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Don Rino Mandrino (una preziosa ristampa) - San Lorenzo e Papillon

«Il 19 giugno 1943 scendevo alla Stazione Ferroviaria di Montiglio - Murisengo. Giovane prete, appena ordinato, smilzo e lungo come un filo d'erba, portando la valigia con tutto il mio corredo, cominciai a salire su... fino alla Chiesetta di San Rocco; e poi ancora su... su... su... calpestando le levigate "coni" di via Roma, al centro del paese, fino alla Chiesa e alla Casa Parrocchiale». Così don Rino Mandrino ricorda nella prefazione del volume "Montiglio nello spazio nel tempo nella storia", pubblicato nel 1987, la prima nomina negli anni difficili della guerra. E poco oltre aggiunge: «Inviato dal Vescovo di Casale Monferrato, avrei dovuto rimanere a Montiglio per tre anni, secondo la norma che regolava la permanenza dei Viceparroci nelle Parroc­chie, ed invece... siamo ormai nell'anno 1987 e... sono ancora a Montiglio. Le vie del Signore sono imperscrutabili. Molto duri e difficili i primi anni trascorsi a Montiglio; sia perché eravamo in piena "seconda guerra mondiale", sia per la mia particolare situazione in Casa Parrocchiale. Ma ben presto fui avvinto da questo ameno e ridente paese, dalla sua popolazione cordiale e accogliente e soprattutto dall'entusiasmo dei suoi giovani e dei ragazzi... e fu un periodo ricco di tante soddisfazioni e consolazioni spirituali e di numerose esperienze pastorali. Fu senz'altro il periodo più bello e fecondo della mia vita sacerdotale». Ora, ad un decennio dalla scomparsa dell'indimenticato don Rino, per oltre mezzo secolo costante punto di riferimento della vivace comunità monferrina (aveva fatto il solenne ingresso come parroco l'8 aprile 1951), esce a cura del comune di Montiglio (con il contributo della Regione Piemonte e della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti) la ristampa di quella specie di "zibaldone" di notizie, curiosità e documenti raccolti durante gli anni del lungo ministero sacerdotale. Questa la nobile motivazione dall'attuale ristampa per le Edizioni Amico (Asti 2007): "L'Amministrazione Comunale, nel presentare questa nuova edizione, intende valorizzare il grande lavoro di ricerca di Don Rino. Grazie infatti alla sua metico­losità, pazienza e perseveranza nel raccogliere dati e informazioni quest'opera rap­presenta un'occasione culturale non facilmente ripetibile, che non ha perso fre­schezza nel tempo, ma anzi ha acquisito, con il passare degli anni, l'importanza di essere una testimonianza curata ed efficace per preservare la memoria di una comu­nità. Ci piace pensare quindi ad un volume che, nel raccogliere l'eredità di Don Rino, svolga una funzione di ideale passaggio di consegne di quanto è stato costruito nei decenni o nei secoli addietro alla nuova comunità allargata di oggi affinché se ne riappropri e lo difenda dall'oblio". A ciò va aggiunto un grazie particolare all'Autore del volume per aver saputo superare - come ricordava nella prima edizione il compianto mons. Felice Moscone - "l'esprit de clocher", ponendo "le premesse per un ulteriore approfondimento di ricerche sulla vita plurisecolare di Montiglio". Dionigi Roggero- A SAN LORENZO PER LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI GOLOSARIA - Facendo la gara con le nuvole che a tratti illuminano e a tratti «spaventano» (sembrano trasformarsi in mini tornado) i paesi monferrini, martedì pomeriggio raggiungiamo Montiglio attraverso la strada della Valle Cerrina. Appuntamento davanti alla chiesa romanica di San Lorenzo (oltre il paese a guardia del panoramico cimiterino) con l'instancabile Francesco Ciravegna responsabile (a puro titolo gratuito) dello Iat della zona. Lo scopo: donarci la ristampa del libro sul paese monferrino (la prima edizione ce la regalò il parroco don Mandrino nel corso di una visita che facemmo con Idro Grignolio, suo compaesano) e farci ammirare in anteprima la mostra di fotografie intitolata "Ombre e colori delle colline" allestita nella chiesa sotto i capitelli che ci hanno sempre intrigato: Adamo ed Eva avvolti dalle spire del peccato, la Manticora (mangiatrice di uomini) aquile che voltano la testa da parti opposte per ghermire un rametto, sirene dalla doppia coda. La luce di una una finestra esalta la statua del «templare» ci ricorda gli studi di Olimpio Musso. Gli scatti in mostra sono di Rita Vercellone Benini medico di Cocconato che invitano a scoprire gli angoli nascosti di questa bella zona monferrina. La mostra è stata allestita in occasione di Golosaria, l'idea vincente di Paolo Massobrio (che proponiamo per il suo intelligente lavoro promozionale come cittadino onorario di Casale) e sarà aperta sabato e domenica con visite guidate a cura di Ciravegna (è anche l'occasione per ammirare, oltre a S. Lorenzo, il castello con gli affreschi di S. Andrea, trecenteschi). Usciamo. Dal cimitero lato chiesa abbiamo ancora una splendida visione di Montiglio poi delle colline sulla destra fino a Murisengo (dove incombono nubi appuntite). Il nostro anfitrione ci indica Sant'Anna , qui sorgerà un campo da golf a 36 buche, che sarà realizzato dalla Società Varemont (Varese-Montiglio) dei fratelli Mezzalira, Un altro aspetto del "nuovo" Monferrrato, inpensabile quando iniziammo (con intatto amore) questo lavoro. Sotto la chiesa romanica è stata ristrutturata la Cascina San Lorenzo, oggi di proprietà del Maestro olandese Peter Krone, pronipote del fondatore del Circo omonimo, che organizza opere liriche negli stadi. Chiusura ia Montiglio centro, n piazza, una bella ragazza (Teresina) ci invoglia a seguire l'esempio di gustare un gelato. Ottimo. Luigi Angelino Durante «Golosaria» visite guidate alla chiesa romanica di San Lorenzo (sabato 8 dalle 15 alle 17 e domenica 9dalle 10,30 alle 17,30) e al castello (sabato 8 alle 15 e alle 16 e domenica 9 alle 10,30, 11,30, 15 e 16, ingresso a pagamento 5 euro con degustazione di prodotti tipici). Info. Iat 335 6915703. 344 - Continua- In preparazione Crea, Breme, Betania, Colma di Rosignano FOTO. La copertina della nuova edizione; Montiglio dal piazzale di San Lorenzo; l'interno di San Lorenzo dove e' stata allestita la mostra fotografica per Golosaria

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Michele Castagnone

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