Arpa Piemonte replica agli antinuclearisti trinesi: i controlli sul tritio sono adeguati
di ARPA Piemonte
In relazione all’articolo intitolato “I misteri della centrale” ed al documento “La centrale di Trino: tanti misteri ancora oggi non chiariti” a cui si fa riferimento nel testo si precisa quanto di seguito riportato.
“Arpa Piemonte, attraverso una sua Struttura interamente dedicata al monitoraggio e al controllo dei siti nucleari, gestisce intorno ai tre siti nucleari che hanno sede sul territorio regionale – Bosco Marengo (AL), Saluggia (VC) e Trino (VC) – delle reti locali di monitoraggio radiologico ambientale.
Queste reti, predisposte sulla base di studi radioecologici, delle caratteristiche degli impianti e degli aspetti territoriali, sono state implementate nel tempo al fine di renderle costantemente adeguate agli scenari in atto. La scelta dei punti di prelievo, delle matrici da prelevare e dei radioisotopi da ricercare è dunque frutto di accurati studi ed è tale da garantire, allo stato attuale, la possibilità di individuare tempestivamente fenomeni di contaminazione ambientale.
L’adeguatezza delle strategie di controllo messe in atto è confermata, tra le altre cose, dal fatto che le indagini condotte da Arpa hanno consentito di evidenziare la presenza di eventi anomali, quali la contaminazione radioattiva nella falda acquifera superficiale del sito di Saluggia. Si precisa a questo proposito che l’evidenza di anomalie come quella citata vengono gestite attraverso un monitoraggi straordinari che si aggiungono alla rete ordinaria.
Per quanto riguarda la rete locale del sito di Trino nel sopracitato documento “La centrale di Trino: tanti misteri ancora oggi non chiariti” si fa riferimento in particolare al controllo del pesce, alla ricerca del Tritio in acqua ed campionamento del particolato atmosferico (aria).
Il pesce del fiume Po ha un peso trascurabile nella dieta degli individui del gruppo critico della popolazione e pertanto, anche in considerazione della difficoltà incontrate nel campionamento di tale matrice e della rappresentatività del campione (com’è noto il pesce non è stanziale), si è ritenuto opportuno concentrare l’attenzione su matrici alimentari più importanti dal punto di vista radioprotezionistico.
Il Tritio, radioisotopo presente negli scarichi della centrale, viene ricercato in tutte le matrici acquose della rete locale del sito di Trino garantendo adeguati limiti di rivelabilità (<4 Bq/l). A tale proposito si ricorda che il D.Lgs 2 febbraio 2001 n. 31 “Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano” fissa in 100 Bq/l il valore limite di concentrazione per Tritio.
La postazione per il campionamento del particolato atmosferico installata presso la sede Arpa di Vercelli è in funzione 24 ore su 24 ed è in grado di garantire il campionamento in continuo ma non la misura in continuo: questo si intende quando nella relazione annuale del 2004 si riporta la frase “consente di dare in tempo quasi reale l’allarme in merito a rilasci in atmosfera…”. Allo stato attuale si ritiene che l’ubicazione del campionatore sia adeguata ma, analogamente a quanto già fatto per i siti di Bosco Marengo e Saluggia, sarà valutata la possibilità di installare presso la ex-centrale “E. Fermi” un campionatore d’aria dedicato, in relazione all’avvio delle attività di decommissioning del sito di Trino, nell’ambito della revisione della rete di monitoraggio che sarà effettuata anche in funzione delle risorse disponibili.”