In occasione della mostra ''Sulle ali della storia'' (dal 9 aprile a Casale, castello sale primo piano) riproponiamo alcuni articoli rievocativi di eventi illustrati alla mostra stessa.
IL PRIMO REMAKE - VOLO SU VIENNA DELL'8-9 AGOSTO 1998
Le rievocazioni storiche legate a Palli e Gabriele Dannunzio iniziano nel 1998. Questi i campi su cui si è atterrato e decollato l'8 e 9 agosto: Casale, Padova, Klagenfurt, Vienna Neustadt, Vienna Scwechat (è l'aeroporto principale della capitale, lasciateci subito scrivere l’orgoglio e la tenerezza nel vedere i nostri aeroplanini trattati alla pari dei grandi jet passeggeri), Porto Rose, Ronchi dei Legionari, Casale, per un totale di 2.200 km e circa 11 ore di volo (compresi i circuiti di atterraggio e lo storico volo su Vienna durato un’ora).
Partecipanti
Questi i piloti per tre aerei casalesi: Sandro Deambrosis, presidente dell’Aero Club Casale «Palli», Edoardo Cappa vicepresidente, Carlo Manganelli, Teresio Clemente (trinese), Enrico Perinciolo, Stefano Bragato, Matteo Garancini (milanese, socio del Palli), Angelo Frizzarin; passeggeri: Valeria Amisano Perinciolo, Ezio Ercole, torinese, vice presidente dei giornalisti del Piemonte, e Luigi Angelino.
Gli aerei: Piper Pa 28 Arrow I Kitt, Piper Pa 28 Archer I Cavi, e Pa 28 Cadet I Cavm.
Primo atterraggio
-Sabato 8 agosto.
Da Casale a Padova (che caldo!) dove ci riceve all'atterraggio il deux ex machina del locale Aero Club «baffo» Eugenio Poggini. Poi a S. Pelagio, al «Museo dell’aria» allestito al castello, una costruzione militare del Trecento, di proprietà degli eredi dei nobili Zaborra. Il raid che oggi si rievoca partì dal campo di volo a fianco del castello, dove era stanziata la 87ª Squadriglia “La Serenissima”comandata dal casalese Natal Palli.
Ore 19. Ricevimento al castello della contessa Ricciarda Avesani-Zaborra, squisita ospitalità e grande competenza aeronautica. Visita del museo.
Stop alla sala dei manichini dove è rievocato il briefing dei piloti della Serenissima prima della partenza per Vienna
E’ ospite, graditissima, giunta da Casale con il marito Franco Buzzi, Nicoletta Palli, nipote dell’eroe. Osserva a lungo la scena «Mio zio, al centro, non gli assomiglia molto», commenta sorridendo. Ammiriamo anche un bel plastico degli aeroplanini su Vienna; la contessa ricorda che a Neustadt è atterrato un pilota della Serenissima in avaria. Corna e bicorna. Visita alla cucina e alla sala da pranzo del castello, locali arredati con mobili d’epoca e usati da Palli e da D’Annunzio (che era ospite dei proprietari).
Si passa davanti alla sezione di Agello, ci permettiamo evocare Cassinelli, casalese, direttore della scuola di alta velocità di Desenzano, la contessa ne sa più di noi ma è molto interessata a quanto a suo tempo pubblicammo, promettiamo l’invio di ritagli, «Il Monferrato» figurerà negli archivi del Museo.
Ore 20. Cena di gala, al castello; scambio di doni; Deambrosis e Cappa, con Frizzarin “valletta,” consegnano alla contessa Avesani una targa della provincia, libri su Casale (la Guida realizzata da Angelino-Roggero e «Casale nell’azzurro», di Grignolio) e krumiri Rossi. Ricevono medaglie ricordo. Deambrosis commemora brevemente Palli. Saluto dell’avv. Mario Testa, presidente dell’Aero Club d’Italia.
-Domenica 9 agosto-
Ore 6,40. L’ordine nella casella dell’albergo è: ore 6.00 sveglia, 7,00 bus, 8,00 decollo. Saltando la colazione ottengo la sveglia alle 6,40. Siamo in ogni caso premiati perché decolliamo primi (sull’I-Cavi), su 14 velivole, non senza aver il tempo di attaccare le gigantografie della rievocazione storica con le bandiere dei due paesi e quella dell’Europa sulle fiancate dell’ I- Kitt arrivato dall’Elba, siamo gli unici e invidiatissimi ad aver avuto questo colpo d’immagine che trasformano i velivoli con una livrea storica (saranno poi fotografati a tutte le manifestazioni aeree negli anni successivi, ndr.).
Ore 8,19. Partenza da Padova. Sorvolo di S. Pelagio come ultimo omaggio, poi Manganelli, il pilota, decide come scorciatoia (e secondo me anche per far vedere che è un «vecchio manico»...) la rotta dell’autostrada verso Tarvisio (gli altri faranno quota e planeranno dopo le Alpi, Cappa sorvola anche il Tagliamento, il luogo dove cadde il suo prozio Francesco, medaglia d’argento, osservatore su un idrovolante).
Ci indicano Spilimbergo e Gemona.
Ci infiliamo in verdi valli, guardiamo da vicino, molto da vicino, chiesette, pinete e picchi e tra una scivolata d’ala e una virata siamo in Austria; volo alla Palli. Il navigatore (Garancini) in fonia inglese dialoga alla grande con i controllori e le torri di volo dei campi che sorvoliamo. Infine con gli occhi attenti a due alianti dopo un ora e 39 minuti ecco Klagenfurt.
Ore 9,58 - Giù tranquilli, pista lunga. Rullaggio al parcheggio. Un bell’aeroporto. Fila per pagare le tasse aeroportuali (atterraggio, antincendio, parcheggio, per il «Kitt»: 564 scellini, 79 mila Lire).
Negli uffici del direttore dell’aeroporto inizio timidamente a farmi mettere un bollo su due buste (alla fine del volo saprò dove il direttore tiene i timbri e quali usare e con la chiave della parola souvenir stamparmeli da solo per la gioia mia e del prossimo museo aviatorio...
Ore 11,50. Espletate tutte le pratiche, si parte da Klagenfurt. L’aereo cui sono sono ridestinato è l’I-Kitt, piloti Deambrosis e Bragato; quello di Manganelli aveva fatto ancora il primo alle 11,06, il terzo di Cappa decolla alle 12,05. Volo nel verde con piccoli laghi, un Paradiso.
Ore 12,58. Si atterra a Vienna Neustadt. Campo assolato e un po’ desolato. Corsa alla pompa dell’acqua, tempi eroici. Ci riceve un signore massiccio che parla tedesco. E’ il dottor Kamlander, cognato del passato presidente della Repubblica, esponente dell’Aereo Club di Vienna. Riceve sorridendo i nostri doni. Foto con Sirolli e il nostro libro “azzurro” di Idro Grignolio. Si aspetta tutti. Pranzo rustico (buona una “milanese-viennese”). Poi disposizioni per il lancio dei volantini, pare che all’inizio la zona sia fuori città quasi su un bosco, poi si opta sui ponti del Danubio, proprio come Palli. Eugenio Sirolli pesca da un borsone e tira fuori una manciata di volantini: non sono molti e son da dividere per tre, si giustifica: «li abbiamo dovuti ristampare perchè la bandiera italiana era sbagliata, aveva i colori all’inverso».
Tre aerei di Casale
Ore 16,31. Decollo per il nostro volo su Vienna. Per la storia partecipano due aerei di Pescara, due di Padova e tutti i tre di Casale.
