3-Incontro col Governatore Williams, il rhum della Martinica, le cascate di Guadalupe: i Monferratini sono tornati dalla crociera ai Caraibi
di Luigi Angelino
Abbronzati, senz’altro ricaricati da una vacanza insolita (il termine di sogno è giusto ancorchè abusato) sono rientrati domenica alla Malpensa i 150 crocieristi Il Monferrato-Stat dopo una settimana ai Caraibi (dove praticamente mai piovve e la temperatura era costante a 28 gradi). Il charter Neos è atterrato alle 10,31 (di domenica 25) alla Malpensa. Tutto bene (lo diciamo per il capo voli osta, Flavio Ottone).
Recuperati i bagagli c’è stata ancora la colazione (o l’apertitivo coi fusi orari non si capisce più niente) all’NH Hotel di Milano e il regalo della ceramica d’autore (by Laura Rossi, un ricordo dalla Dominicana). La prima copia da Pia alla nostra mascotte: Michelina Sanlorenzo classe 1925 (madre della dottoressa Degiovanni).
E pensare che solo sabato (24 gennaio, ndr)i Monferratini erano in giro per Guadalupe tra giardini botanici, distillerie, cascate, foreste (per carità chi lo voleva poteva farsi l’ultima spiaggia e metterla a confronto con quelle precedenti di Saona, Catalina, Antigua...).
Nella nostra cronaca spicciola dall’Equatore (curiosa la luna con lo spicchio in basso) partiamo su questo numero da giovedì (è la cronaca numero tre).
ANTIGUA
Alle 9 arrivo della Costa Magica ad Antigua un’isola delle Piccole Antille. La lingua ufficiale è quella inglese; parlato anche il creolo-inglese.
La più gettonata, sessanatanove monferratini su tre mini bus, più tre accompagnatori (Patrizia, Samantha, Dino), è l’escursione “Il meglio di Antigua”.
Noi siamo nel gruppo tre; ci permette di ammirare panorami incantevoli e di conoscere la storia grazie alla preparazione della guida, una signora di Livorno dalla doppia nazionalità (targhetta Niky, dell’Alexander Parrish Travel, agenzia turistica) da trent’anni in questo paradiso climatico. Passando per la capitale, St. John’s (qui ognuno costruisce come vuole), arriviamo nella parte nord ovest dell’isola (non bisogna far caso alla guida a sinistra) con i piccoli villaggi di All Saints e Liberta, molte case ricordano le baracche (pardon chalet) del nostro Po, però vediamo il nostro primo albero del pane.
Fa un poco pena un cimitero abbandonato, ma dice la guida, non esiste il nostro culto dei morti.
Eccoci sulla costa meridionale dove entriamo nel Nelson’s Dockyard National Park, un luogo ricco di storia e bellezze naturali legato al nome di Horatio Nelson che comandò questa base militare.
Prima tappa al Dow’s Hill Interpretation Centre, centro visitatori con molte indicazioni plurilingue costruito in mezzo alle rovine di una fortezza militare inglese del XVIII secolo. Dalle bancarelle due venditrici di colore criticano l’euro (puntano sui dollari), non lo riferiremo a Draghi.
La tappa successiva è a Shirley Heights Lookout dove scattiamo spettacolari fotografie della costa meridionale; all’orizzonte Montserrat col suo vulcano attivo.
Ultima sosta a valle al Nelson’s Dockyard, il più importante sito storico dell’isola. E’ la base navale britannica nata nel XVIII secolo.
Edifici originali, restaurati e restituiti al loro antico splendore indicano vecchi arsenali fino alla casa di Nelson. Una targa esplicativa è stata messa davanti ad ogni costruzione coloniale indicandone la funzione. Nel gioco che spesso facciamodi andare indietro nel tempo imamaginiamo il bellissimo porto naturale pieno di navi a vela e il lavoro dei marinai nel cantiere sotto lo sguardo degli ufficiali di Sua Maestà.
Abbiamo la fortuna di incontrare il governatore generale dell’isola Rodney Williams (un elegante signore di colore alto due metri) che scortato da due guardie d'onore (una è una ragazza con pantaloni con banda, tipo nostri Caabinieri) sta accompagnando un visitatore ufficiale. La guida che lo conosce (“è il mio medico’’) lo saluta, io, che sono al suo fianco mi presento, gli dico dell’Italia, di 150 persone arrivate apposta, mi batte sulla spalla e si dichiara soddisfatto di chi porta turisti. Ha ragioni da vendere, vediamo paradisi che, se sfruttati ecologicamente, non possono che far migliorare il tenore di vita della popolazione.
