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Deposito nazionale scorie

Daniele Pane: «Revoca autocandidatura tiene conto delle posizioni di Regione, Provincia e Comuni»

Il dietrofront del sindaco di Trino

«La revoca di questa deliberazione è una decisione assunta dopo aver preso atto delle posizioni di dichiarata contrarietà, non tanto delle associazioni ambientaliste, ma dalle istituzioni di vertice del nostro territorio ossia Provincia e Regione nonché da alcuni Comuni in provincia di Vercelli e Alessandria ivi compresi quelli inseriti nella CNAI». Così afferma il sindaco di Trino, Daniele Pane, sulla decisione della revoca dell'autocandidatura del territorio comunale a deposito nazionale scorie.

«Riteniamo - continua il primo cittadino - che tali posizioni non tengano in considerazione né l’urgenza evidenziata dal Governo con l’emanazione del decreto legge né l’urgenza del nostro terri- torio di eliminare in tempi rapidi il deposito temporaneo oggi esistente in favore di quello definitivo previsto sia dalla normativa europea che nazionale. Non si è evidentemente com- preso come l’autocandidatura non fosse finalizzata ad ottenere a qualsiasi costo il deposito e il parco tecnologico ma solo a rivalutare il territorio, fermi restando i criteri di sicurezza già previsti dall’ISIN, poiché nessuno dei 51 siti identificati si è reso disponibile in tal senso. Essendo il Comune un Ente Locale che in un’ottica di coordinamento deve, suo malgrado, conformarsi alle linee assunte anche delle istituzioni sovra comunali, dobbiamo prendere atto delle posizioni assunte e procedere nel senso indicato certi che, coloro che si oppongono, sapranno fornire soluzioni rapide e immediate affinché il deposito venga realizzato, seppur fuori dai confini piemontesi, e i rifiuti oggi stoccati in via temporanea a Trino e Saluggia, insiti certamente non idonei, vengano trasferiti altrove».

Il presidente della Provincia di Vercelli, Davide Gilardino, intervenuto alla conferenza stampa di oggi, mercoledì 13 marzo, per rappresentare le istanze di tutti i Comuni vercellesi rimarca: «È doveroso trovare una soluzione, finalmente definitiva, alla persistenza delle scorie nucleari sul territorio di Trino e Saluggia. Pur trovando, quindi, più che legittima l’azione dell’amministrazione comunale di Trino, a nome dei sindaci del territorio ho portato all’attenzione dell’ammini- strazione comunale trinese la nostra non condivisione del metodo delineato dalla norma, che fin dall’inizio non ha tenuto conto della condivisione con i Comuni. A nome di tutta la provincia vercellese accolgo benevolmente la revoca, in quanto la reputo un’azione di buon senso che tiene conto della volontà espressa da tutti gli amministratori».

 


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