Apre Pescara con un lentissimo (è giusto così) Pa 28 pilotato da Eugenio Sirolli e Franco di Bonaventura, a bordo Gabriele Scorrano e Cristiano d’Ortenzio, in alto un TB9 (Giuseppe Manzi e Angela Misha) per le riprese; poi «Casale uno» (I-Cavm) con Cappa, Clemente e Frizzarin (che ha i volantini da lanciare), Casale due, il nostro, battezzato ‘dei giornalisti’, piloti Bragato e Deambrosis, passeggeri Ercole, Angelino e «Casale tre». Chiudono il corteo due Cesna di Padova (chi lancerà i volantini sarà, giustamente, Poggini). Bragato rema (“non mi sono divertito”, dirà alla fine) a tenere la velocità bassa del capofila, provandole tutte da carrello fuori a flaps.
Ore 17,05. Lancio del volantini sul Danubio, tra due ponti, con sulla destra l’alta torre tv ristorante-panoramico che noi vediamo a pochi metri dal finestrino sinistro, dopo aver fatto l’ennesimo giro a 360° per diminuire la velocità (e i volantini li scorgiamo, macchioline colorate, molto sotto e dietro di noi). Spicca la massa del palazzo Onu su cui Ercole lancia il suo unico volantino tolto di tasca, privandosene a nome di tutto l’equipaggio.
Ore 17,30. Atterraggio all’aeroporto principale di Vienna (Scwechat) dopo aver circuitato un po’. La macchina ‘follow me’ (‘seguimi’) ci porta lontano, nella zona vip. Ci rinfreschiamo: c’è l’aria condizionata. Si incomincia a sbrigare le prime pratiche per il giorno successivo. Uno sguardo al meteo; bello ovunque
Serata libera il che vuol dire bus (puntualissimo) fino al terminal; passeggiata alla Piazza S. Stefano (è un piacere non vedere auto ma carrozze...), stop in un ristorante cafeteria, dolceria. Cappa si spinge fino al Danubio per vedere di trovare qualche suo volantino.
-Lunedì 10 agosto-
Ore 10,10. Decollo da Vienna, attesa, siamo il numero nove in mezzo ai giganti, tra cui un ventolone dell’Aerflot e un Airbus dell’Australia dalla livrea raffigurante i geni della terra.Cappa ai comandi del nostro aereo (I -Kitt, Tango-tango) vuol fedelmente seguire la rotta di Palli (copilota Teresio Clemente con carte, regolo et similia). Si fa quota; l’aria finalmente diventa fresca. Graz dall’alto, è più grande di quanto ce la ricordavamo dal basso. Entriamo in Slovenia (ecco Maribor e Lubiana) poi in Istria. Il complesso di Porto Rose è uno degli spettacoli più belli mai visti: fiordi, rettangoli delle saline con i casotti, mare blù con scie .
Ore 12. Virata secca, giù (per arrivare prima di Manganelli) e atterraggio a Porto Rose; il «follow me» è un signore su velosolex, arriva una stangona in minigonna che offre a tutti un bicchierino su un vassoio (era slivovitz), dogana cortese; cerco un rullino al free shop: «Non li abbiamo più scadevano...» , ma la signorina del brindisi me lo trova al porto. Son proprio cortesi e i turisti se li meritano. Pranzo (ottimo e poco costoso) a base di pesce e frutti di mare.
Ore 16,06. Decollo per secondi. Ecco Trieste, storicamente emozionante, una portaerei in rada, sfila la costa, il castello di Miramare....
Ore 16,27. Atterraggio a Ronchi, l’aeroporto della Regione Friuli. C’é poco traffico. Ricerca della polizia per la dogana. Ci avvisano di girare alla larga da Latisana per le prove della manifestazione aviatoria di ferragosto. Ci lascia EzioErcole per amica con auto, destinazione Venezia.
Ore 17,16. Ultimo via dalle eliche. Dall’alto si ammira Palmanova, esempio di città fortificata (che dal basso non si coglie...), riecco Montagnana (e Cappa, pilota gentile, fa un 360° fotografico), poi un po’ di noia sulla pianura padana dove il senso di assolazione è accentuato dalle lance di irrigazione; scorrono il castello di Belgioioso, il Ticino e l’amico Po, alla radio dietro di noi Bragato conclude il collegamento con il campo Cappa invocando (a Franco Ruo) un brindisi all’acqua minerale (e così sarà all’arrivo). Per la cronaca noi atterriamo alle 19,10 (che bello se la pista del Cappa fosse asfaltata, dopo quanto abbiamo visto in giro ci vorrebbe poco per un salto di qualità attira-turisti anche in questa struttura...); siamo preceduti di venti minuti dal solito Manganelli (I-Cavi), seguiti alle 19,40 dall’aereo ‘presidenziale’ (il Victor Mike) che si attarda (bravo) a un giro di saluto sul campo. L’euforia fa pensare a grandi cose come un raid a Salonicco in ricordo di Demetrio di Monferrato, re di Tessaglia.
• Materiale ricordo è stato predisposto dall’A. C.. Pescara: tre cartoline filateliche incise dal grafico Vito Giovannelli (noto per i suoi ex libris), più una cartolina per il campionato di volo virtuale. Altre cartoline da S. Pelagio (dove domenica 9 si è tenuta una grande celebrazione; è stato presentato un libro sulla Serenissima di Giorgio Evangelisti). Maglietta bianca, con stampato il volantino, dall’A.C. Casale. Personalmente abbiamo portato in volo alcune buste (indirizzate al sindaco, all’Aereo Club, al circolo filatelico...) e cartoline facendole firmare dai piloti e timbrare sui campi.
L. Angelino
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PRIMO VOLO CASALE - PESCARASabato 7 agosto 1999
E' n volo quasi dimenticato anche se è un primo suggello del gemellaggio grazie anche a una lettera ufficiale del sindaco di Casale Mascarino. Il Monferrato vi dedica una pagina con il ricordo di Palli. La sintesi:
A Pescara, sabato 7, alla casa natale di
D'Annunzio (un grosso palazzo in corso
Manthon è stata inauguratauna doppia mostra ('Una storica magnifica avventura' e 'Sulle rotte di D'annunzio') a ricordo del
volo su Vienna effettuato 81 anni fa dalla pattuglia 'La Serenissima', comandata dal casalese Natal Palli che trasportò sul suo Sva, Gabriele D'Annunzio, invece di bombe gli otto velivoli trasvolatori lanciarono volantini di pace.
La mostra ricorda anche la rievocazione
storica (sempre in volo) di un anno fa organizzata dagli Aero Club di Casale, Pescara (patria di D'Annunzio), Padova e Reggio. All'inaugurazione era presente una piccola delegazione della nostra città giunta in volo all'aeroporto d'Abruzzo, guidata dal presidente dell'Aero Club Palli Sandro Deambrosis e dal vice, Edoardo Cappa, passeggeri Luigi Angelino e Angelo Sismondi.
Il giorno precedente (6 agosto) il pilota
pescarese Enrico Sirolli (curatore della mostra, anima dei gesti legati allaSerenissima) aveva sorvolato l'eremo d'Annunziano di S. Vito Chietino.
La cronaca del volo
Mi terrorizzano: "se non sei al Cappa entro le 7,30 di sabato, stai giù", il sottoscritto arriva (addormentato) alle
7,20, il presidente ha già scaldato i motori del Tampico blù I-ODKF; poi Cappa (Edoardo) arriva alle 7,35 con ospite torinese che diventa passeggero-testimone anche lui di una bella avventura; grazie al pre-lavoro di Deambrosis, decollo alle 7,40, prua a 112 gradi e un po' di quota per superare le
colline dell'Oltrepo.
Tra parentesi il nostro TB10 è un aereo accessoriato tecnicamente come un
Dc8, con trasponder collegato ai radar di terra (così se cadiamo ci trovano
subito...) e satellitare GPS che da la posizione al metro.
Dall'alto la confluenza Po Sesia fa la sua figura; poi vediamo l'aeroporto militare di Piacenza ben mimetizzato; attraversiamo verso il Penice, Parma e castello di Castell'Arquato.
In tutta tranquillità facciamo firmare ai piloti dieci buste filateliche a ricordo.
