Il racconto di monsignor Cavalli: la povertà del Neuquen e gli aiuti per i bambini
Erano tanti gli amici di monsignor Graziano Cavalli, sacerdorte monferrino (è di San Salvatore) giovedì sera nel Salone Immacolata del Seminario, ad ascoltare il racconto della sua esperienza in Patagonia dove è in missione da 42 anni.
Proprio come quando si torna da un lungo viaggio e si invitano a casa gli amici per mostrare le foto, mons. Cavalli ha ripercorso con loro gli eventi che lo hanno visto sempre impegnato nell'aiuto ai bisognosi.
Il sacerdote è vicario vescovile della diocesi di Neuquen in Patagonia, in un'area grande all'incirca come l'Italia settentrionale.
Vive a Centenario, città satellite di Neuquen con quarantamila abitanti. "Quando sono arrivato questo è tutto quello che c'era", ha esordito mostrando una foto con un gruppo di bambini.
Il sacerdote monferrino si è rimboccato le maniche, e con lui i tanti volontari di cui parlano gli scatti che scorrono.
Dopo aver costruito la chiesa intitolata a Maria Auxiliadora, il missionario monferrino e il suo gruppo hanno edificato un refettorio per i tanti bambini denutriti.
Il nemico più grande per la popolazione della regione argentina è la miseria. Sullo schermo si susseguono le immagini di baraccopoli pericolanti, costruite con pezzi di legno, mattoni e lamiere. ''Recentemente c'è stato un periodo di pioggia incessante, immaginate in che condizioni possano essere gli abitanti delle baracche con l'acqua che entra dal soffitto''.
Nei barrios la povertà è tanta, ma i missionari aiutano gli abitanti con cibo,vestiti e coinvolgendo in tante attività i bambini .
I sorrisi dei bambini che giocano con i volontari gonfia il cuore dei presenti almeno quanto gli incantevoli paesaggi ai piedi della Cordigliera: laghi, boschi, verde a perdita d'occhio, uno scenario incontaminato che sembra un paradiso.
''Ma quello che deve avere la nostra attenzione non è il paesaggio ma la situazione difficile del Neuquen'' ha detto mons. Antonio Gennaro, vicario casalese e testimone delle condizioni in alcune "trasferte" argentine
"Dobbiamo mantenere contatti forti con le nostre missioni", ha esortato mons. Gennaro. A sostenere il lavoro di monsignor Cavalli c'è l'associazione casalese Amici del Neuquen, i cui soci versano circa 80 euro all'anno. Un sostanzioso contributo arriva dalla Caritas che in Patagonia dà da mangiare a mille persone ogni giorno.
A dare una mano arrivano anche volontari casalesi come Anna Mori e Giuseppe Bonzano, recatisi più volte in Neuquen "per fare quel di cui hanno bisogno, ad esempio lavori di verniciatura", hanno raccontato.
Il governo argentino sembra poco interessato al disagio della Patagonia: "Invece di fare qualcosa per combattere la povertà stanno discutendo del matrimonio gay...", ha ironizzato l'oratore.
Ricordiamo che da tempo in Patagonia operano altri sacerdoti della nostra diocesi: padre Italo Varvello, padre Valerio Garlando e padre Ettore Galbiati che, pur in pensione, continua l'attività di accoglienza.
Fabrizio Gambolati