Articolo »

  • 16 novembre 2019
  • Casale Monferrato

Presentazione libraria sabato alle ore 17,30 alla Libreria Labirinto

Il “testamento” di Lenin: falsificato e proibito

All'incontro parteciperà Marcello Ingrao, uno dei responsabili dell’iniziativa editoriale

«L’arte staliniana della falsificazione e della disinformazione coglie ogni volta di sorpresa gli storici.»

Così scriveva Jurij Alekseevic Buranov presentando, nel 1994, Il “testamento” di Lenin: falsificato e proibito. Dagli archivi segreti dell’ex Unione Sovietica, recentemente pubblicato nella collana Filorosso della rivista “«Prospettiva Marxista» di Milano. 

La Libreria Labirinto di Casale Monferrato (via Benvenuto Sangiorgio, 4) ospiterà sabato 16 novembre, alle ore 17,30, la presentazione del libro dello storico, presente Marcello Ingrao, uno dei responsabili dell’iniziativa editoriale.

«Nonostante la sua importanza, il volume, originariamente pubblicato negli Stati Uniti nel 1994, non era mai stato tradotto in altre lingue», sottolinea il comunicato di presentazione del libro. 

«Si tratta del frutto di una ricerca basata in parte su documenti fino ad allora secretati, conservati negli archivi del Comitato Centrale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica. Buranov, deceduto nel 2004, ricostruì le modalità con cui Stalin, godendo del sostegno dei vertici dell’apparato di partito, alterò nel dicembre 1922 il primo dei testi dettati da Lenin, allora gravemente malato, in cui si proponeva una serie di drastici cambiamenti nella struttura politica del paese». 

L’insieme dei testi che formano il cosiddetto “testamento” di Lenin venne poi tenuto nascosto al partito per oltre trent’anni, fino al 1956. 

E la ragione di tale occultamento è facilmente comprensibile, se si pensa che il fondatore del bolscevismo esprimeva dure critiche nei confronti di Stalin, arrivando a proporne la destituzione dalla carica di segretario generale del partito: «Stalin è troppo grossolano» affermò Lenin «e questo difetto, del tutto tollerabile nell’ambiente e nei rapporti tra noi comunisti, diventa intollerabile nella funzione di segretario generale. Perciò propongo ai compagni di pensare alla maniera di togliere Stalin da questo incarico.»

Prendendo le mosse dalla falsificazione e dall’insabbiamento delle ultime volontà di Lenin, Buranov ricostruisce in maniera estremamente dettagliata le varie fasi della battaglia da lui avviata, con l’esitante appoggio di Trotsky, per impedire l’affermarsi della controrivoluzione staliniana.


Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Enea Morotti

Enea Morotti
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!