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  • 04 marzo 2025
  • Casale Monferrato

Presentazione

Santa Caterina gremita per... la marchesa Anna d'Alençon

Il libro di Maura Maffei

La presentazione libraria di "Anna che custodì il giovane mago"

Chi lo avrebbe mai detto che in una serata di fine febbraio saremmo venuti a conoscenza della ipotetica (anche se studi archivistici e sonde con il georadar confermerebbero) presenza della tomba della marchesa Anna d’Alençon in uno spazio compreso tra il coro delle Monache e la chiesa di Santa Caterina.

Insomma nei sotterranei dietro il muro che divideva la clausura dallo sfarzoso altare del monumento barocco. Questa piccola prefazione per dire che mercoledì 26 febbraio è stato presentato in Santa Caterina la riedizione del libro di Maura Maffei (scrittrice monferrina, ma con il cuore rivolto all’Irlanda), “Anna che custodì il giovane mago” (Parallelo 45 edizioni), in un evento nato in sinergia tra la Biblioteca Civica Giovanni Canna e la Fabbrica di Santa Caterina Onlus, associazione che dal 2010 promuove il restauro del capolavoro barocco di piazza Castello, gremito per l’occasione.

«Sono stata sempre innamorata di questo personaggio storico e delle vicende che hanno visto protagonista questa nobildonna», racconta la Maffei. In una notte d’inverno, qualcuno bussa al portone del castello di Casale: è un adolescente di quindici anni, accompagnato da tre compagni fedeli, e reca una lettera di Francesco I di Valois per la marchesa Anna. Il re le chiede di accoglierlo nella sua dimora, perché non si tratta di un ragazzo qualsiasi. Gearóid Mac Gearailt è, infatti, il figlio dell’ultimo viceré d’Irlanda e i sicari di Enrico VIII Tudor lo braccano attraverso l’intera Europa… Ad accompagnare le vicende della marchesa raccontate dall’autrice, il commento storico affidato all’archivista Manuela Meni, che al termine della presentazione ha portato i presenti nei pressi della tomba di Anna.

Un motivo in più per leggere questo libro: parte del ricavato dalla vendita andrà a sostenere il restauro di S. Caterina. Incontro iniziato con i saluti del sindaco Emanuele Capra e della presidente de La Fabbrica di S. Caterina Marina Buzzi Pogliano e moderato dal giornalista Luigi Angelino, che con la sua competenza storica ha contribuito a rendere più vivace il dibattito. Intermezzi di musica irlandese, quasi a omaggiare le radici Gearóid, affidati a Roberto Storace, con la danza di Raffaella Bergonzi. E per finire, lanciamo questa idea: se si riprendesse in mano il dossier Anna D’Alençon con un percorso di visite per tutta la città? Partenza da S. Caterina. Il personaggio affascina. Lo sguardo della marchesa nel ritratto di Macrino d’Alba illumina la via.


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