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NOTA PER MARCO AGGIUNTO IN QUESTO FILAE UNA FOTO- Quella battezzata drago vuol dire che siamo in quel giardino, dei dromedari in gruppetto è di casalesi In questo diario di bordo della Crociera Il Monferrato-Stat sulla Costa Luminosa comandata da Mauro Bellomo, avevamo lasciato lunedì i nostri 200 Monferratini in navigazione dal Marocco alle Canarie. Navigazione non vuole certo dire annoiarsi ad esempio c’è chi ( tre signore, già esperte) prende lezioni dall’istruttore di golf (Federico). Capitan Paolo Pia ha organizzato un torneo di ping-pong al ponte 10 ( dietro la vetrata guizzano i delfini ) il premio in palio non viene ritirato visto che il torneo è vinto dallo stesso Pia sul figlio Alessandro, terzo Enzo Rossino, quarto Renzo Garlando; il vostro cronista passerà ben 2 turni. Poi ci sono i bagni nella piscina coperta, le animazioni, il bingo, la musica con danze, il teatro Phoenix ( dove lunedì si esibisce il bravissimo Dennis Bullok (ex saxofonista di Prince). C’è anche il Casinò dove qualcuno vince il Jackpot. Crociera vuol dire anche a cena gli auguri ( con torta e spumante) per compleanni e anniversari di matrimonio, a un tavolo arriva una torta con la scritta “150”, record, quasi, festeggiamo tre copie che hanno raggiunto i 50 anni assieme: Gianpiero Pane e Angela Zeglio di Ozzano, Giuliana Luparia e Vito Barbano di Terruggia e Sergio Patrucco e Carla Gamarino di Ozzano. E passiamo a Martedì. La nave alle 7,00 imbarca il pilota ad un miglio dalla punta di Fralino dell’isola di Lanzarote (Canarie) e ormeggia nel porto della capitale Arrecife. Il gruppo più numeroso ha scelto come escursione il gran tour dell’isola. Siamo con loro. La guida (una signore bella e brava) ricorda che Lanzarote prende il nome dal marinaio genovese Lanzarotti. Conta 130.000 abitanti. 55.000 nella capitale. Subito ci si cala nel paesaggio lunare, unico al mondo, del parco naturale di Timanfaya (logo un diavoletto), creato da una eruzione vulcanica del 1730 durata 6 anni: rimangono enormi crateri ed immense colate di lava su cui crescono i licheni. La prima tappa è sul dorso di un dromedario ( il nostro si chiama Maria e si alza un po’ troppo di scatto). La fila di questi animali, sullo sfondo lavico, ci ha riportati veramente indietro nel tempo. Poi saliamo alla Islote de Ilario per esperimenti geotermici coi guardiaparco: fumo , fiamme e botti di gayger. Del resto il ristorante vicino pesca direttamente il calore per scaldare i piatti dalle viscere della terra. E’ mozzafiato la strada dei vulcani, bravo l’autista. Stop per un assaggio di vini locali e subito dopo paella (non solo) per tutti in un grande ristorante di Arrecife. Il pomeriggio passa piacevolmente nella parte settentrionale dell’isola e ci porta alle grotte sotterranee di Jameos del Agua derivate da un tunnel vulcanico e trasformate ( ma non snaturate) dal grande artista surreale Cesar Manrique . Nel punto più basso un lago naturale, dove tutti buttano le monetine col rischio di far morire una rarissima specie ittica, in alto una piscina limpidissima con palme, a fianco il museo di vulcanologia Infine saliamo al Mirador del Rio con panorama sull’isola Graziosa ( da dove si stacca un traghetto) e sull’isola Clara. Mercoledì il nostro gruppo è ancora alle Canarie e sbarca a Santa Cruz de Tenerife. Una parte punta sull’escursione che inizia a La laguna, cittadina patrimonio Unesco con le sue caratteristiche case con patio, chiese e conventi. Curiosa anche la visita ad un mercato coperto ( rimpiangiamo il casalese Piccaroli…) coi prodotti locali (quanta frutta e quanto pesce). Piove, smette quando tutti han comprato l’ombrellino. Altra tappa: il Castello di San Miguel a Garrachico, sul mare. Poi la guida (un basco gamba lunga) ci porta a Icod de los Vinos fino ai giardino dove l’attrazione è l’albero del Drago, un’aracena di 3000 anni di età (Darwin era venuto fin qui apposta per ammirarla). Foto di gruppo sulla scalea che porta alla zona verde. Passando tra bananeti e arriviamo a Puerto de la Cruz. Entriamo nel giardino botanico ricco di grandi specie esotiche, di tutto il mondo. E’ ora di pranzo (14.00 ora locale, a Casale le 15.00): Ci sediamo in un grande Hotel sul mare: valore aggiunto le vetrate che danno sul lago Martianez e sulle falesie a picco sul mare mentre il sole gioca con i paesini incollate sulle rocce. L.A. Ultime: Giovedì attracco a Funchal ( Madeira ) tempo variabile alle8 partono le prime escursioni, qualcuno scenderà coi cestinos…. Foto Angelino e Chierotti

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Enea Morotti

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