Poichè sugli Appennini si segnalano
temporali, via diritti su Forlì-Rimini guardando (malignamente) le macchine
in coda sull'autostrada.
La spiaggia di Rimini ha 19 file di ombrelloni, poi Miramare, il Conero, Fano, Jesi, Macerata che ci fan ammirare con un
bel giro (e ne vale la pena, nello sferisferio una scenografia ricorda la
stagione teatral-lirica).
Poi Fermo, la radio e segnala elicotteri della Polizia guardia-traffico e un aereo che traina fellininianamente uno striscione pubblicitario.
Ecco Pescara, via sull'entroterra e circuito
sul grande aeroporto in attesa che un Atr completi rilievi elettronici.
Atterraggio tranquillo,
Sono le 10,45. Viene un pulmino a prenderci, gran caldo, l'aerostazione,
è climatizzata. All'interno i vasti spazi son
occupati da un ristorante panoramico, negozi, bar, uffici di linea aeree (c'è
pure un collegamento con Malta). Sui piazzali i Piaggioni della sorveglianza
guardiacoste.
Un'auto del Comune di Pescara ci porta alla mostra. E' al pian terreno del palazzo di D'Annunzio,
il presidente Deambrosis concede interviste attorno al pozzo.
Poi la visita. All'entrata spicca la divisa di
D'Annunzio di Maggiore dell'aeronautica, poi grandi foto del volo del 1918 ricavate dagli originali concessi dal Vittoriale, quindi le immagini a colori di quello dello
scorso anno (due riguardano i casalesi) e
una sezione stampa.
Proprio sotto i ritagli de Il Monferrato avviene lo scambio di doni (apprezzato
il librone su Casale di Castelli e Roggero) poi Deambrosis legge la lettera ufficiale del sindaco di Casale.
Il presidente della commissione consigliare turismo
di Pescara, A. Foschi,
risponde con parole
sentite.
Segue una ulteriore
visita al primo piano,
museo dannunziano, accompagnati,
dal cortese
direttore Rita Molisani.
Anche qui una sezione è
dedicata volo su Vienna
con due foto di Palli. Il
Museo è statale, per i visitatori
non ufficiali un
piccolo biglietto (4000
Lire).
Sirolli automedonte,
raggiungiamo l'aeroporto
per un pranzo tipico e
un brindisi al rinnovato
gemellaggio Casale-Pescara;
poi saluti e decollo
alle 15,30 alla volta
dell'Aquila, ove era assicurato
il rifornimento.
Quota su Capestrano,
arriviamo a 3500 piedi
(1800 metri) sfioramento
del Gran Sasso sulla destra
e di alcuni alianti
sulla sinistra e atterraggio
dopo 34 minuti a
L'Aquila, oltre la città
(campo di Preturo, altezza
950 metri). La torre
avverte del forte vento
laterale e il pilota
(Deambrosis) deve lavorare
molto, bravo.
Ci consoliamo con la
sosta lungo i bordi di un
lago a fianco dell'Aero
Club: belle ragazze in
bikini prendono il sole.
Tutto finisce. Decollo
alle 17. Via sugli Appennini,
è un volo sul verde
interrotto dalla visione
di città d'arte: Foligno,
Perugia, Assisi (il passeggero
accanto a noi ricorda
di essere anche lui
andato a piedi all'Eremo
delle Carceri), il lago
Trasimeno con le sue
isole, Arezzo, l'Arno tra
nubi temporalesche, Pistoia.
Non ci lasciano
sorvolare Firenze per
questioni di traffico,
quindi via verso lo
Spezzino e la Val di Taro,
altrettanto verde e
un po' rovinata dall'autostrada.
In un amen
siamo a Voghera. Poi
Sale e l'amico Po, Pomaro,
che dall'alto è
splendido e, infine, via
radio, ci concede l'atterraggio
al Cappa il comandante
Conti.
Sono le 19,35. Totale 1350 km.
Non siamo neanche anchilosati.
Alla prossima.
Luigi Angelino
VOLO SU VIENNA
REMAKE 2008
Casale- Padova- Neustadt-Vienna-Piancada-Venezia-Padova-Casale -
Nonostante le condizioni meteo non proprio favorevoli (eufemismo...) tre velivoli di Casale hanno portato a termine con successo il 9 e 10 agosto la rievocazione del “volo su Vienna” di Palli (comandante della “Serenissima”, casalese) e Gabriele d’Annunzio del 9 agosto 1918.
Il remake era organizzato dal pescarese Eugenio Sirolli (sotto la sigla di Fly Story); di rilievo il ricevimento finale alla ambasciata d’Italia a Vienna con presentazione di prodotti tipici.
Gli equipaggi di Casale: Giancarlo Panelli, Paolo Stefano, Luigi Angelino, Dionigi Roggero; Stefano Bragato, Edoardo Cappa, Sandro Deambrosis, Matteo Babando; Mauro Ghislieri, Mauro Brunetti, Daniela Martinotti e Francesco Santagostino.
Questa la cronaca del volo minuto per minuto
Appuntamento all’aeroporto Cappa di Casale venerdì 8 agosto alle ore 16,30. Un aereo è già partito, l’altro partirà domani. Alle 17,15 l’aereo I-CAVI (il “nostro” aereo, ha sigla radio “Victor India”) è pronto per la partenza, ai comandi il presidente dell’Aero Club Palli, Giancarlo Panelli e Paolo Stefano, noi dietro. Arriva il Pilatus dei parà a fare benzina e spostiamo a mano il nostro aereo sulla linea di partenza (ci sentiamo più vicini a Palli...).
Il pilota attacca il Gps (questo Palli non l’aveva), i parenti salutano. Ultime istruzioni alla radio dell’aeroporto con Piero Ventura.
Partenza alle 17,25. Decollo per pista 36. Arriva appena in tempo per vederci da Lu la signora Fiorenza Luotto Demartini (era stata protagonista del Palli day al Liceo).
Sorvoliamo Frassineto, il Po, Torre d’Isola, poi la pianura, in breve tempo siamo a Pavia.
La velocità è di 100 nodi, l’altezza di 2.000 piedi.
Alle 18,20 lasciamo a destra Mantova, il Gps segnala 24 minuti a Padova.
Qualche turbolenza sui Colli Euganei. Poi la pista. Finale 04, atterriamo a Padova alle 18,47.
C’é già l’altro aereo il più veloce I-MUNY di Casale, con Mauro Ghislieri, Mauro Brunetti, Daniela Martinotti e Francesco Santagostino. In auto verso l’hotel “Splendid” alle Terme di Galzignano, vicino ad Arqua’ Petrarca. Passiamo dal castello di San Pelagio, il pensiero va di nuovo a Palli, che da qui si alzo’ 90 anni fa per quel volo epico. Incontro con i piloti di Padova guidati da “baffo” Poggini e cena ufficiale con doni (brilla il libro strenna de il Monferrato sul Duomo, gli autori Angelino e Roggero lo dedicano....). Poi tuoni e fulmini, i turisti tedeschi filmano dal patio il temporale che non finisce mai. Ci sono molti dubbi sul volo di domani, se continua il maltempo si dovrà tornare a Casale!
Padova-Vienna
Sabato 9 agosto sveglia alle ore 7,00, alle 7,30 colazione. Luigi ha dato come documento la tessera dei giornalisti (del Piemonte) ed è registrato come il “Signor Piemonte” all’Hotel Splendid, si sente Mercedes Bresso...
Per fortuna il tempo (sull’albergo) è bello.
In auto raggiungiamo alle 8,30 l’aeroporto. E’ appena arrivato l’aereo da Casale con Stefano Bragato, Edoardo Cappa, Sandro Deambrosis e Matteo Babando (per loro una levataccia compensata dall’alba sul Rosa).
