Articolo »
Viabilità regionale
Quei "cantieri lumaca" anche a Calliano e Castell'Alfero
Le due varianti aspettano di essere completate da anni
 ok.jpg)
Sono definiti “Cantieri lumaca”. Sono quelle opere pubbliche in programma ma ferme da anni e di cui non si riesce a conoscerne la fine. O, peggio, l’inizio dei lavori. Nei giorni scorsi è stato presentato il rapporto 2022 dell’Osservatorio Oti di Confindustria Piemonte e Unioncamere Piemonte, realizzato in collaborazione con la Regione Piemonte.
Si tratta di un dossier in cui sono state monitorate nell’anno scorso 72 opere piemontesi. Di queste “23 sono in linea con il programma, 20 hanno subito un ritardo nell’ultimo anno, 9 sono in grave ritardo, 17 sono ancora allo stadio di proposta e 3 sono infine concluse”, si legge nel rapporto. Tra le nove in grave ritardo troviamo le due varianti di Castell’Alfero e Calliano, nello specifico si tratta del completamento della SS706 “Tangenziale Est” di Asti che, a oggi, giunge fino a Portacomaro Stazione e della variante di Calliano sulla SS457 che servirebbe a eliminare il passaggio in centro paese che crea notevoli problemi.
Quest’ultima, di circa 1,5 chilometri, servirebbe a deviare il traffico dal centro del paese e non consentendo più ai mezzi pesanti di passare dall’ex statale 457 Asti-Casale e quindi dalla famosa “curva del Cristo”, dove si riscontrano spesso rallentamenti, code e rischi di incidenti. In questo modo i residenti vedrebbero ridotto finalmente l’inquinamento atmosferico e acustico, per non parlare degli ingorghi che si formano sempre più spesso a causa dei grandi camion e del pericolo che corrono i pedoni ogni volta che provano ad attraversare la strada.
Da oltre quarant’anni i residenti ne aspettano la costruzione da realizzarsi fra la salita di Pietra-Pirenta e l’innesto con la 457 in direzione di Casale, subito dopo l’abitato. Un tracciato che ha visto nel tempo una grande quantità di progetti con costi che via via sono scesi da 60 a 35 milioni di euro e, infine, a circa 15 milioni.
Si era anche costituito un “Comitato cittadino per la variante” che negli anni continua a presentare reclami, sollecitazioni e istanze alla Regione Piemonte e alla Provincia di Asti. “L’opera è ferma – commenta il sindaco Paolo Belluardo – e non abbiamo nessuna notizia a riguarda. Se già in passato era difficile, ora con la gestione di Anas è impossibile avere un riscontro”. La realizzazione delle due varianti, potrebbe così consentire il potenziamento del collegamento verso il nord della provincia di Asti con il nodo di Vercelli dell’autostrada Torino - Milano. Non è però ottimista a riguardo l’assessore regionale alle infrastrutture e opere pubbliche, Marco Gabusi. “Dobbiamo essere realisti e le priorità in agenda in questo momento sono altre”. Tutte le attenzioni sono infatti rivolte all’apertura dello scorso 3 aprile del lotto di 4,8 chilometri dell’Autostrada Asti-Cuneo che connettono la tangenziale di Alba allo svincolo di Alba Ovest, collegando in modo diretto l’ospedale di Verduno. “Tra i lavori astigiani su cui siamo concentrati – conclude infatti Gabusi - al momento c’è la tangenziale sud-ovest di Asti, un’opera connessa al completamento dell’autostrada Asti-Cuneo”.
Profili monferrini
Questa settimana su "Il Monferrato"