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Tanti messaggi di cordoglio

Elio Carmi: uno dei giganti che hanno dato a Casale una dimensione europea

De Benedetti: «Una vita di grande lavoro»

Sono diversi i messaggi pubblici di cordoglio per la scomparsa di Elio Carmi, presidente della Comunità Ebraica di Casale, mancato ieri lunedì 8 gennaio. Il funerale si terrà domani mattina, mercoledì 10 gennaio, alle ore 11 al cimitero ebraico di Casale Monferrato in via Cardinal Massaia 112.

Claudia De Benedetti, presidente del Collegio dei probiviri dell’Ucei (il parlamentino ebraico) e direttore del Museo ebraico di Casale: «Con Elio mi lega una vita di grande lavoro in volontariato assieme, di affetti condivisi, di programmi che hanno portato Casale al centro di un ebraismo vero che guarda e costruisce il futuro e penso alla nascita dei nipotini come alle  potenzialità del Museo, al nuovo sito… Elio ha contagiato nel migliore dei modi una piccola comunità e in queste ore sentiamo l’affetto di quelli che vogliono continuare con noi la strada segnata con generosità dal presidente e dal suo predecessore Ottolenghi».

Ecco le parole del presidente Ucei, Noemi Di Segni: «Il vuoto che lascia non è solo per la sua comunità e città, ma per tutto l’ebraismo italiano. Con la sua intelligenza umana e con le sue doti professionali ha sostenuto e accompagnato per lunghissimi anni le attività istituzionali a tutti i livelli: il suo equilibrio, la sua disponibilità e la sua lungimiranza mancheranno infinitamente, insieme alla sua capacità di dare un senso e vitalità a una piccola comunità che illumina tutte le altre e non solo per il museo dei Lumi che ha promosso».

Il sindaco di Casale, Federico Riboldi, esprime il proprio cordoglio a nome di tutta l’Amministrazione Comunale ricordando Carmi amministratore dal 1995 al 1999 con l’incarico di assessore alla Cultura:«Elio Carmi ha dato molto alla nostra città offrendo la propria competenza e visione lungimirante attraverso il servizio alle Istituzioni e l’operosa iniziativa della Comunità Ebraica casalese da lui presieduta, arricchendo la cultura locale. Un grande professionista che si è distinto nel settore della comunicazione e del design portando il nome di Casale Monferrato nel mondo. Esprimo vicinanza ai familiari che, in questo momento, soffrono per la sua dipartita».

Gad Lerner, giornalista e noto opinionista ci parla di «un dolore straziante per la morte di una persona che sentivo vicina e di cui conoscevo il valore… Sono vent’anni che faccio parte del resto della Comunità ebraica di vicolo Olper…». E ci svela che ha il desiderio di essere sepolto nel cimitero israelitico casalese. Di Carmi ricorda «l’impronta pluralista, laica, le aperture all’esterno, la raffinata cultura», con un accenno a OyOyOy!, il Festival internazionale di cultura ebraica con la partecipazione di personaggi come David Grossman e Amos Oz («li ho accompagnati anch’io»). Conclude: «Sono contento di aver partecipato in ottobre alla Filarmonica alla presentazione del suo libro “Fai che farlo” dove veramente Elio ha sentito l’abbraccio della città».

«Elio Carmi ha dato molto alla nostra città offrendo la propria competenza e visione lungimirante attraverso il servizio alle istituzioni e l’operosa iniziativa della Comunità Ebraica casalese da lui presieduta, arricchendo la cultura locale. Un grande professionista che si è distinto nel settore della comunicazione e del design portando il nome di Casale Monferrato nel mondo. Esprimo vicinanza ai familiari che, in questo momento, soffrono per la sua dipartita».

«Il terribile male del mesotelioma ha colpito nuovamente, e duramente, la nostra città. La perdita di Elio Carmi priva Casale Monferrato di una Personalità illustre che ha reso celebre nel mondo il nome della nostra Città e del Monferrato, di un Amico sincero ed appassionato dell’Arte e della Cultura, di un Amministratore pubblico capace e retto», è il messaggio del Circolo di Casale del Partito Democratico.

«Prima come amministratore e poi come dirigente scolastico ho avuto modo di apprezzare il grandissimo lavoro di Elio Carmi per l’educazione al dialogo in ascolto dell’altro e il grandissimo suo amore per Casale e tutto il Monferrato. Era forse l’ultimo di quei giganti che alla nostra città hanno ridato un profilo e uno statuto di città europea. Formidabili sono state le sue testimonianze nelle scuole Casalesi e del comprensorio non solo in occasione della Giornata della memoria, ma anche in altri momenti. Penso alla fortissima ispirazione data alla Giornata del Melograno lo scorso anno in occasione del 28 aprile», commenta il preside Riccardo Calvo.


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