Torniamo ai monferratini che bevono un tonificante punch al rum antiguano in una locanda alla fine del Nelson’s Dockyard (e qualcuno è riuscito a sorseggiarlo guardando il mare tra i cannoni), per tutti sul bus l’effetto è poi quello della 'ridarola' (non gradisce la guida, già giustamente incavolata per la mancanza di microfono). Ma è sempre meglio il rhum del Lexotan.
In alternativa c’è chi ha lasciato la storia per trascorrere una giornata su una delle 365 spiagge di cui Antigua è dotata.
E qui ha fatto di tutto: snorkelling, moto d’acqua...
La cronaca continua nel tardo pomeriggio con quella che chiamiamo da tempo il cocktail col comandante, un momento che certifica i legami oramai ultra decennali tra Costa, Stat, Editrice Il Monferrato. In salone riservato officiano Paolo Pia (Stat) e chi scrive queste notte di fronte ai monferratini in tiro. C’è la novità dell’introduzione musicale del nostro illustre crocierista Federico Gozzelino (compositore classico casalese, tra i riconoscimenti il premio Silone ritirato con Morricone).
Ci onorano il comandante Giacomo Longo il suo contraltare d’hotel Marco Delucchi e la guest Astrid Dujardin (affascinante quanto efficiente parigina).
Scambio di doni: da parte nostra Krumiri Rossi, Guida del Monferrato e incisione di Laura Rossi (lineografia - metodo reso celebre da Picasso-, di San Pedro de Macoris, repubblica Dominicana, utilizzata poi per la ceramica ricordo).
Mini scoop: annuncio di matrimonio tra Marco Dondi e Samantha Badino (con il tentativo, non riuscito, di Pia di farlo celebrare subito dal comandante).
MARTINICA
E siamo a venerdì, arrivo alle ore 08 a Martinica, dipartimento d’oltremare francese. In rada -siamo nella baia di Fort de France- a sinistra rispetto al balcone della mia cabina di poppa, una fregata della marina militare francese.
I nostri - guida Charlin una venticinquenne franco normanna - vanno a una bella escursione che comprende subito la visita alla 'Habitation Clement' a Lamentine, nel comune di François. Chiediamo all'arrivo alla guida - feschi della lettura di una biografia- se siamo vicino al luogo dove è nata Giuseppina di Beauharnais (23 giugno 1763 - 29 maggio 1814), imperatrice di Francia e moglie di Napoleone Bonaparte. Risposta: a venti chilometri da qui a Les Trois-Îlets, arrondissement di Le Marin". Non è ben vista a un suo monumento ham tagliato la testa
Torniamo al complesso Clement (abitazione e distilleria), all'inizio siamo in mezzo a un gran parco (fa tenerezza una scolaresca in divisa gialla) abbellito da sculture moderne, dove spuntano macchinari e depositi (che profumo dalle botti...) per far nascere il rhum, ovviamene assaggiato alla fine (per giudizio unanime il migliore è quello di sei anni).
Un esempio da imitare (quante distillerie ha il nostro Monferrato....): l’attività della Fondation Clément ha permesso l’apertura progressiva dell’Habitation ai visitatori. Unica casa creola in Martinica ad essere interamente aperta al pubblico, insieme alle sue dependances è stata riconosciuta Monumento Storico dal Ministero della Cultura nel 1996.
Foto di fronte alll'austero busto di Omero Clement (1858-1923).
Il pullman (transport Bernard, logo una palma, ok) ci porta poi in un meraviglioso giardino botanico (de Balata) sotto un vulcano un po’ imbronciato dove si trovano piante e fiori che il proprietario Jean Philippe Thoze ha collezionato in circa 20 anni. I più gettonati all’inizio sono però i colibrì, per loro un nucleo di fotografi tipo arrivo star.
In sintesi: un giardino paradisiaco, un condensato di colori; non manca il ponte tibetano su cui fotografiamo due avventorose casalesi.
Stop finale alla “copia in miniatura” della Basilica del Sacro Cuore di Montmartre a Parigi, costruita nel 1925, sul retro vista panoramica sulla città (hanno già costruito troppo) e sulla baia essendo situata sulla sommità di Fort de France.
Pomeriggio a disposizione per una discesa libera.
Leggiamo (23 gennaio, 15,30 ora di Casale) un secondo messaggio di Flavio D'Andria che ci segue telematicamente:
"Ciao Luigi,vi vedo in porto alla Martinica!
Nel lontano 1978 vi trascorsi due bellissime settimane presso Il Club Mediterranee in località Les Boucaniers distretto di Saint-Anne nel sud dell'isola. Che bei ricordi !!!
Fate un tuffo anche per me ! Un caro saluto a tutti e buon rientro, come sempre triste per quel che si ascia ma pur sempre doveroso!
