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A Cocconato per un grande libro

E Il Moncalvo della Santissima Trinità

Dopo una notte di forte vento e pioggia intensa, percorriamo in un martedì uggioso la Valcerrina fino ai limiti della diocesi di Casale, le nubi assalgono le colline. 

Un quarto d’ora di attesa per un incidente a San Candido di Murisengo. Alla borgata Cavallo Grigio svolta a sinistra, poi usciamo dal territorio di Montiglio per entrare in quello di Cocconato, dove siamo diretti per l’anteprima di un grande libro sulle chiese del paese dello storico Franco Zampicinini.

Attraversiamo la frazione di Tuffo (nei ricordi un oro irlandese in agosto sotto una vela bianca)  i binari della stazione ferroviaria, lasciando alle spalle i vini pregiati e i vigneti con le casette colorate per gli uccellini in testa ai filari dell’azienda vitivinicola Bava (vini musicali, un saluto a Roberto Bava che seguiamo su fb).

Dopo l’outlet Conbipel e un agriturismo con prodotti biologici, uno sguardo all’antica pieve della Madonna della Neve, la “chiesa matrice” di Cocconato, in posizione dominante sulla valle di Marcellina, il primo nucleo abitato in epoca romana. 

Poi, all’ingresso del paese due grandi presepi all’aperto e il cartellone che annuncia il “Palio degli asini” con i partecipanti dei sei borghi (Airali, Brina, Colline Magre, San Carlo, Torre e Tuffo) che si sfidano l’ultima domenica di settembre. Cocconato può fregiarsi della Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano e per il microclima è considerato la “Riviera del Monferrato”. Davanti al monumento agli alpini, un passante  ci dice di seguire la stella cometa e quando parliamo di un appuntamento con Franco Zampicinini, afferma: “Siete in mani sicure!”. 

Parcheggio in piazza Cavour, resistiamo per ora alla tentazione di fare acquisto della famosa robiola.

Salitina e, accolti da Zampicinini, entriamo nella seicentesca chiesa della Santissima Trinità, eretta per scongiurare il flagello della peste dalla confraternita, la cui storia è stata approfondita nel libro proprio dalla nostra guida. La chiesa, invece, è stata oggetto della tesi di laurea di Alessia Tabbia, che ha firmato nel libro la scheda sull’unica confraternita del paese, sorta a ridosso del “Ponte” (il titolo dell’interessante periodico di informazione del comune). Ammiriamo subito il bellissimo altare ligneo scolpito e intagliato con brillanti colori rosso e oro da un artista valsesiano (all’epoca Cocconato era dipendente dalla diocesi di Vercelli). È posto a cornice della tela raffigurante l’Incoronazione della Vergine, che la ricerca sposta dalla bottega del Moncalvo a favore della figlia Orsola Caccia, e nella sottostante predella di forma allungata delle Anime purganti, con qualche analogia alle opere del pittore comasco Antonio Andrietto, attivo per quarant’anni a Chieri, dove è scomparso nel 1713. Il paliotto in scagliola dell’altare maggiore è stato realizzato nel 1737 da Giacomo Solari, quelli della bottega dei Solari negli altari laterali di San Nicola (1768) e San Rocco (1770). All’ingresso della chiesa un cartello invita a visitare il presepe di lana e materiali naturali realizzato dai ragazzi delle Cresime con i catechisti, fa parte di un percorso nelle vie e nei vicoli del centro storico, indicato dalle stelle comete che accompagnano il visitatore alla scoperta di un centinaio di presepi realizzati dai privati con diversi materiali e svariate tecniche. 

 

Incontro con il sindaco

Proseguiamo in via Roma fino al quattrocentesco palazzo gotico, con belle finestre in cotto, che ospita il municipio. 

Sotto il suggestivo porticato, ammiriamo l’originale presepe di carta di Facchini Pasquina, ospite della Casa di Riposo Serra, di cui è presidente Franco Zampicinini. 

Ci attende Monica Marello, architetto specializzato in restauro e valorizzazione dei beni culturali (sua la scheda del libro delle chiese sul Santuario della Madonna delle Grazie), che dal 2014 guida l’amministrazione comunale. 

Ci raggiungono in sala consiliare, dove fa bella mostra di sé in una vetrina la divisa risorgimentale del cap. Angelo Bottino, anche il vicesindaco Anna Villa e l’assessore Mario Nicola

Il sindaco ci parla dei progetti presenti e futuri, a partire dalla presentazione del libro,  con la premiazione del concorso “Il Borgo e i suoi presepi”, giunto alla quarta edizione, inserito nel vasto progetto “Oro, incenso, mirra. Presepi nel Monferrato” che ha coinvolto i paesi di Albugnano, Aramengo e Passerano Marmorito. Iniziative, aggiunge il sindaco, per i giovani con la realizzazione in primavera di un campo polifunzionale, per il turismo con l’apertura delle chiese del concentrico, per la sicurezza con la videosorveglianza e poi per il risparmio energetico nelle scuole elementari e medie. 

Infine scendiamo una ripida scaletta per fotografare il moderno monumento ai Caduti della Grande Guerra. 

Poi raggiungiamo il parcheggio con breve sosta davanti alla lapide che ricorda: “Da Cocconato / il 25 aprile 1945 / la 7a Divisione Autonoma / Monferrato / partì / per liberare Torino / dal nazifascismo / 25 aprile 1995”.

FOTO. La Santissima Trinità; sullo sfondo il quadro del Moncalvo


Profili monferrini

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Ilaria Saletta

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