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  • 05 giugno 2020
  • Casale Monferrato

Crisi occupazionale

Cerutti: chiude lo stabilimento di Vercelli. A Casale una newco con 125 dipendenti

Oggi, venerdì 5 giugno, le assemblee con i lavoratori

Chiude lo stabilimento della Cerutti di Vercelli. Resterà in attività solo quello di via Adam a Oltreponte, sede storica del Gruppo, dove sarà costituita una Newco che impiegherà 125 lavoratori.

È quanto emerge dall’incontro con i sindacati, stamane, venerdì 5 giugno, nelle assemblee con i lavoratori. L’azienda, in una nota, comunica: «Lo scoppio della pandemia covid-19 ha interrotto l’implementazione di un articolato progetto di riorganizzazione e ristrutturazione del Gruppo Cerutti, che era stato delineato a fronte delle manifestazioni di interesse ricevute da importanti operatori industriali internazionali e che era stato lungamente dibattuto ed approfondito con gli stessi nei mesi precedenti. In attesa e confidando di poter in qualche modo riprendere le trattative con i predetti investitori o eventualmente di cogliere nuove opportunità, una volta che si avrà maggiore visibilità sugli effetti che la pandemia ha provocato sulla economia e sulla finanza in tanti Paesi, le Società hanno lavorato ad una soluzione alternativa, ancora attualmente allo studio, nell’ambito della quale si inserisce una manovra sul personale attualmente impiegato nelle Società Officine Meccaniche Giovanni Cerutti S.P.A. e Cerutti Packaging Equipment S.p.A., nei termini che le Società stesse hanno illustrato alle organizzazioni sindacali».

«A breve, le Società intendono quindi presentare agli organi delle procedure di pre-concordato pendenti avanti il competente Tribunale di Vercelli, le linee guida dell’operazione alternativa, che si ritiene funzionale alla salvaguardia dell’avviamento e della continuità aziendale e che vuole tutelare anche l’occupazione nel territorio, pur con i dolorosi ma necessari esuberi. La storia e il rapporto tra Gruppo Cerutti e le organizzazioni sindacali si sono sempre sviluppati con reciproco rispetto e collaborazione, nella ricerca delle migliori soluzioni da adottare a favore dei lavoratori e delle loro famiglie. Anche in un momento così difficile, il Gruppo ed i suoi azionisti non mancheranno di proporre e coltivare tutte le possibili iniziative per rendere meno doloroso il cambiamento che si prospetta».

«È opportuno ricordare che, già dal 1° febbraio 2020, le Società insieme con le organizzazioni sindacali, avevano chiesto e ottenuto dal Ministero competente, fino al 31 gennaio 2021, la cassa integrazione in deroga per tutti gli attuali 288 dipendenti di Officine Meccaniche Giovanni Cerutti S.p.A. e Cerutti Packaging Equipment S.p.A. Infine, è anche doveroso ricordare che le aziende del Gruppo al momento dell’acuirsi della crisi della carta stampata, con forte senso di responsabilità, e sempre a favore della difesa dell’occupazione, avevano scelto di consentire il passaggio dagli occupati di allora che erano 652 agli occupati di oggi che sono 288, con decremento dell’organico di 364 unità, prevalentemente attraverso il raccordo alla pensione e pertanto senza mettere in atto alcuna procedura di mobilità ostile».


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Enea Morotti

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