Dopo la partenza da Savona e una giornata di navigazione sulla Costa Luminosa (quante opere d'arte ad incominciare dal Botero nella grande hall) eccoci a Barcellona con qualche problema, risolto, anche se è è venerdì 13
Per fare una battuta il nostro “Camminare in Monferrato” segnala il suo primo... trekking estero: “Camminare in Barcellona”. Spieghiamoci.
Causa sciopero pullman della Catalogna (e a bordo nave per noi ce ne sono di solito quattro per le varie escursioni) per i monferratini in crociera è stata improvvisata con successo una camminata alle Ramblas e al Barrio Gotico
guidata da Dino e Simona. Dieci chilometri e forse più, favoriti da un tempo ideale.
Chi ha trovato un taxi è riuscito a venerare la Madonna di Montserrat (nera) o a compiere un Gaudì Tour dalla Sagrada
Familla al Parque Guell, a casa Mila (Pedrera), guidato dalla nostra disegnatrice Laura Rossi (si era appena preparata sul tema per una conferenza alla Unitre).
Alla sera cocktail per tutti i passeggeri con il comandante della nave Mauro Bellomo, un signore di portamento e di animo, che in un successivo incontro ci svela di essere nato a Casale e di essere di origini
occimianesi ( tra i cugini il dottor Ivaldi), tutto questo prima di avviarsi a una prestigiosa carriera.
Ricordiamo ancora che la sempre sorridente Guest relation manager Sabrina
Chiumello è di Palazzolo Vercellese.
Alle 23 di venerdì ancora gran finale a Teatro Phoenix con teatro-danza di livello e giochi di luce veramente spettacolari.
Ci si reimbarca e dal To day leggiamo che verso le 05 saremo nei pressi di Capo de Lano che precede il nostro passaggio nell'emisfero occidentale che avverrà un'ora più tardi qundo attraverseremo il merdiano di Grenwicg, alle 13 doppieremo il capo de Gata, in serata si intravederà lo stretto di Gibilterra.
Da Barcellona a Casablanca, dove sbarcheremo domenica 15, sono 713 miglia marine.
FOTO. Sulle Ramblas di Barcellona due Monferratini (di Moncestino) alle prese con una statua vivente un po' mostruosa. Nella hall della nave in posa di fronte alla grande scultura di Botero (che non si muove), una serata a teatro (foto Luigi Angelino)