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Turismo religioso

Passa dalla collina il "Cammino di San Michele"

Sedici Comuni coinvolti nell'itinerario devozionale

Passerà anche dal Monferrato il «Cammino di San Michele», che unisce Mont Saint Michel in Normandia a Monte Sant’Angelo sul Gargano. Un percorso di 1450 chilometri attraverso antiche strade e sentieri, borghi storici e città, e che porterà tanti turisti anche in provincia, coinvolgendo agriturismi e bed and breakfast, sulle tracce dell’arcangelo protettore dei pellegrini.

Un itinerario molto battuto nel medioevo il cui fascino resta intatto, attuale. Il progetto è promosso dal giornalista Sandro Vannucci, già conduttore della trasmissione di Rai Uno «Linea Verde», che ha presentato l’itinerario alla Provincia, incontrando poi tutti i Cai alessandrini. l tragitto inizia a Mont Saint Michel, sull’Atlantico, arriva in Italia dal Passo del Moncenisio, tocca la Sacra di San Michele, attraversa Torino e, da Superga, scende nel Monferrato seguendo il sentiero Cai per Vezzolano, Crea e San Salvatore. Poi, Alessandria, Spinetta Marengo fino a Tortona, dove c’è la chiesa San Michele Arcangelo, in via Emilia. I sette santuari della Linea di San Michele sono: Skellig Michael (Irlanda), St Michael’s Mount (Gran Bretagna), Mont Saint Michel ( Francia), la Sacra di San Michele (Piemonte, Italia), San Michele (Puglia, Italia), Monastero di San Michele (Grecia), Monastero di Monte Carmelo (Israele).

Per quanto riguarda il Monferrato sono interessati i territori di Murisengo, Villadeati, Odalengo Piccolo, Castelletto Merli, Ponzano Monferrato, Serralunga di Crea, Cereseto, Ottiglio, Cella Monte, Frassinello Monferrato, Camagna Monferrato, Conzano, Lu e Cuccaro, Mirabello Monferrato, San Salvatore Monferrato, Castelletto Monferrato e il Club Alpino di Casale Monferrato. I Comuni stanno approvando la sottoscrizione al Protocollo d’Intesa che contiene le linee programmatiche finalizzate alla valorizzazione del territorio e del turismo sostenibile. Un’opportunità unica per far conoscere il paesaggio, l’ambiente e valorizzare le peculiarità enogastronomiche, turistiche e recettive della collina.

 


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Enea Morotti

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