GUADALUPA
Il giorno dopo (sabato) ultimi scampoli, come detto in apertura, a Guadalupe isola raggiunta con rota Nord Ovest (112 miglia) con ormeggio alle 9 nem porto di Ponte à Pitre. Ultima escursione nelle cosidette Basse Terre, tra le piantagioni di canna da zucchero, per noi prima una distilleria, con degustazione di uno dei migliori rhum agricoli (cioè distillati di puro succo vergine della canna da zucchero e non dalla melassa) dei Caraibi (Domaine de Severin).
Poi attraversata la foresta tropicale siamo nella frescura della Cascade aux Écrevisses (“cascata dei gamberetti) e infine all’orto botanico “Domaine de Valombreuse”.
Aeroporto. C'è chi fa ancora incetta di rhum. Volo tranquillo con equipaggio cortese. Milano, doni. Ritorno, purtroppo; in ogni caso tutto bene, perfetta l’organizzazione Costa (sulla nave tutto ha funzionato come un orologio svizzero avrebbe detto mia madre), altrettanto valida quella de Il Monferrato-Stat.
Un parere per tutti, quello di Nadia Pavido: “Una settimana piacevole, divertente, mi sono sentita in famiglia. Il top per me è stato Virgin Gorda, nelle Isole Vergini, un posto favoloso, impensabile”.
PER SAPERNE DI PIU'
Antigua e Barbuda è uno stato insulare (442 km², 81.799 abitanti, capitale Saint John's) dell'America Centrale caraibica. È interamente circondata dall'Oceano Atlantico (a nord e a est) e dal Mare Caraibico (a sud e a ovest).
Antigua e Barbuda è uno Stato democratico appartenente al Commonwealth. Il capo di Stato è il sovrano del Regno Unito.
Antigua fu raggiunta nel 1493 da Cristoforo Colombo che le diede nome dalla chiesa di S. Maria de la Antigua di Siviglia.
Horatio Nelson arrivò ad Antigua nel 1784 al comando della fregata Boreas e ci rimase per tre anni come comandante in seconda della Flotta Britannica. Aveva appena 26 anni. Quasi vent’anni dopo, nel 1805, ormai ammiraglio, Nelson tornò ad Antigua per una sosta brevissima, 24 ore appena, prima della battaglia di Trafalgar. E Nelson morì a Trafalgar il 21 ottobre 1805. E' sepolto a Londra nella cattedrale di S. Paolo.
Il Governatore generale di Antigua e Barbuda è il rappresentante in Antigua e Barbuda della regina Elisabetta II del Regno Unito. Il primo governatore generale della storia isolana, nel 1981, fu Wilfred Jacobs, poi sir James Carlisle, dame Louise Lake-Tack, dall'agosto 2014 Rodney Williams, Indipendente.
La Martinica è un’isola dei Carabi Orientali.
Fa parte delle Piccole Antille,
un arco di isole che si estende dalle Isole Vergini al Venezuela. Le piccole Antille comprendono: Isole Vergini, Guadalupa, Anguilla, Saint-Martin, Saint-Barthelemy, Antigua, Monserrat, Dominica, St. Lucia, Saint-Vincent, Barbados, Grenada, Tobago, Trinidad. La Martinica fu scoperta da Cristoforo Colombo in occasione del suo 4° viaggio, nel 1502. L’isola era abitata dagli indiani caribi. Nel corso del XVII secolo fu colonizzata dalla “Compagnie des Iles d’Amerique” che fondò un piccolo insediamento sulla costa nord-occidentale, che divenne poi l’antica capitale Saint-Pierre.
Primo europeo a sbarcare a Guadalupe nel novembre 1493, durante il suo secondo viaggio alle Americhe Cristoforo Colombo chiamò l' isola Santa María de Guadalupe Extremadura, in omaggio alla Vergine Maria venerata nel monastero spagnolo di Villuercas in Extremadura.Dal 1871 Guadalupa ha una rappresentanza nel parlamento francese e dal 1946 è ufficialmente uno dei dipartimenti d' oltreoceano della Francia. Sia Guadalupa sia Martinica utilizzano valuta, francobolli e bandiera francesi.
Il rum , o rhum, è ormai uno dei simboli delle isole. Rhum agricole: è ottenuto dalla distillazione del solo succo di canna fermentato. 100 Kg di canna da zucchero producono 10 litri di rhum agricolo. Rhum industriale o tradizionale: è ottenuto negli zuccherifici dalla distillazione della melassa, residuo della fabbricazione dello zucchero. Rhum vieux: rhum agricolo lasciato riposare almeno tre anni in botti di rovere con capacità inferiore a 650 litri.