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Gruppo Astrofili Cielo del Monferrato
Il 2025 arriva galoppando fra le stelle di Orione
Le serate osservative pubbliche all’Osservatorio Astronomico di Odalengo Piccolo
Dopo il giro di boa compiuto attorno al Sole lo scorso mese, al cadere del solstizio invernale, la Terra continua la sua eterna rivoluzione attorno alla nostra stella.
I minuti di luce diurna sono già in breve aumento, ma la sensazione dell’allungamento delle giornate sarà avvertibile solo verso fine mese. Al giungere della sera, osservando il cielo verso Sud-Est, vedremo l’inconfondibile rettangolo verticale di stelle che disegna la sagoma di Orione, il mitologico cacciatore, costellazione simbolo dell’inverno.
La disposizione delle sue stelle principali, la supergigante rossa Betelgeuse, Bellatrix, la caldissima gigante bianco-azzurra Rigel e Saiph formano detto asterismo, al cui interno possiamo notare con facilità tre stelle di uguale grandezza apparente, allineate obliquamente. La triade è nota come la Cintura di Orione e nei suoi pressi si stagliano delle meravigliose ed immense nebulose ad emissione, vere e proprie nursery di nuove stelle. Alcune sono osservabili con un binocolo, altre si celano alla gamma di frequenze della vista umana, ma non sfuggono ai sensori elettronici delle apparecchiature digitali. La più famosa è M42, nota anche come Grande Nebulosa di Orione, conosciuta fin dall’antichità. E’ situata nella cosiddetta Spada di Orione, asterismo ben riconoscibile a Sud della Cintura.
Sotto cieli bui e privi di eccessivo inquinamento luminoso, è già intuibile ad occhio nudo come una leggera nebbiolina, con un binocolo se ne riconoscono la forma e i confini, all’oculare di un telescopio appare come una intricata trama di chiaroscuri immersi tra le stelle di fondo. Un altro gioiello di questa costellazione è la nebulosa IC434, detta anche Testa di Cavallo, in foto. Si tratta di un grande pinnacolo di oscure polveri interstellari, poste di fronte ad un’estesa nebulosa di idrogeno ionizzato, vera e propria fucina di formazione stellare. Questo bellissimo insieme di elementi cosmici è rilevabile solo con lunghe esposizioni fotografiche, ma i risultati delle sue riprese sono davvero suggestivi. Orione è seguito nel suo percorso celeste dalla costellazione del Cane Maggiore, nei cui confini splende Sirio, la stella più luminosa della volta celeste. Sopra di questa, il Cane Minore con la fulgida stella Procione.
Nel cielo serale si individua facilmente a Sud-Ovest il pianeta Venere e poco più sopra Saturno, entrambi tra le stelle dell’Acquario. Volgendo lo sguardo a Sud-Est troviamo Giove, che brilla nel Toro, poco distante dalla gigante rossa Aldebaran. Marte nel corso del mese passa dalla tenue costellazione del Cancro ai Gemelli. Questo è il miglior periodo per osservare al telescopio il pianeta rosso.
Le serate osservative pubbliche presso l’Osservatorio Astronomico di Odalengo Piccolo, a cura del gruppo astrofili Cielo del Monferrato, si terranno sabato 11 e 25 gennaio alle ore 21, esclusivamente su prenotazione sul sito internet.
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