Il Turismo è un tema importante e tra i fondamentali per la rinascita di Casale Monferrato ed il suo Comprensorio.
Premesso che tutti coloro che oggi parlano di turismo spesso sostengono delle tesi condivisibili, a nostro giudizio occorre però prima di tutto, valutare il passato recente ed il presente non per polemizzare ma per evitare di riproporre gli stessi errori.
Vediamo i recentissimi fatti incentrati su: Ente Manifestazioni, Società Eventi, Società Mondo e Palazzo Monferrato s.r.l.
• L’Ente Manifestazioni società mista a maggioranza pubblica, ha gestito per anni la Fiera di San Giuseppe, il mercatino dell’antiquariato, alcune manifestazioni saltuarie ed ha collaborato alla festa del vino, il tutto avvalendosi di una struttura operativa ridotta e del volontariato di tutti i consigli direttivi che si sono succeduti nel corso degli anni. I risultati, ad esclusione degli ultimi due/tre anni, sono stati più che soddisfacenti in considerazione anche del fatto che l’utilizzo della sede operativa fissa è di recente costituzione.
Conclusione, l’Ente Manifestazioni in spregio ai soci privati di minoranza, è stato velocemente liquidato in favore di una sua copia e cioè la Società Eventi della quale ad oggi, risulta incomprensibile percepirne la novità.
• Vi è poi la società Mondo costituitasi con l’obiettivo della promozione turistica, anch’essa società mista a maggioranza pubblica.
All’epoca venne sottolineato che la promozione turistica la poteva svolgere l’Ente Manifestazioni integrandola evidentemente con le dovute professionalità e che quindi la creazione di un’altra società era inutile e dispendiosa. Oggi leggiamo che diversi soci privati e Comuni abbandonano la società Mondo giustificando il proprio ritiro con la scarsa attenzione che la società ha nei loro confronti.
• Recentemente nasce Palazzo Monferrato s.r.l. con sede ad Alessandria.
Scopo della Società è quello di elaborare le strategie per valorizzare e promuovere il territorio del Monferrato - inteso in senso lato e non prettamente geografico - e costituire un sistema turistico che faccia leva sulle potenzialità storiche, culturali, artistiche, ambientali, delle tradizioni e dei prodotti tipici del Monferrato.( citazione presa dal sito)
Risulta evidente a tutti che a fronte di un l’idea del tutto apprezzabile, resta peraltro in noi cittadini di Casale Monferrato grande amarezza ed inquietudine su questi aspetti :
--La scelta del nome, Palazzo Monferrato, termine questo ultimo di grande immagine,ha peraltro riguardo e riferimento solo al territorio del Monferrato, di cui,per storia, Casale ne è la Capitale per eccellenza. In merito dunque si doveva stabilire che la sede fosse proprio a Casale Monferrato e non ad Alessandria città che non ha nulla a che fare con il Monferrato.
--Altro aspetto è che ad oggi gran parte delle attività di promozione turistica della società Palazzo Monferrato non transitano per Casale Monferrato e questo è ancora più curioso visto anche che il Comune di Casale Monferrato è socio della detta s.r.l
--Infine si rileva che tutto ciò contribuisce a creare somma ignoranza e confusione sulla legittima attribuzione del nome Monferrato: la prevaricazione geografica in senso lato di fatto si impadronisce del nome Monferrato, e questo è inaccettabile.
L’assessorato alla cultura della Giunta di Casale Monferrato nell’anno 2006 dichiarò di non avere fondi necessari per condividere il progetto di gemellaggio tra la città di Mantova e la città di Casale Monferrato. Per inciso il progetto all’epoca partiva proprio dalla città di Mantova, mentre oggi assistiamo al protocollo d’intesa per sancire il gemellaggio tra la Provincia di Mantova, città di Mantova e la Provincia di Alessandria,città di Alessandria.
Questi sono i fatti, e a fronte di ciò, la lista civica Nuove Frontiere per Casale Monferrato, ritiene, e questo farà parte del programma, di affrontare il tema Turismo come sinteticamente di seguito riportato :
• Costituire,accorpando le esistenti, un’unica struttura che si occupi di promozione del turismo e di tutto ciò che ad esso è correlato il tutto coordinato dagli assessorati preposti, quindi eliminazione di retribuzioni economiche riguardanti incarichi svariati, il che è una tradizione consuetudinaria propria della partitocrazia.
• Recuperare tutte le professionalità esistenti sia all’esterno che all’interno delle istituzioni indipendentemente dalle appartenenze ideologiche.
• Impostare, come elemento di coesione, la condivisione sui progetti con tutti i partner, Comuni, Enti, Associazioni etcc…Elemento chiave di questo punto sarà il rispetto reciproco al fine di valorizzare tutto il territorio senza offuscare il merito del singolo ma al contrario facendolo emergere allontanando quella prevaricazione oggi promossa dal più forte nei riguardi del più debole.
• Costituire all’interno della nuova società una vera ed efficace struttura operativa e amministrativa di servizio.
• Impostare con ogni Provincia un progetto di collaborazione.