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  • 17 luglio 2013
  • Casale Monferrato

Calderoli sul ministro Kyenge: interviene CasaleBeneComune

“Sarebbe bello riuscire ad avere un atteggiamento sarcastico o di sufficienza come si ha davanti alle piccole cose sbagliate, diventate tristemente normalità, o davanti ad uno spaccone che fa la solita battuta di cattivo gusto al bar di fiducia. Ma quando è il vice presidente del Senato a rilasciare una dichiarazione talmente vuota, meschina e spregevole da risultare inaccettabile, non si può rimanere in silenzio, perché il silenzio è misura del lassismo con cui oggi, purtroppo, siamo costretti a convivere ogni giorno. In un mondo inevitabilmente avviato verso l’incontro, la mescolanza, la reciproca comprensione dei diversi gruppi di Uomini che costituiscono l’Umanità intera, il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli ha pensato bene di accaparrarsi un po’ di consenso e, usando un linguaggio consono al suo elettorato, ha paragonato il ministro Cécile Kyenge ad un orangotango. Parole che risulterebbero irritanti anche se proferite dall’ultimo degli ignoranti. Calderoli non ha solo insultato un ministro o una donna di colore, ma un intero continente che per cinquecento anni ha subìto barbarie e vessazioni di ogni genere, dalla schiavitù al moderno colonialismo. Un Paese civile non può accettare che chi ricopre una carica istituzionale, lautamente remunerata dai cittadini (anche da quelli africani che lavorano e pagano regolarmente le tasse), si esprima in modo tanto basso e vile. Il vicepresidente del Senato per rimediare ha provato poi, “scherzando”, ad alleggerire la situazione trovando simpatiche analogie animalesche per altri colleghi; c’è un aspetto umano, ma che è politicamente deprimente. Si cercano e si ottengono consensi con l’insulto, con il vilipendio, con la volgarità verbale che spesso produce violenza. Chi governa dovrebbe prendersi cura dei cittadini, indistintamente; prendersi cura vuol dire anche educare al bene, al rispetto del prossimo, alla tolleranza. Dovremmo noi tollerare che simili persone possano rivestire ruoli di potere, esprimersi ed esercitare un peso anche sulla scuola e sulla pubblica istruzione? Se poi notiamo, sperando di sbagliarci, che nel cercare consensi Calderoli dice esattamente ciò che pensa, il quadro si completa in modo ancor più deplorevole. Sorge infine spontanea la riflessione che ogni qualvolta vogliamo insultare una persona, tiriamo in ballo gli animali, i quali invece possiedono una dignità ed un senso del rispetto verso i propri simili completamente sconosciuti a taluni esemplari umani. Ecco ciò che ci auguriamo per Calderoli ed i suoi convinti sostenitori: ridefiniscano il loro senso di appartenenza al genere umano e lascino le razze a chi poco conosce. Perciò noi ci sentiamo in dovere e nell’ urgenza di chiedere ai rappresentanti della Lega della nostra città se sentono, come esseri umani, l’esigenza di prendere le distanze dalle parole di Calderoli, o ritengano invece più opportuno trincerarsi dietro ad un vuoto silenzio.” CasaleBeneComune Albero di Valentina Il Paniere Il Volo del Colibrì Legambiente EquAzione Donne Insieme

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