Siamo “spogliati” da Sirolli sotto le sue telecamere per indossare la maglietta ufficiale del volo (con contorno di cappellini), si applicano agli aerei le “livree” tonde del remake (“Nuova Serenissima...”, forse è un po’ esagerato, era il nome della pattuglia comandata da Palli), tutti sono intervistati da Telenuovo di Verona, giornalista Antonella Manna.
Esclusa la via delle Alpi per i temporali (in pratica è tutto coperto fino a Klagenfurt), viene fatto un piano di volo passando per Maribor e Graz con inizio per VFR Slovene (Radzrto, Trebnje, Celje...).
Falsa partenza per noi alle 9,30 (condensa?), invochiamo “Palli” e alle 9,42 il motore gira giusto e ci alziamo regolarmente. Vediamo da lontano Venezia. Sul mare, in vista dell’Istria abbiamo il vento contrario (17 nodi) che rallenta molto la velocità (e farà, come vedremo, consumare benzina).
Alle 10,50 siamo su Porto Rose, vediamo l’aeroporto circondato dalle saline.
Ore 11,05, fa freddo, 9° segna l’esterno, ma il meteo, ci anticipa Bragato che ci precede, segnala bel tempo su Graz.
Alle 11,10, lasciamo a destra Rieka (Fiume), si vedono le isole di Krk (Cherso) e Lussin Piccolo e Grande.
A sinistra Lubiana. Fa sempre freddo, viene acceso un po’ di riscaldamento ma la situazione per i vostri inviati non migliora. Viaggiamo a 1.500 metri.
Alle 11.45 passiamo sopra e sotto enormi nuvoloni bianchi e neri (i peggiori). Sotto scorre la Sava.
A mezzogiorno arrivano via etere i saluti di Eugenio Sirolli.
Alle 12,15 siamo su Maribor, al confine con l’Austria. Sotto il fiume Drava.
Il controllo radio invita a stare a nord per un lancio di paracadutisti.
Alle 12,25 entriamo in Austria. Sempre molti nuvoloni che cerchiamo di evitare scivolando tra uno o l’agtro o passandoci sotto ma poi compare il sole.
Alle 12,35 avvistiamo a sinistra un aereo: è quello di Sirolli che ci sta riprendendo per un filmato che sarà proiettato a fine settembre per una mostra a Pescara a cui siamo invitati.
Stefano Bragato è già a Vienna Neustadt, ci dice che il tempo è buono e di proseguire.
Viaggiamo affiancati con “Pescara Uno”.
Ore 13,15: atterriamo a Neustadt, dopo un giro sull’aeroporto che è al servizio in pratica della fabbrica di aerei Diamond (chissà che un giorno il nostro Cappa non finisca così, c’è un inizio...). Il vento fortissimo, laterale, a raffiche di 25fa faticare non poco il pilota che è poi costretto ad ancorare l’aereo. Apprendiamo che il gruppo di Padova (ben dieci aerei) ha dovuto rientrare per una tromba d’aria. Ci è andata bene.
Piloti austriaci
Alla sala video facciamo la conoscenza con due piloti austriaci che ci guideranno nel volo su Vienna in contatto con la torre dell’aeroporto principale. Viene fatto il piano di volo che passa sul Danubio, lo stesso della formazione di Palli, ma inizia a piovere a dirotto e il volo è rimandato.
Approfittiamo per raccogliere le firme dei piloti austriaci e timbro dell’aeroporto sulle nostre cartoline filateliche. Su internet facciamo ammirare il sito de “Il Monferrato”. Diamo un’occhiata anche all’annesso museo aviatorio (un giorno lo avremo anche noi al Cappa?)
Volo su Vienna
Il tempo migliora e sotto le ultime gocce raggiungiamo gli aerei. Sono le 15,40.
Ma il nostro primo pilota rifatti i calcoli teme di non avere carburante a sufficienza. Stop per tutti; per fortuna “Victor India” completa in tempi da record il rifornimento (tipo “Pit stop Ferrari”, ma dovrà sempre pagare una cena a tutti gli altri...) e alle 15,58 finalmente si parte. Codice Transponder: 0010, da confermare.
Con qualche “scossone”, sia per i residui temporaleschi che per le turbolenze degli aerei che ci precedono, alle 16,30 raggiungiamo in bella formazione di cinque, tra il verde, Vienna. Siamo in uno spettacolare volo a bassa quota sul Danubio: via ai fumogeni coi colori dei due paesi. Lanciamo anche simbolicamente sul Danubio un volantino bilingue sempre coi colori austro-italiani.
Sorvoliamo il mitico Prater, vediamo benissimo dall’alto la splendida città e la famosa Danauturm, la torre girevole sul Danubio.
Alle 16,45, 360°, ritorno e atterraggio a Neustadt alle ore 17,15. Esultanza, foto di gruppo o quasi (un velivolo casalese è atterrato a Vienna internazionale, l’equipaggio lo ritroveremo all’ambasciata)
Un grandioso ricevimento
Ci aspetta all’uscita del campo di volo un bus da 50 posti messo a disposizione dell’ambasciata italiana. Ci sembra molto più lungo il viaggio in autostrada per Vienna. anche per interruzioni dovute a lavori. Ma alle 19,15 entriamo (meglio dire ci scaraventiamo...) all’ambasciata, all’Istituto Italiano di Cultura, nella centrale Ungargasse. Siamo ricevuti subito dal direttore Dante Marianacci.
Nel grande salone (alle pareti una mostra storica sul volo del 1918) un quartetto d’archi suona per noi e per i molti italiani e austriaci presenti in sala.
Ringraziamenti per l’ambasciata, il Ministero degli Esteri austriaco, l’Enit, l’Ice, ad Angelino per il materiale fornito. Prende la parola il capo di divisione del Ministero degli Esteri, Andreas Pawlitschek, che è stato per molti anni a Roma e vorrebbe stabilire rapporti di collaborazione con gli studenti di lingua tedesca del nostro liceo.
Parla Eugenio Sirolli, racconta come è nata l’idea del primo volo 10 anni fa, le difficoltà incontrate fino alla conoscenza casuale del cognato dell’allora Presidente della Repubblica, in viaggio a Pescara. Subito sono arrivate le autorizzazioni. Anche quest’anno tutto è stato facile grazie al pescarese Marianacci.
Il cantante Soroptikin, viennese, canta brani dedicati da un amico a D’Annunzio.
Collegamento televisivo con Pescara, dalla casa di D’Annunzio, parla l’assessore comunale alla Cultura Paola Marcheggiani (col coordinamento di Arturo Defilippo di Fly Story).
L’attrice Monica Giovinazza legge due poesie del Vate.
Poi parla Edoardo Cappa, a nome dell’Ac Palli, cita, tra l’altro, il pacifico “sconfinamento” con i piloti austriaci. Roggero invece ricorda i fratelli Palli, il “Palli Day” organizzato dal liceo casalese e il progetto dell’aeroclub di Casale di dedicare il 2009, anniversario della morte, a Natal Palli.
Segue la consegna ufficiale degli attestati firmati dall’ambasciatore, a tutti i partecipanti a quella che viene definita uffivialmente “una impresa”.
E finalmente ecco i prodotti tipici. Grande successo per quelli monferrini: muletta di Sala, vini (ci han chiesto molte informazioni sulla Freisa, le riferiremo al sindaco Claudio Saletta), krumiri Rossi Portinaro, amaretti di Valenza e grappa Mazzetti. Molti anche i libri donati (tra cui ''Viagggi d'autore'' con un capitolo dedicato a Bonaviri, scrittore su cui Marianacci ha allestito alcune mostre all'estero) e da parte del Comune di Casale una medaglia di Sobrero.
Sempre in ambasciata una sezione è dedicata ai depliant del Monferrato (merito di Mondo e del suo presidente Chiesa che ha accolto subito le proposte del past president Angelino, ndr).
Il riposo del giorno più lungo ha luogo nelle linde camerette monastiche di un istituto di suore che ha il pregio di trovarsi di fronte all’ambasciata.
