Acqua potabile e tutela del cittadino: le garanzie vanno assicurate a tutti
Recentemente la Radio-televisione Italiana, con una trasmissione molto chiara e articolata, ha sollevato il grosso problema della tutela delle acque potabili, dei controlli e delle garanzie di cui le Pubbliche Istituzioni (Comuni, Province, Regioni) dovrebbero farsi carico in tutto il territorio italiano. Lo Stato dovrebbe quindi rigorosamente obbligare tutte le pubbliche amministrazioni ad assumersi direttamente tutte le responsabilità della gestione e del controllo dell'idoneità dell'acqua per uso umano, con i mezzi più aggiornati. Così come, da anni , avviene in Francia ed in altre nazioni dell’Unione Europea.
In Italia, oggi, nonostante il serio impegno, in molti luoghi, di controllori idonei e preparati, il problema è ancora piuttosto variabile e non sempre la risposta è favorevole per una costante ed uniforme garanzia nei confronti della nostra popolazione. Noi ci auguriamo che i responsabili del Governo e delle Amministrazioni Periferiche siano aperti in ogni territorio all’attuazione, diretta a garantire rigorosamente «a tutti» la potabilità effettiva dell’acqua alla luce dei recenti progressi della tecnica sanitaria.
Riguardo all'acquedotto del Comune di Casale, riteniamo che la gestione sia molto soddisfacente, e i controlli di potabilità eseguiti a termine di legge.
Nel contempo, per l'acquedotto del Monferrato e della città di Asti si è in attesa di conoscere l'esito degli studi e dei sondaggi attuati dall'Università di Torino sulla molto opportuna decisione della Regione Piemonte di trasferire i pozzi di prelevamento dell'acqua potabile in una nuova area, situata decisamente a monte dell'attuale area di prelevamento che, purtoppo, è venuta a trovarsi a valle delle strutture di raccolta e conservazione delle scorie adioattive di Saluggia, nell'alveo del fiume Dora Baltea.
dr. Secondo Guaschino
Legambiente di Casale Monf.