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Il progetto “R-EBike”
Mobilità sostenibile sulla Casale-Valenza? Si può!
Servizi navetta sulla provinciale, "ricoverare" motocicli, biciclette e monopattini...
Un asse di mobilità sostenibile sulla Casale – Valenza con l’installazione, nei pressi delle rotonde, di stalli per poter usufruire dei servizi navetta sulla provinciale, "ricoverare" motocicli, biciclette e monopattini e un’area di parcheggio per automobili. È il progetto “R-EBike” scaturito dall’idea del dirigente scolastico dell’istituto Comprensivo "Paolo e Rita Borsellino", il casalese Maurizio Carandini, e partorito dal lavoro dell’architetto Paolo Scoglio.
«La scuola è luogo di pensiero e riflessione» ha esordito il dirigente aggiungendo che è pronto per coordinare «un tavolo permanente su questo tema. Il preside avrebbe già preso contattato con alcuni interlocutori istituzionali, interessati allo sviluppo di un’idea che, oltre alla sostenibilità e all’assenza di impatto ambientale, potrebbe rilanciare un’asse tra la capitale del Monferrato, con tour che comprenda visite d’arte, e la capitale della gioielleria, Valenza, con lo shopping nelle vie del centro.
L’idea di Carandini, come detto, si è trasformata in un progetto, quello dell’architetto Scoglio, che coinvolgerebbe anche i Comuni ubicati lungo il percorso come ad esempio Ticineto, Borgo San Martino, Pomaro, Valmacca, Giarole e Frassineto Po, per usufruire dei passaggi di navette ecologiche, con un percorso cadenzato al fine di poter permettere un collegamento utile a lavoratori e turisti, e garantire quello che Carandini definisce un “prestito di turismo”, dell’arte e del gioiello, figlio di una "Santa alleanza" tra le due comunità.
«R-EBike è un oggetto iconico sospeso tra architettura ed arte, disegnato con software parametrici dal tracciato solare, dai percorsi ciclabili, dalle visuali privilegiate e dall’uso degli utenti; che parla di natura, sostenibilità e velocità realizzato con materiali bio di recupero e implementato da tecnologie pulite ed innovative e da un’interfaccia-utente facile e smart».
«Il progetto può assumere configurazioni variabili al mutare dell’ecosistema ospitante; rimane fisso il tekne’, ovvero il concept tecnico che sottende e da forma all’intera installazione» assicurano gli ideatori ricordando che il progetto potrebbe essere completato dalla presenza «di un’eventuale batteria per l’accumulo, di armadietti di carica per smartphone, tablet o navigatori satellitari, da distributori di prodotti alimentari a km0, da un piccolo modulo per i servizi igienici fino a slot per piantumazioni finalizzate alla purificazione dell’aria–ambiente».
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