A Piancada per Cappa
Domenica 10 agosto. Il tempo è splendido. Nell’ingresso ci saluta un delizioso coretto di bambini.
Sirolli tira fuori il suo ultimo asso nella manica: presenta alcune cartoline con il francobollo emesso per l’occasione dalle poste austriache, che colpo.
Ci affrettiamo a cercare una buca delle lettere per la spedizione (per fortuna è vicina, l’amico Grignolio la riceverà 24 ore dopo....).
Alle 8,50 si riparte con lo stesso bus dell’ambasciata per l’aeroporto di Neustadt, arriviamo alle 9,30.
Su una carta europea osserviamo l’itinerario fatto. Vediamo il codice dell’aeroporto di Casale LILM (lima india lima mike).
Al momento dello scapottamento del motore per un ultimo controllo “salto” di una rondella nel prato, ritrovata, forse qualcuno aveva promesso qualcosa a Sant’Antonio (un Santo che a Casale ci marcia quando qualcuno perde qualcosa...).
Partiamo alle ore 11,10. Salutiamo la “bocca di squalo”, raffigurata sul velivolo di Sirolli, che farà tappa a Porto Rose. Noi affiancati dall’aereo di Cappa-Bragato siamo invece diretti al Lido di Venezia, con breve tappa all’aviosuperificie di Piancada per commemorazione del tenente di vascello Francesco Cappa (classe 1888, prozio di Edoardo), ardito osservatore di idrovolanti abbattuto da un aereo nemico il 5 novembre 1917. Alle 13,10 siamo a Capodistria. Sorvoliamo il porto di Trieste, diretti a Grado.
Alle 13,20 siamo sopra Grado, poi la lingua di terra su cui identifichiamo i grattacieli di Lignano Sabbiadoro (saluti all’amica Rachele che villeggia proprio in grattacielo), virata verso l’interno qualche difficoltà ad identificare poi la “pista di Cappa” in mezzo ai canali del retroterra. Finalmente alle 13,40 l’arrivo, avio-superficie molto corta, tra una strada e un corso d’acqua. Il pilota impreca un po? (in fino dei conti è sempre una avio-superfice) ma è bravissimo a sfruttare tutta la lunghezza.
Poi dopo l’atterraggio (e internet diceva che c’era un ristorante...) foto di gruppo in mezzo alla pista assolata (autoscatto di Bragato su un bidone con corsa finale), breve lettura del profilo dell’eroe, un minuto di silenzio e si riparte alle 14,10 per Venezia, dove arriviamo passando sulla spiaggia di Jesolo alle 14,42.
Venezia
All’aeroporto Giovanni Nicelli del Lido (che ricordiamo molto migliorato rispetto a un atterraggio di qualche anno fa con Domenico Conti) c’è però la delusione dei piloti che speravano di poter far benzina (l’asfalto fresco consiglia di non avvicinarsi alle pompe).
Dopo un pranzo, veloce, ma serviti da camerieri stilosi in guanti bianchi, qualcuno si fa portare all’aereo in pulmino (cento metri...) e decolliamo alle 16 per Padova dove è possibile fare rifornimento.
Arriviamo alle 16,28, ripartiamo alle 17, c’è uno stop per l’arrivo di una eliambulanza. Il presidente in funzione di copilota “naviga” con righello e compasso sempre per evocare Palli.
Siamo su Mantova alle 17,35.
Poi Cremona (17,55), il Ticino con il suo vecchio ponte riannuncia Pavia (18,18). Arriviamo a Casale da Vercelli, virata, Canottieri, piazza Castello.. Lancio di volantini (quelli che han fatto con noi il volo su Vienna) su casa Palli alle 18,50 (chissà se li ha ritrovati qualcuno?).
Atterriamo alle 19 in punto di domenica 10 agosto 2008. Siamo accolti dalla gioia di parenti e amici e da bibite fresche. Saluti e un arrivederci al volo su Vienna del centenario!
Luigi Angelino
Dionigi Roggero
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Filatelia e una cartolina d'artista
(f.g.) Nelle giornate dedicate alla rievocazione dello storico “ volo su Vienna” di Natal Palli e Gabriele D’Annunzio non poteva mancare un suggello di valore documentale all’altezza dell’avvenimento.
Sabato 9, per tutta la giornata, il Circolo filatelico numismatico casalese, in collaborazione con l’Aereo club Palli, ha reso disponibile all’aeroporto Cappa materiale speciale da collezione per ricordare il raid alato sulla capitale austriaca che infervorò lo spirito romantico e patriottico dell’epoca.
Tanti gli appassionati che hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa e che hanno così aggiunto alla propria collezione timbri e cartoline commemorativi.
Oltre a un timbro filatelico commemorativo creato appositamente per l’occasione particolare interesse hanno suscitato le cartoline in bianco e nero raffiguranti la squadriglia di volo: Palli e D’Annunzio sull’aereo e la veduta dall’alto del Duomo di Casale disegnata dalla nota artista Laura Rossi.
Per imprimere l’annullo postale sulle cartoline, l’ufficio postale di San Germano aveva predisposto straordinariamente e per la prima volta un distaccamento proprio all’aeroporto.
Una serie di cartoline (con cachet del volo predisposto dal Circolo filatelico) è stata portata a Vienna (lo testimonia un cachet obliterato a Neustadt) e ritorno da Luigi Angelino, hanno anche il timbro degli aeroporti di Casale e Padova.
Per celebrare il volo rievocativo, all’Aero Club di Pescara era ottenibile il 9 agosto, un annullo filatelico delle Poste italiane, e sempre il 9 è stato emesso un francobollo austriaco edito per l’anniversario realizzato su una pregevole incisione del maestro d’arte pescarese Vito Giovannelli: riproduce lo Sva del volo circondato dalle stelle dell’Unione europea.
Post commenti
-(l.a.) - A mente fredda il presidente dell’AC: Palli Panelli, nel dichiarare la sua soddisfazione: “Continuo a ricevere complimenti, siamo stati bravi...”, pensa già al futuro gemellaggio storico con Pescara (“ci iscriveremo a Fly Story e saremo presenti all’inaugurazione di una mostra sul volo il 27 settembre”) e al centenario: “Bisognerà coinvolgere a livello più alto Italia e Austria, noi, lo ha spiegato bene Cappa, abbiamo aperto una strada...”.
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VOLO STORICO CASALE-BUDAPEST (24-25-26 LUGLIO '09):
CASALE-FERRARA-MARIBUR-BUDAPEST-PECS-FIUME-PORTO ROS- CASALE
Domenica 26 è atterrato dell’aeroporto Cappa il piccolo monomotore dell’Aero Club Palli di Casale di ritorno dal volo storico su Budapest.
Due, per questo ritorno, gli scali tecnici il primo a Pecs (tra le colline che ricordano il Monferrato, si produce del resto un buon vino).
Secondo atterraggio per far benzina (e non solo... visto il pesce fresco...) a Porto Rose (Slovenia, ai confini con la Croazia con vista su Trieste), aeroporto che avevamo visto undici anni fa al primo “volo su Vienna”, ora è notevolmente migliorato, invidiabile.
Tutto questo dopo aver lanciato volantini sulla città di Fiume, raggiunta tra le montagne, sempre in ricordo di Palli e D’annunzio (siamo al 90° anniversario dell’impresa fiumana coi legionari, il Natale di Sangue) .
Poi un poco sballottati dalle termiche e cotti dal caldo, via sull’Adriatico lasciando a destra Venezia e poi sulla Pianura Padana attraverso Mantova (altro legame casal gonzaghesco). Gli ultimi volantini sono stati giustamente lanciati su “Casa Palli” a Casale arrivando alla minima velocità dal Po-Canottieri.
