Trasporti: un orario più cervellotico, più idiota, non sarebbe stato possibile
di Gianni Turino
I prèsidi delle scuole casalesi sono scesi dalla cattedra (che da tempo è diventata una scrivania) e stanno combattendo, lancia in resta, per tentare una toppa alla disgregazione che inesorabilmente sta consumando Casale.
L’oggetto del contendere, come direbbe chi sa scrivere, è il nuovo orario dei treni che rischia di impallinare definitivamente la frequenza alle scuole casalesi degli studenti extra moenia. Pare che un orario più cervellotico, più idiota, non sarebbe stato possibile nemmeno con il candeggio. Ma all’alta fantasia della Regione, non manca mai la forza per distruggere quanto di buono rimane nel territorio.
La Regione, e non la Provincia, è la più inutile e dispersiva delle istituzioni nazionali. Non ho mai capito perché debba saltare Filippi, che il territorio lo conosce e ne è impregnato dei suoi valori e delle sue tradizioni, e non Cota o Formigoni (cito a caso due presidenti, o ex, di regione) che ne sono completamente avulsi.
Un tempo Casale era il punto di riferimento scolastico per un vastissimo hinterland che andava da Crescentino alla Lomellina, oltre al retroterra collinare. È chiaro che il movimento di questi ragazzi, che rimanevano legati a Casale, con enorme vantaggio culturale ed economico per la città, anche dopo l’iter scolastico, era consentito dagli orari e dalla frequenza dei treni.
Ora questa nuova impostazione degli orari sta per far saltare anche quest’ultimo presidio casalese. Sacrosanta la battaglia dei prèsidi che si devono sentire affiancati dai cittadini e non solo quelli interessati direttamente alla Scuola. Tutti dobbiamo comprendere che questa battaglia non è legata al loro “particulare”, ma ci coinvolge tutti ; e dicendo tutti, intendo dire: tutti.
Ed è una battaglia per la vita, cioè per il futuro (molto di più che la Siena del Nord o la capitale culturale d’Italia) della nostra città e del nostro territorio.