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Progetto Mnemosine: eventi il 20, 21 e 22 settembre

Giornata dell'Alzheimer: scienza, arte, teatro, convegni

Tre importanti giornate di divulgazione scientifica

Una tre giorni di divulgazione scientifica, arte, teatro e socializzazione animerà la XXX Giornata Mondiale dell’Alzhemimer del 21 settembre, con un nutrito programma di eventi rientrante nel neonato progetto Mnemosine Comunità Amica dell’Alzheimer. 

Due mostre alla Casa Riposo

L’evento sarà anche occasione per annunciare la prossima apertura del Centro diurno per Disturbi Cognitivi, prevista daiprimi di ottobre presso la Casa di Riposo cittadina. Si partirà mercoledì 20 settembre alle ore 15,30 nel cortile della Casa di Riposo con l’allestimento di due mostre, una personale di Mario Mazza e una dedicata ai bozzetti per il nuovo logo del progetto Mnemosine proposti dagli studenti del corso di Grafica del Leardi (entrambe visitabili fino a venerdì 22 settembre). 

L’età da inventare: replica

Contestualmente, si terrà la replica della drammatizzazione teatrale “L’età da inventare” interpretata dal Laboratorio Teatrale del Balbo, con adattamento di Maria Paola Casorelli. Sempre nel cortile della Casa di Riposo farà belle mostra di sé l’originale panchina disegnata dagli alunni della Dante per il Giardino di Cicci, circondata da colorate opere di caviardage, realizzate degli stessi studenti con il coordinamento dell’arte-terapeuta Marzia Ferrarotti. 

Il ‘Cervello’ al Sobrero

Mattinata di lavoro nell’aula magna del Sobrero, giovedì 21 settembre, con un ricco parterre di relatori che si susseguiranno tra le ore 8,50 e le ore 12,30 nell’ambito del convegno dal titolo “Cervello InForma. Sport, Brain, Diet”. 

I relatori del convegno

Dopo i saluti del Dirigente Scolastico Riccardo Rota, del prof Fernando Fusano e del sindaco Federico Riboldi, aprirà i lavori la coordinatrice Progetto Mnemosine e referente del progetto Dementia Friendly Community Anna Eccettuato relazionando su “La comunità che include, sostiene e promuove la salute” (ore 9,15); a seguire, il Direttore Scientifico di Vitas e Sanitario della CdR Daniela Degiovanni parlerà di “Dalla prevenzione al prendersi cura” (ore 9,35); Corrado Rendo, invece, si concentrerà su “Cervello sano? Vita sana!” (ore 9,55); il PhD UniTo Ruggero Vigliaturo, poi, parlerà di “Cos’hai nella testa? Il particolato magnetico e il cervello” (ore 10,15); Diego Caprioglio, ricercatore presso l’Upo, seguirà con “La cura è nel piatto: la nutraceutica e il suo ruolo nella prevenzione e nella cura” (ore 10,35); in conclusione gli studenti Noemi Pia (5A Chimici) e Pietro Ciceri (4A Liceo Internazionale), entrambi vincitori del Concorso Fast 2023, con uno speach sugli “Studi antiossidanti nella prevenzione delle malattie degenerative” (ore 10,55). Workshop finale dedicato a: “Dall’analisi sensoriale alla biochimica degli alimenti che prevengono le neurodegenerazioni” e “Attività fisica come scudo per le malattie neurodegenerative” (dalle ore 11,10 alle ore 12,30).

Focus sulla ricerca

Prevista una chiusura di alto approfondimento scientifico, venerdì 22 settembre (ore 21) presso la chiesa di Sant’Antonio, con un focus sulle nuove frontiere della

ricerca e sull’importanza di iniziative come quelle che si stanno portando avanti a Casale Monferrato, a cura del Professore dell’UniTo Dipartimento di Neuroscienze Rita Levi Montalcini Innocenzo Rainero. Con la moderazione di don Silvano Lo Presti della Pastorale della Salute della Diocesi, interverranno altresì la Degiovanni, la neurologa Alessandra Ferraris e il formatore Roberto Ceschina. Ingresso libero.

Il punto sulla demenza

Sulle tematiche che riguardano il tema della demenza interviene Daniela Degiovanni: «Sul nostro territorio si stanno muovendo molte cose intorno al tema della demenza, da una maggior informazione e sensibilizzazione alla realizzazione di servizi, che rispondono ai mille bisogni delle persone malate e dei loro famigliari - sottolinea la Degiovanni - Le iniziative più importanti sono il frutto di un’azione combinata tra le maggiori istituzioni del territorio e Vitas, nella sua componente dedicata alle demenze, qual è il Giardino di Cicci. Un gruppo unito - conclude la Degiovanni - che ha preso forma con la nascita della Comunità Amica della Demenza e poi col progetto Mnemosine, per poi allargare il fronte delle collaborazioni agli studenti nei tre ordini di scuola, con la convinzione di favorire la crescita di future società e classi dirigenti più aperte e inclusive. Il nuovo Centro Diurno per Disturbi Cognitivi che apriremo, infine, offrirà alta competenza e moltissima accoglienza umana».


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