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Ad Alessandria
L’arte sacra in mostra a Palatium Vetus
Paramenti e oggetti liturgici sacri realizzati dal XVII al XX secolo nelle più prestigiose botteghe artigiane italiane
Dal 26 maggio al 29 settembre, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ospita la mostra L’arte Sacra. Esposizione di paramenti e oggetti liturgici, allestita nelle sale del “broletto” al piano nobile di Palatium Vetus. L’esposizione è organizzata in collaborazione con la società strumentale Palazzo del Governatore srl.
La mostra è curata dal professor Luciano Orsini, delegato vescovile dell’Ufficio Beni culturali e già consultore della Pontificia Commissione Vaticana per i Beni Culturali della Chiesa ed è collaterale alla mostra “Pietro Francesco Guala. I ritratti degli Scarampi provenienti dal castello di Camino. L’arte del ritratto”.
In mostra saranno esposti 32 paramenti liturgici come pianete, piviali, dalmatiche, cotte, rocchetti, veli omerali e 14 oggetti liturgici sacri quali pissidi, patene e ostensori il cui arco cronologico si snoda a partire dal XVII fino al XX secolo. Tutti i manufatti in esposizione fanno parte di ricche e consistenti collezioni private.
«Ritengo che quanto viene esposto in queste splendide sale che hanno partecipato da dirette protagoniste, alla nascita della nostra città, possa ancora più riservare un motivo di sorpresa oltre che di meraviglia, anche solo per l’immediatezza con cui il visitatore può accostare, nella vista d’insieme, paramenti liturgici o sacre suppellettili, solitamente veduti a distanza, nel contesto delle celebrazioni – sottolinea S.E. Mons. Guido Gallese, Vescovo di Alessandria -. Infatti, si tratta di una raccolta che presenta, non solo il valore, la bellezza o la preziosità di manufatti o dei capolavori, ma uno scrigno che si apre per presentare ciò che la pieta dei fedeli e la munificenza dei committenti, hanno offerto, nel passare lento dei secoli, al servizio celebrativo della Chiesa. Il trascorrere del tempo, tuttavia, qualche volta ha sottinteso i valori legati a queste opere e le ha relegate al disuso o, peggio, le ha offerte a indiscriminate alienazioni. E’ apprezzabile e buona cosa allora, che qualcuno le abbia raccolte, salvandole da un immeritato oblio e ora le conservi con cura e amore, ammirando in esse quel godimento estetico che il materiale prezioso o semplice, ha saputo offrire all’arte».
«La Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – afferma il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, notaio Luciano Mariano – prosegue, con questa mostra di alto livello, il suo impegno di motore culturale del territorio. Dopo le sculture avveniristiche dell’artista cinese Cai Wanlin e i gioielli realizzati da maestri orafi su disegno di artisti contemporanei, Palatium Vetus apre le porte a un progetto sull’arte sacra che farà da corollario all’esposizione dei ritratti dei Marchesi Scarampi realizzati dal Guala, fino al termine della mostra. Questa nuova iniziativa abbina alla ricerca storica e artistica anche quella scientifica e simbolistica sull’evoluzione dei paramenti liturgici sacri a partire dalla fine del Concilio di Trento (1563) fino ad arrivare ai giorni nostri. Una esposizione di oggetti inediti, ricca di interesse per un pubblico adulto, nazionale e locale, e per le numerose scolaresche che continuano ad affollare la nostra sede e a frequentare i laboratori loro dedicati. Ringrazio i prestatori delle opere e tutti coloro che hanno lavorato all’allestimento della mostra; un grazie speciale al professor Orsini per l’impegno, la competenza e la passione con cui ha curato ogni dettaglio di questa rassegna che rappresenta sicuramente un unicum nel panorama culturale cittadino e delle regioni limitrofe».
Il pregio, la rarità e la qualità altissima delle lavorazioni tessutali d’epoca – al giorno d’oggi pressoché scomparse o in mano a pochissimi artigiani – e il lusso degli stessi raccontano una storia inedita e raramente esposta, poiché la bellezza dei paramenti - durante le funzioni liturgiche – non solo veicolava messaggi all’assemblea ma trasmetteva anche il “saper fare” artigiano degli artisti sia all’interno di conventi di clausura il cui principale compito, oltreché dedicarsi alla preghiera, era confezionare abiti liturgici destinati alle massime autorità ecclesiastiche quali vescovi, cardinali e il Papa, sia nelle botteghe artigianali dove per gli stessi scopi si confezionavano paramenti di altissimo livello qualitativo.
La trama e l’ordito delle opere esposte rappresentano la summa delle migliori lavorazioni su tessuto nell’arco dei secoli: troviamo infatti filamenti d’oro e d’argento finemente intrecciati, lavorazioni a filigrana d’oro e in alcuni casi campiture a tempera come il bellissimo Agnello assiso sopra il Libro dei Sette Sigilli rappresentato in una pianeta; inoltre, la dalmatica e la pianeta tempestate di pietre preziose quali rubini, smeraldi e acquemarine confezionate con lo scopo di richiamare l’efod (il grande paramento liturgico) del Sommo Sacerdote ebraico. Persino la cromia utilizzata per realizzare i paramenti indica messaggi: come la pianeta sopra la quale il colore verde (che simboleggia la speranza) è contrapposto in contrasto con il colore viola (la mestizia) in un binomio che trasmette un chiaro messaggio: che la tristezza non prenda il sopravvento sulla speranza.
La mostra sarà aperta al pubblico gratuitamente nelle giornate di sabato e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. In particolare, il 15 ed il 16 giugno e il 20 e il 21 luglio sarà predisposto un percorso guidato a cura di volontari che seguono un apposito corso sui Beni Culturali d’Arte Sacra, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e coordinato dallo stesso professor Orsini. Le guide volontarie affiancheranno il visitatore mettendo a disposizione un patrimonio di notizie che le didascalie, per ragioni di spazio, non potranno offrire. Un catalogo con un ricco apparato testuale e fotografico a colori completa l’esposizione.
La mostra ha ottenuto il patrocinio di Provincia di Alessandria, Comune di Alessandria, Comune di Valenza, Comune di Pecetto, Diocesi di Alessandria, Curia Vescovile di Alessandria, Parrocchia S. Maria e S. Remigio di Pecetto, Parrocchie di Valenza, Camera di Commercio Alessandria-Asti, Alexala, FAI di Alessandria, Italia Nostra di Alessandria e Fondazione Mani Intelligenti.
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