Il volo era partito venerdì quasi all’alba dal Cappa. Per la cronaca velocità 104 nodi, altezza 1500 piedi (500 metri); teperatura esterna 22 gradi; scorre Caorso e Cremona, poi Guastalla-
Primo scalo a Ferrara doniamo i krumiri al direttor edell’aeroporto che è venuto apposta ad accoglierci (potevamo aver bisogno di un rifornimento): Decollo con passaggio sul cuore della città (imponente il castello) si è autorizzati a salire a 3000 piedi. Chioggia annuncia il mare lo attraversiamo e siamo in Istria , su Porto Ros.
Atterraggio e benzina a Maribur in Slovenia e dopo aver sorvolato tutto il Lago Balaton (un mare) ecco Budapest, siamo nel primo pomeriggio; atterraggio tranquillo all’ex aeroporto militare russo di Tokol (abbracci coi colleghi-amici di Pescara appena arrivati).
Alla sera ricevimento ufficiale all’istituto di cultura dell’ambasciata italiana ripreso da Rai 2 (con il commento di Ettore Giovannelli).
Scambio di doni (Krumiri, libro e una mini torre civica in argento - creazione dell’orafo Nicola Bordino- offerti dal Comune di Casale).
Gli onori di casa erano stati fatti dal direttore dell’istituto prof. Salvatore Ettorre.
Partecipanti
Ricordiamo i partecipanti casalesi: il presidente dell’Aero Club Palli, Giancarlo Panelli, il vice Edoardo Cappa, il past president Sandro Deambrosis, tre piloti bravissimi, e il giornalista Luigi Angelino. Per la storia anche i piloti di Pescara: Eugenio Sirolli, Giuseppe Failla, Eemanuele Boccongelli, Marco di Lorenzo, Fiorenzo Ambrogio; partiti ma non arrivati (per problemi tecnici atterrati a Porto Rose): Carlo Zuccarini, Renato Sisofo e Giuseppe di Sabatino.
Storico
Il volo è stato ‘storico’ anche perchè non ci è rigorosamente avvalsi di strumenti come il comodissimo navigatore, insomma via con cartine (quante, le passavamo noi dalle spalle dei piloti) unite al regolo.
E’ stato predisposto materiale filatelico con l’annullo dei vari campi su cui l’aereo casalese ha fatto scalo (Ferrara, Maribor, Budapest, Pecz, Porto Rose)
L’organizzazione generale del volo era di Fly Story di Pescara.
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Per saperne di più
Maribor (in tedesco Marburg an der Drau, in italiano Marburgo) è una città slovena di 120.000 abitanti, secondo centro più popoloso dello stato dopo la capitale Lubiana, nonché capoluogo e maggiore città della regione della Bassa Stiria (in sloveno Štajerska, in tedesco Untensteiermark), parte Slovena dell’ex provincia austro-ungarica di Stiria.
Pécs, dislocata vicino al confine croato, è con i suoi 160.000 abitanti la quinta città dell’Ungheria e capoluogo della regione Baranya. E’ considerata una delle più belle città ungheresi, la sua collocazione favorita dal clima ai piedi dei monti Mecsek
La zona che circonda Pécs è caratterizzata da un territorio a vigneti dove si produce un ottimo vino e.
L’aeroporto di Pecs-Pogany si trova nelle vicinanze dell’omonima città, nella regione Hajdu Bihar al confine con la Romania.
Fiume (in croato Rijeka, in ungherese Fiume, in sloveno Reka; 144.043 ab. nel 2001) è una città della Croazia situata sull’Adriatico (Golfo del Quarnero).
Sede universitaria ed arcivescovile, è la terza città del Paese di cui è anche il porto principale.
Porto Ros (sloveno: Portorož, italiano Porto Rose) è una località sita nel comune di Pirano (Slovenia), di 2.849 abitanti, noto centro balneare e termale di fama europea. Si trova sulla costa adriatica orientale, nella baia di Pirano
Il clima è relativamente mite in inverno (5 °C circa di media nel mese di gennaio) e caldo, senza essere afoso, nei mesi estivi (con una temperatura media che in luglio ed agosto è di circa 23 °C) .
Nella città, vige il bilinguismo italiano e sloveno.
La località è dotata di un aeroporto turistico, terzo in Slovenia dopo quelli di Lubiana e Maribor. È situato nei pressi della località di Sicciole (Sečovlje), a 6 km a Sud di Portorose,
Casale Monferrato ( è in provincia di Alessandria, in Piemonte. Con una popolazione attuale di oltre 36.000 residenti e un’area urbana che ne conta oltre 50.000,l’hinterland oltre cento mila; è il secondo comune della provincia dopo il capoluogo Alessandria.
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Citazione anche per raid al Vittoriale e a Pescara.
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DA CASALE; A MONTICHIARI, AL VITTORIALE
Continua il periodo d'oro dell'Aero Club Palli di Casale Monferrato.
Sabato 12 settembre 09, partenza alle 16,30 dall'aeroporto F. Cappa, un velivolo del sodalizio casalese (ai comandi il vice presidente Edoardo Cappa) ha partecipato (col saluto augurale dell'assessore ai grandi eventi Augusto Pizzamiglio) a Montichiari di Brescia alla manifestazione organizzata dall’Aero Club Brescia con il contributo della Aeroporto Gabriele D’Annunzio e dell’Aero Club Italia per celebrare il centenario del primo circuito aereo internazionale di Brescia e al primo volo di D’Annunzio. Un battesimo che ebbe un influsso enorme sul poeta (pensate allo storico tuttora famosissimo, "volo su Vienna" dell'agosto 1918 sull'aereo Sva del casalese Natal Palli modificato a biposto...).
L'aereo di Casale - monomotore Piper Pa 28 Archer I CAVI che aveva partecipato al remaque del volo su Vienna del 1998 e ne portava ancora la livrea da "Serenissimo"- a Montichiari ha imbarcato il presidente di Fly Story di Pescara, Eugenio Sirolli e due giornalisti Mario Cherubini di Montichiari e Anna Rita Della Penna di Pescara e, decollato, ha fatto poi un passaggio sul Vittoriale a Gardone nel ricordo proprio del primo volo di D’Annunzio.
Sono stati lanciati volantini editi ad hoc.
Atterraggio a Montichiari saluti di Cappa ai colleghi dell'Aereo Club bresciano e ridecollo veloce per essere a Casale, al Cppa, alle 19,45.
Esiste un solo documento filatelico una cartolina inviata (e firmata) da Cappa
CASALE-PESCARA
- 19 SETTEMBRE 2009 -
Con un doppio passaggio basso di saluto alle 18,30 di sabato 19 settembre sul mercato Pavia di piazza Castello dove si stava svolgendo - con successo - la Festa del vino (e il presidente di Monferrato Eventi, Desana era stato avvertito da bordo dal telefonino di D’Andria...) e il susseguente atterraggio al Cappa si è concluso il riuscito blitz nella storia di una delegazione casalese a Pescara per il centenario del primo volo di D’Annunzio e l’inserimento nel circuito delle “città dannunziane”.
Blitz reso possibile dall’utilizzo di due bimotori “Seneca” messi a disposizione dell’Aero Club Casale “Palli” ad ennesima dimostrazione di quante potenzialità da sfruttare abbia la struttura aeroportuale casalese.
Una bella giornata che ha fatto onore a Casale, alla Provincia e alla Regione.
In sintesi: tutti puntuali alle 7,30 all’aeroporto di Casale. La delegazione per Pescara (da dove arriva un mesaggio incoraggiante: “splendido sole sul mare”) è composta per il Comune dall’assessore ai grandi eventi Augusto Pizzamiglio
e dal capo di gabinetto (e presidente dell’Arma azzurra) Flavio D’Andria, per la Provincia dal vice presidente del Consiglio Nicola Sirchia e per la regione dal consigliere regionale Beppe Filiberti; piloti: Giancarlo Panelli (presidente Ac Palli), Edoardo Cappa, Mauro Brunetti e Sandro Deambrosis e un giornalista (chi scrive queste note) al seguito.
