"Ma non si confondano servizio al pubblico e servizio pubblico"
Siamo lieti del consenso che il nostro esperimento ha riscosso fra amministratori, cittadini, lettori del giornale e navigatori del sito. Un coro a cui si aggiunge anche la voce certo autorevole dell’ex assessore Fabio Lavagno. Ma riteniamo necessaria una precisazione.
La trasmissione in diretta del primo Consiglio comunale è stata un’iniziativa giornalistica autonoma della redazione de “Il Monferrato”, sulla scia del successo e dell’interesse riscontrato con le due dirette realizzate in occasione dei due turni elettorali.
Informazione giornalistica - con la possibilità di interventi di commento dallo studio - nell’esercizio del diritto di cronaca. Naturalmente, e giustamente, a nostre spese. Per offrire ai nostri lettori - navigatori un servizio più ampio, con la garanzia della professionalità che la redazione esprime nello stesso modo sia con il giornale che attraverso le nuove tecnologie.
Il consigliere Lavagno pare invece alludere a una sorta di servizio pubblico: una prospettiva certamente interessante e già praticata altrove. Ma solo in caso di servizio pubblico, che peraltro si può anche conciliare con l’informazione giornalistica (la Rai ne è l’esempio), ha senso parlare di aspetti regolamentari.
Che poi la nostra diretta del Consiglio comunale sia risultata un “servizio al pubblico” ci fa molto piacere. Ma è una cosa diversa da un servizio pubblico.