioni sopra esposte e visto che siamo oramai giunti a metà 2024 ci permettiamo cortesemente di chiederle:
- In quali capitoli di spesa/finanziamento sono finiti i 665 progetti per 1,3 miliardi di euro che erano in dotazione dal Pnrr al suo Ministero ?
- Quali e quanti sono i progetti sul fiume Po e quanti di questi riguardano il Piemonte ?
- Realisticamente e concretamente quali saranno le tempistiche affinché vengano realizzate e concluse le opere riguardanti i 665 progetti già pronti?
- In che mese del 2024 il Piano idrogeologico di prevenzione nazionale sarà terminato e presentato alla popolazione interessata?
Alla luce anche delle dichiarazioni di fine 2022 del segretario generale della Autorità Distrettuale del Bacino Fiume Po (AdBPo) dott. Alessandro Bratti che qui sotto testualmente riportiamo: «Il progetto dettagliato di manutenzione degli argini del Po è stato già presentato da AdBPo nel 2018 per un valore di circa 540 milioni di euro ed è costantemente aggiornato a seconda delle necessità, ma non è stato mai finanziato o preso in seria considerazione dai governi; oggi serve assolutamente una più forte capacità di adattamento alle nuove esigenze alla luce dell’emergenza climatica e questo tipo di interventi sono diventati non delle opzioni rinviabili, ma vere e proprie priorità assolute per la sicurezza delle persone e dell’ambiente e come tali andrebbero seriamente considerate, senza rinvii sterili».
Ci domandiamo perché vengano di fatto cancellati (speriamo solo momentaneamente!) i 665 progetti per la messa in sicurezza idrogeologica e contemporaneamente venga data priorità assoluta alla “Rinaturazione del fiume Po “ per la quale lo stesso Pnrr destina sempre al suo Ministero circa 360 milioni di euro in questo caso ci risulta che gli appalti stiano per essere già aggiudicati .
Signor ministro ci permetta di notare che 360 milioni di euro verranno spesi per “rinaturare” solo 37 km del fiume Po (neanche il 6% della sua lunghezza !) , 360 milioni di euro perciò sono un costo di circa 10 milioni a km. e circa 10.000 euro per metro lineare di fiume!
Profili monferrini
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