Alle 8. sotto la pioggia dal Cappa decollano i due bimotori (forse è la prima volta).
Il tempo migliora e si fa quota per sorvolare il Penice, i verdissimi Appennini di Liguria, Toscana e Umbria (poche tracce umane, stradine bianche, medioevo) sbucando nella piana di Assisi, Si sfiora il gran Sasso dove centinaia di pecore quasi si confondono con coloratissimi deltaplani...
Mare Adriatico, passaggio Pescara e atterraggio al grande, funzionale Aeroporto d’Abruzzo (e purtroppo costoso anche per i piccoli aerei, tassa aeroportuale 75 euro, a Caselle, ci dicono 60...) .
Qui la “delegazione del Piemonte2 è subito ricevuta da Eugenio Sirolli, presidente di Fly Story e Annarita Della Penna per conto del Comune.
Via in centro e uno scalone porta la delegazione al grande, luminoso, salone consigliare del Comune dove avvengono le dichiarazioni d’intenti del gemellaggio coi luoghi dannunziani (con Casale, Montichiari, Brescia e Gardone-Vittoriale) e scambi di doni, per la Regione Abruzzo è presente il presidente del consiglio Nazario Pagano, per la Provincia di Pescara il presidente Guerino Testa e per il Comune (in rappresentanza del sindaco, all’estero) l’assessore alal cultura Elena Seller che conduce l’evento ricordando i presenti, in primis “la delegazione piemontese giunta in volo in ricordo di Palli, il pilota di D’Annunzio”-
“Da oggi – ha concluso l’assessore Seller - Pescara è entrata a far parte a pieno titolo con altri luoghi prestigiosi del circuito delle città dannunziane, di quei centri che hanno saputo restituire slancio e vigore alla figura storica e poetica del Vate. Abbiamo iniziato ricordando il centenario del primo volo, ripercorso pagine gloriose attraverso le pagine del libro ‘Sulle rotte di D’Annunzio’ di Eugenio Sirolli, dell’associazione ‘Fly Story’ promotrice della Giornata di gemellaggio. Proseguiremo attivando nuove iniziative”.
D’Andria dona ancora una targa personalizzata a Sirolli.
All’inizio è stato osservato un minuto di silenzio in memoria dei militari caduti a Kabul.
Ma forse il momento più significativo avviene poco dopo alla casa natale di D’Annunzio (oggi Museo) dove Cappa propone un brindisi al vate e a Natal Palli, il “suo” grande pilota (determinante per il volo su Vienna del 1918 al comando della Serenissima).
Poi viene presentato proprio il libro (di Sirolli) sui raid dannunziani dove Casale ha il suo meritato spazio (ha sempre partecipato con onore ottenendo un grande ritorno di immagine) e una mostra su questi voli, mostra che potrebbe essere portata a Casale alla prossima “San Giuseppe”.
E col volo di ritorno (un aereo sceglie Rimini e pianura di Bologna, un altro Ancona, San Marino, Appennini bolognesi, Oltre Po pavese, Voghera, ma arrivano assieme) si chiude una giornata storica.
Predisposte buste e cartoline filateliche in poche copie.
Luigi Angelino
CASALE-MANTOVA CURTATONE-VITTORIALE-CASALE
8 LUGLIO 2010
Alle 21,05 di giovedì 8 luglio è atterrato all’aeroporto Cappa di Casale Monferarto un piccolo monomotore Piper Pa 28 I-CAVM reduce da un raid storico organizzato da ’Fly Story’ di Pescara presieduto da Eugenio Sirolli nel nome di Gabriele d’Annunzio e del ‘’suo pilota’’ il casalese Natal Palli. Ai comandi i piloti Stefano Bragato e Mauro Brunetti, passeggero Luigi Angelino.
Il velivolo ha prima raggiunto l’aviosuperfice di Mantova dove è avvenuto l’incontro con i pescaresi, poi il decollo e quattro passaggi sul Vittoriale di Gardone per il lancio di volantini appositamente stampati. Questo ha segnato l’inizio del Gran Gala di apertura del “Vittoriale Musikfestspiele”, la kermesse che dall’8 luglio al 22 agosto porterà nella dimora del Vate guidata con piglio, fantasia e inventiva da Giordano Bruno Guerri, grandi nomi ed eventi: Micheal Bolton, Irene Grandi, Francesco Renga, Arnoldo Foà, l’étoile Giuseppe Picone, Stefano Bollani, Enrico Rava, John Taylor e il tenore Mario Malagnini, il convegno internazionale “L’alta formazione jazzistica in Italia e in Europa”, i Workshop e Master Class condotti da Theo Bleckmann e Jim Black e il teatro sperimentale.
Il volo
La cronaca. Partenza alle 15.38 dall’aeroporto casalese ‘’Cappa” in strada San Germano. Caldo, l’altezza, mille piedi (un piede = 30,48 cm) non mitiga il sole, anzi, però permette le visioni panoramiche di città e paesi e della pianura dove le pompe innaffiano i campi (il Po arriverà asciutto al mare...).
Dalla radio il controllore del traffico (Milano) ci avvisa degli aerei in zona (pochi).
Ci alziamo a 1500 piedi, velocità cento nodi (un nodo è equivalente a circa 1,852 km/h). Scorre veloce il Po, poi lasciamo a Sud Pavia, Piacenza, Cremona individuata dal Torrazzo e il ‘navigatore’ ci porta dritto sull’aviosuperfice di Curtatone e a pochi chilometri da Mantova. E’ una pista in erba molto liscia, ben tenuta.
Allo sbarco ci riceve il responsabile dello scalo Gianpaolo Sbarbada. Gentilissmo, efficente. Attrezzature di prim’ordine (compresa una web cam sulla pista in tempo reale). Arrivano i “gemelli” di Fly Story da Pescara, Eugenio Sirolli presidente ed anima (organizzatore di due voli su Vienna e uno su Budapest cui ha sempre partecipato Casale) Marco Di Lorenzo e Giuseppe Failla.
Al fresco dell’aria condizionata si studia il piano di volo (contatto radio e virata a sinistra all’unisono) per l’arrvo e il circuito in formazione sul Vittoriale, la cittadella abitata da Gabriele d’Annunzio dal 1921 e al 1938, .
Lo scopo di questi due piccoli aerei di Casale e Pescara ha il titolo “Sulle rotte di Gabriele d’Annunzio. Rievocazione voli della Serenissima” (la Serenissima era la pattuglia di Sva (aereo operativo dal 1917 al 1935, prende il nome dai realizzatori Savoia-Verduzio-Ansaldo) che Palli comandava a San Pelagio di Padova e che effettuò nel 1918 il famoso volo su Vienna, quello dei volantini di pace) e ora Fly Story coi gemelli casalesi vuol continuare -e ci riesce bene- quella gestualità.
Rientramo in cronaca, il decollo da Curtatone, tra i saluti, è alle 19,31 (Sirolli ha fatto smontare un vetro del suo aereo per lanciare meglio i volantini). Sfioriamo Mantova incorniciata dai suoi laghi(altri gemelli dopo il protocollo di intesa di febbraio). Il velivolo di Pescara, più lento (un Partenavia Pa 66) ha il compito di apri fila e delle comunicazioni radio anche coi militari, gentili.
Appare Sirmione, una punta sul lago di Garda, quattro minuti e individuiamo la struttura gialla del Vittoriale a mezza costa, dall’anfiteatro più in basso ci salutano, più in alto ecco il mausoleo bianco che ospita le spoglie del poeta e degli eroi di Fiume (sappiamo che è impreziosito anche da un crocifisso dello scultore casalese Leonardo Bistolfi), volando bassissimi vediamo nel verde l’albero della nave Puglia.
Calcolato il vento, è il momento del lancio dei volantini (sono le 20,01) e la provvista sirolliana (due mila pezzi) ci permette di fare quattro passaggi sempre più bassi e sempre più precisi.
