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  • 08 agosto 2013
  • Casale Monferrato

La FIDAL comunica: su Albertone solo calunnie

Riceviamo e pubblichiamo (anche in pdf, qui allegato) il comunicato stampa a firma del Presidente provinciale Fidal di Genova che chiarisce una questione che non avrebbe avuto bisogno di chiarimenti se, negli ultimi tempi, un incontrollabile tam tam di voci più meno maligne non avesse preso di mira l’atleta Edmil Albertone. A seguire un nostro commento. COMUNICATO STAMPA - Come sicuramente va condannato il comportamento antisportivo di coloro che fanno riferimento ad uso di sostanze illecite, ed in tal senso non manca certo il giusto riferimento istituzionale reiteratamente condiviso, altrettanto corretto sarebbe non far uso di parole a sproposito mirate esclusivamente ad uso sensazionalistico, o ancor peggio mirate ad intenti calunniosi, in tal senso l’intento non è certo quello di raggiungere lo scopo di uno sport pulito, ma semmai a generalizzare sul fatto che se e quando si raggiungono determinati risultati agonistici e sportivi vi è ragione di credere che tali risultati debbano necessariamente essere messi in discussione. Il caso sollevato su Edmil Albertone allo stato dei fatti ci risulta che non esista, esistono invece siti istituzionali dove poter chiaramente far riferimento ad eventuali provvedimenti, diffide e quantaltro di ufficiale, l’alternativa non è certo il chiacchiericcio che via via monta sino a diventare insopportabile per chi lo subisce. E’ giusto sottolineare che l’alternativa a tale sopportazione è la via legale ai sensi del c.p. art 595, e non si creda per coloro che fanno cattivo uso della parola che tali ricorsi siano indolori. Per quanto attiene ad oggi nulla esiste di men che lusinghiero a carico del suddetto atleta e si invitano atleti ed istituzioni a prender atto di quanto comunicato. Il Pres. Prov. Fidal - Genova Walter Mereta LINGUETTE CHIODATE – Andiamo tutti in ferie più leggeri grazie a questo comunicato giunto oggi e che mette la parola “fine” a quello che è stato definito un “chiacchiericcio” (termine fin troppo benevolo) da un noto blog, negli ultimi giorni, nel tentativo un po’ naif ma, a giudicare dai risultati, efficace, di estirpare l’erbaccia vocale che stava infestando il “campo di corsa” del noto atleta trinese. Sono stato più volte interpellato, a vario titolo, per “sondare” se sapessi di azioni disciplinari in cui Edmil fosse coinvolto con la Fidal. Vade retro. Ne ho sentite di tutti i colori e, con una tale intensità, che stavo pur io a rischio di essere avvolto dal dubbio. Ho sempre inteso (anche conoscendo le persone) l’entrare in argomento come una curiosità; spero che nessuno abbia mai sottinteso che ne avrei dovuto parlare pubblicamente. Spero. Non è carino chiedere ad altri di scagliare la pietra per sé. Qui si fa cronaca. E, alla luce di questo comunicato, la cronaca oggi c’è. Ad essere buoni, lì si è nuotato nel gossip. Ma, su una “non notizia”, parlarne avrebbe, come minimo, contribuito a dar forza al “chiacchiericcio”, se non addirittura sconfinato nella calunnia. Se questo comunicato deluderà qualcuno (quando ce vo’… ce vo’), quel qualcuno se ne faccia una ragione. Non sapremo mai chi sono le “linguette chiodate” (la rima con “scarpette” è troppo forte per resistere) che hanno dato il là alle danze, anche perché l’eco è rimbalzata su troppe pareti. Volutamente non vado a scendere in dettagli su un vergognoso fatto che ha coinvolto Albertone a Cassine e i cui particolari sono emersi solo dopo giorni. Siamo fuori zona di competenza del giornale e i dettagli non sono chiari del tutto. Comunque sulla verità (leggi: questo comunicato) ha pesato anche quel fatto, che nasceva sempre dal “chiacchiericcio”. Ed ora, cari ragazzi, … correre! (in tutti i sensi…)

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Giuliana Busto

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