Frassinello: oratorio degli angeli e parrocchiale da restaurare
di Luigi Angelino e Dionigi Roggero
Nel mese di luglio del 1954, i componenti dell'antica Confraternita del Santissimo Sacramento, detta anche del "Corpus Domini", si riunivano nello studio del parroco per adottare qualche decisione in merito alla chiesetta della Madonna degli Angeli, già "ridotta ad uso laicale" da mons. Angrisani fin dal maggio 1944.
Data l'importanza dell'incontro era presente la stragrande maggioranza dei confratelli, tranne due assenti per malattia e uno che si trovava lontano dal paese. Nel dopoguerra la situazione dell'oratorio era progressivamente peggiorata, tanto da costringere il vescovo ad emanare un secondo decreto, in data 16 novembre 1949, con cui "ordinava di restaurare od abbattere la chiesetta, causa la sua statica pericolosa al pubblico". Ad esso fecero seguito, a poca distanza una dall'altra, due ordinanze emanate dal sindaco di Frassinello, nell'aprile e nel luglio del 1954, con le quali "si intimava di abbattere o restaurare la chiesetta entro il più breve tempo possibile".
Non avendo i mezzi necessari per sostenere le spese di restauro, ma al tempo stesso nell'intento di evitare l'abbattimento dell'edificio sacro, i confratelli assumevano la decisione di abbattere solo le parti pericolanti, di estinguere la confraternita, pur continuando a partecipare alle funzioni, e di rinunciare ad ogni diritto di proprietà mobile e immobile a favore del parroco pro tempore, don Giovanni Musso. Si concludeva così, una vicenda storica durata oltre tre secoli, come attesta la dettagliata descrizione effettuata nel corso della visita pastorale di mons. Pietro Girolamo Caravadossi il 5 settembre 1730. "La fabbrica di quest'oratorio è fatta in volta con tetto, muraglie, e pavimento buoni, venendo illuminata da cinque finestre, cioè tre con vetrata, e due con impannata, e porta sicura. Il tempo della di lei fondazione non si sa precisamente, ma per quanto si sa per tradizione credesi fondata circa l'anno 1670".
Al centro un altare con il quadro raffigurante l' "Adorazione delli Santi Tre Magi", che dava il titolo all'oratorio. Dietro l'altare un piccolo coro riservato ai confratelli con la loro divisa formata "di una cappa di tela fina bianca con cordone, e cappuccio, ed uno stemma a lato ove è impresso l'Ostensorio con l'Ostia", si riunivano, come si legge nelle visite pastorali, per recitare l'"officio della Beata Vergine". Ma per loro nessun diritto di sepoltura nell'oratorio, ma nella tomba della Compagnia del Santissimo Sacramento, eretta nella chiesa parrocchiale.
Dal 1988 il restauro del Comune ha restituito l'Oratorio degli Angeli a uso pubblico (mostre, convegni)...
-IL RESTAURO (URGENTE) DELLA PARROCCHIALE
L'amico Mario Cravino è il presidente del Comitato San Spiridione. Se uno cerca in internet, alla parola San Spiridione, esce protettore di Corfu e patrono di Frassinello Monferrato e stop, quindi il Monferrato con questo santo orientale (era vescovo a Creta) viene proiettato in un contesto storico non da poco tant'è che dieci anni fa lo stesso Cravino pensò a grandi gemellaggi.... Con questo preambolo in un assolato sabato che precede ferragosto saliamo nel paese della valle Ghenza anche per dare un po di conforto allo stesso Cravino visto che il Comitato si è assunto un grosso onere il restauro della chiesa parrocchiale dell'Assunta che da tempo soffre un progressivo danneggiamento per infiltrazioni di umidità.
Prima tappa in comune dal sindaco Maurizio Scagliotti e dall'assessore alla cultura Patrizia Martinotti, lo stendardo spiridionesco appena restaurato guarda i lavori di giunta. Poi si accodano a noi al Salone degli Angeli alcuni artisti come Corteggi-Cortez a cui il sindaco (buona idea) ha affidato la storia di Frassinello a fumetti (pensate al tesoro dei Saraceni illustrato dal mago della Bonelli...). Nell'Oratorio oltre a una bella collettiva è esposta una piccola ricerca storica (di Cravino) sulla parrocchiale con tavole esplicative.
Debitamente avvertito, il parroco don Angelo Bellero
toglie gli allarmi e entriamo in chiesa dalla porta sotto il campanile, la parte più antica: che desolazione avevamo già provato un moto di disappunto due anni fa quando visitammo l'edificio sacro per un servizio sull'organo Lingiardi, ma ora la situazione è gravemente peggiorata, gli intonaci e gli stucchi si alzano, staccano, stanno per cadere. L'umidita che risale dal sottosuolo minaccia anche i dipinti (da studiare i tondi dei Misteri Mariani della cappella del Rosario). Anche il terremoto del 2000 ha contribuito ad aggravare una situazione già precaria.
Certo che ogni giorno che passa lo stato della chiesa peggiora e diventa sempre più difficile, lungo. costoso il recupero. Il parroco ci mostra anche la reliquia di San Spiridione, un bel busto ottocentesco in rame argentato, cerchiamo tracce di punzonature ma una lamina lignea ne ha rafforzato l'interno e coperto probabili firme.
Primo atto del Comitato restauri è stato quello, in accordo con Comune, parrocchia, ufficio diocesano arte sacra di stilare (con l'ausilio dell'arch. Rosella Cappa) un piano di primo intervento per 250 mila euro, poi di andare a caccia di finanziamenti, piccoli e grandi. Buona fortuna Mario e che San Spiridione ti protegga.
Luigi Angelino
FOTO. Madonna deg'Angeli durante una mostra e sopralluogo in parrocchiale