Poi il ritorno a casa in lotta contro il tramonto (salutando via radio Sirolli che riatterrerà a Curtatone e in auto raggiungerà il Vittoriale per la festa di apertura della stagione, siederà in prima fila e porterà al presidente Giordano Bruno Guerri per noi un libro su Casale e una copia de ‘Il Monferrato’, magazine di Vignaledanza compreso).
Nel volo di ritorno aumentiamo la velocità (siamo a cento dieci nodi) per battere appunto il buio (il Cappa non è attrezzato, al massimo possiamo mettere due macchine coi fari a bordo pista...), ecco Ghedi (da lontano), Codogno, Voghera, San Colombano dove incrociamo pure una mongolfiera (non è da tutti i giorni), Broni, Stradella; il sole è una palla di fuoco sul Po alla confluenza col Sesia, Montalbano, il campanile di San Germano e atterraggio dolcissimo a Casale. Coi complimenti del presidente Giancarlo Panelli e del vice Edoardo Cappa.
Prossimo tour il 24 a Pescara, la patria del vate.
Luigi Angelino
Per saperne di più
Vittoriale e Palli
- Al Vittoriale di Gardone Riviera allo “Schifamondo”, costruzione voluta da D’Annunzio ma mai abitata, con forme architettoniche tra lo stile Decò e lo stile Novecento è ospitato il Museo della Guerra e l’Auditorium, con appeso l’aereo Sva adattato a biposto e pilotato da Palli (Casale Monferrato, 24 luglio 1895 – Monte Pourri, 20 o 22 marzo 1919) col quale D’Annunzio il 9 agosto 1918 lanciò manifestini di pace su Vienna.
Info. Vittoriale degli Italiani
Via Vittoriale, 12. Gardone Riviera (BS) - Italy +39 0365 296511. Per gli spettacoli del festival Informazioni generali e punti di prevendita , tel: 0365 296506 - 366 2051330 info e prenotazioni: vittoriale@ikoitalia.com
www.teatrodelvittoriale.it
-Aviosuperficie “Città di Curtatone”, dell’A. C. Matova Strada Tonfiolo, 12 - 46010 Curtatone (MN)
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PESCARA24 LUGLIO 2010
Sabato 24 luglio una prima delegazione di Casale ha partecipato a Pescara alle cerimonie per il gemellaggio con le città legate a Gabriele D’Annunzio: Casale ne fa parte di diritto per il ruolo svolto da Natal Palli, il pilota del Vate.
La delegazione era composta da Giancarlo Panelli, presidente dell’Aero Club Palli, dal consigliere dell’Aero Club Stefano Bragato ai comandi di un monomotore Piper Pa 28 Cadet ‘‘Victor Mike’’, a bordo anche il giornalista Luigi Angelino.
Partiti alle 7,50 dall’aeroporto Cappa di Casale, non senza difficoltà per forti turbolenze (che hanno costretto anche ad allungare la rotta) hanno raggiunto Pescara alle 11 poco prima che un nubifragio di notevole intensità si abbattesse sulla città (pioggia, grandine, vento, ne hanno fatto le spese le bancarelle della festa del patrono).
I piloti hanno fatto a tempo ad ancorare l’aereo.
Sono stati poi ricevuti ufficialmente dall’assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Elena Seller, dal presidente di Fly Story Eugenio Sirolli e dalla responsabile nazionale del progetto gemellaggio Annarita Della Penna.
Hanno partecipato all’inaugurazione all’Aurum (splendida struttura) di una mostra dedicata ai voli di Fly Story (Sulle ali della storia), voli in cui Casale dal 1998 ha un forte peso (mostra che è disponibile per essere esposta poi alla chiusura pescarese proprio a Casale, nei locali del cortile d’onore del castello appena restaurati).
Gioiellino una riproduzione uno a uno dell’aereo Sva di Palli che, modificato a biposto, portò D’Annunzio a Vienna nel famoso volo di pace dell’agosto 1918 (di cui Fly Story ha organizzato due riedizioni).
Quindi la delegazione ha potuto partecipare tra una schiarita e l’altra a un lancio aereo di volantini sulla città (gesto dannunziano...), nell’ambito del primo Festival dedicato a D’Annunzio e in ricordo del primo volo avvenuto il 31 luglio 1910 a Pescara.
Le avverse condizioni meteo annunciate sul cielo da oltre Pescara a Casale hanno però poi impedito di riprendere l’aereo per tornare nella capitale del Monferrato prima delle effemeridi (il volo di ritorno si è trasformato purtroppo in ‘treno notturno di ritorno’’, più taxi Milano-Casale...).
Il velivolo è stato ‘‘recuperato’’ dalla seconda delegazione (vice presidente Aero Club Edoardo Cappa, assessore ai grandi eventi Augusto Pizzamiglio) che ha partecipato domenica (arrivando in treno) e lunedì mattina alle successive fasi del gemellaggio.
In particolare nella variegata kermesse del d’Annunzio Festival, dopo una affascinante e qualificata conferenza, nella sala Tosti dell’Aurum, di Franco Farias che, alla presenza di Giordano Bruno Guerri , presidente del Vittoriale, e dell’assessore Seller, che ha ripercorso il profilo di Gabriele d’Annunzio, giornalista e pubblicitario, ascoltata da un numerosissimo pubblico, è stato sancito il battesimo dei Gemellaggi dannunziani.
L’assessore Seller ha ripercorso le origini del circuito culturale, nato dalla volontà di Eugenio Sirolli, Comandante di Fly Story e del giornalista di Casale Monferrato, Luigi Angelino, ritrovatisi, nel 1998, a Vienna, a condividere la storia del Vate e del suo pilota, Natale Palli.
Annarita Della Penna, ha ringraziato tutti i comuni ed i luoghi dannunziani in adesione che, ad oggi, sono: Pescara – Ente Capofila - Casoli, Casalbordino, Chieti, Francavilla al Mare, Fossacesia, Guardiagrele, Lama dei Peligni, Ortona, San Vito Chietino, Taranta Peligna, Anversa degli Abruzzi, Brescia, Casale Monferrato, Gardone Riviera, Ghedi, Salò, Provincia di Alessandria, Provincia di Brescia, Provincia di Chieti, Provincia di Pescara, Regione Abruzzo, Regione Lombardia, Regione Piemonte ed i luoghi dannunziani: Casa Natale di Gabriele d’Annunzio, Istituto nazionale Tostiano, Fondazione del Vittoriale degli Italiani. Presente anche l’amministratore delegato dei Parchi letterari italiani.
Importanti dichiarazioni, in chiusura, del presidente Guerri che, dopo aver ampiamente apprezzato lo spessore della programmazione e dei contenuti artistici e culturali del Festival, rendendo plauso all’impegno del sindaco, Luigi Albore Mascia e dell’amministrazione comunale tutta, ha tracciato i prossimi passi dei Gemellaggi dannunziani. In primis, la costituzione della Fondazione dei Gemellaggi dannunziani, che avverrà a giorni tra Fly Story ed il Vittoriale, con la successiva richiesta di adesione a tutte le città ed i luoghi dannunziani. Successivamente la programmazione degli obiettivi strategici dei prossimi cinque anni, con lo scopo di partire dal valore cultura, per abbracciare tutti i settori strategici del contesto socio-economico territoriale, nazionale ed internazionale.
Al ritorno l’assessore casalese Pizzamiglio ci ha dichiarato: “Entriamo in un circuito che è molto utile ai fini della promozione turistica del nostro territorio, inoltre ci hanno gentilmente messo a disposizione, proprio perchè siamo la città di Palli, la mostra allestita da Fly Story, potremmo riallestirla al castello con una parte ‘casalese’; in più, vi sta lavorando da tempo il capo di gabinetto Flavio d’Andria, sarebbe bello poter recuperare il vero aereo di Palli, il modello Balilla oggi esposto a Trento”.
Luigi Angelino