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  • 26 ottobre 2019
  • Rosignano Monferrato

Istituto Agrario di S. Martino

Una serra idroponica al Luparia per produrre ortaggi, frutta da terra e piante officinali

Il progetto sostenuto dal Rotary di Casale Monferrato

Al via un nuovo progetto presso l’Istituto Superiore Vincenzo Luparia di San Martino di Rosignano dove, grazie al sostegno del Rotary Club di Casale Monferrato, verrà realizzata una serra idroponica, per la produzione di ortaggi, frutta da terra e piante officinali.

L’idrocoltura riguarda tecniche di coltivazione fuori dal suolo, in cui la terra viene sostituita da un substrato più o meno inerte e le piante vivono con le radici immerse in acqua, addizionata da nutrienti e ossigeno.

Il processo prevede un controllo di tutte le condizioni fisiche e ambientali delle coltivazioni, oltre che di quelli che sono i fattori che ne influenzano la crescita, la cui velocità dipende, tra gli altri, dalla temperatura dell’aria, dall’intensità della luce e dalla qualità-quantità di acqua e dei nutrienti in essa disciolti.

«Se gestita correttamente - spiega il prof Ferruccio Battaglia - la coltivazione idroponica permette una riduzione dell’utilizzo di fertilizzanti tradizionali e, in particolare, di nitrati, consentendo, altresì, la possibilità di riutilizzare l’acqua di irrigazione».

Due saranno gli impianti di coltivazione che verranno adottati: RTW (a bassa e ad alta densità), rispettivamente per la produzione di solanacee in genere (pomodori, peperoni, ecc.), e fagiolini, fragole e crucifere (verze, cavoli); NFT, (a media densità), per la coltivazione di insalate ed erbe aromatiche.

«La serra idroponica - prosegue il dirigente scolastico Nicoletta Berrone - rappresenta un ulteriore strumento di apprendimento per i nostri allievi i quali, grazie anche all’inserimento di attività di tipo Maker, potranno sviluppare al meglio le loro competenze logico-matematiche, scientifiche, linguistiche, facendo emergere le meta-competenze e le soft-skills».

Questa modalità di lavoro è ritenuta utile per incoraggiare gli studenti a un approccio più partecipativo e coinvolgente, e per offrire loro un maggior senso di appartenenza alla scuola. «Si tratta di momenti formativi in cui i ruoli si ammorbidiscono e la collaborazione fra pari viene facilitata. Momenti attraverso i quali si sensibilizzano i giovani al riuso degli oggetti, all’ottimizzazione delle risorse e ad un approccio positivo nella risoluzione dei problemi» conclude la Berrone.

«Le attività di progettazione e realizzazione di prodotti costituiscono, inoltre, un ponte tra l’ambiente scolastico e il mondo esterno: agli studenti vengono fornite competenze evolute e facilmente spendibili nel mondo del lavoro. A livello didattico, l’oggetto e il suo processo di creazione divengono un pretesto per attivare processi di analisi, di autoanalisi e di messa in pratica di conoscenze e abilità».

Grazie al contributo del Rotary Club di 12 mila euro, verranno così acquistati i banconi per la posa dei substrati, da inserire nella serra già esistente, e realizzato l’impianto di irrigazione, con il ricircolo delle acque, oltre a quello di concimazione. Trattasi di un’esperienza che, partendo dal Luparia, potrà risultare significativa, nonché interessante, anche per altre imprese del settore, sollecitando così un modello di coltivazione sostenibile e compatibile, che riduca lo sfruttamento intensivo del suolo.

Il progetto sarà presentato il 28 ottobre alle ore 20 all’Accademia Filarmonica di Casale in occasione del tradizionale appuntamento del lunedì del Rotary. Invitati dal presidente Massimo Capra Marzani interverranno la Berrone, Battaglia e il docente della scuola Fausto Milano. L’iniziativa del Rotary, voluta e seguita dal presidente, non è la prima per gli istituti scolastici superiori: il sodalizio ha sempre avuto grande attenzione per le scuole casalesi e questa è la prima volta che viene realizzato per il Luparia.


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