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A Cereseto per il mugiko del Canonica

Arriviamo a Cereseto da una stradina che costeggia il Municipio di Sala. Sfiora un colle con un solitario cipresso tipo toscana, permette una insolita visione del castello costruito da Riccardo Gualino che raggiungiamo tra i sensi unici parcheggiando in forte salita. Su un lato del Castello fa bella mostra la lapide commemorativa dei Caduti della prima guerra mondiale. L’altorilievo di bronzo, opera dello scultore Pietro Canonica (Moncalieri 1869 - Roma 1959), venne inaugurato domenica 21 settembre 1924 alla presenza delle autorità e di illustri ospiti di casa Gualino, tra cui Lionello Venturi e lo stesso Pietro Canonica. Il ricordo è affidato all’inserto di quattro pagine del Monferrato che del mecenate biellese celebrava “la fastosa generosità del Signore cinquecentesco che abbagliò per opere di genio e di bontà” ed evocava “la sua strana imponente eloquenza”. Era stato realizzato alla vigilia della Grande Guerra, quando il mecenate biellese aveva in progetto il grande piano urbanistico della “nuova Pietroburgo”, per il basamento del monumento allo zar Alessandro II di Russia. Avrebbe dovuto illustrare con altri tre altorilievi (i cui modelli sono conservato nel museo Canonica di Roma) una delle più importanti riforme dello zar: l’emancipazione dei servi della gleba. E’ raffigurato un vecchio contadino (un mugiko...) con una mano regge l’aratro, con l’altra sta facendo il segno della Croce dietro lo sguardo di una famiglia che assiste alla scena. Al centro è incisa su marmo la scritta latina “Pax post bellum” e sotto una targa bronzea a stemma raffigura il caschetto del fante circondato da rami vegetali. Ai lati su marmo rosso delimitato da cornici verdi si leggono, a sinistra l’iscrizione commemorativa: “Ai suoi figli / Caduti nella Grande Guerra / Cereseto consacra / Settembre MCMXXIV”. A destra l’elenco dei Caduti: “Antonioli Mario; Balbo Alfredo; Balbo Giuseppe; Biano Enrico; Borello Evasio; Bozzo Luigi; Gallina Francesco; Garrone Luigi; Ilengo Daniele; Imarisio Roberto; Lanfrancone Pietro; Massazza Enrico; Rossi Luigi; Vanni Evasio; Viazzo Federico e Viazzo Guido”. I nomi dei soldati morti nella prima guerra mondiale sono ricordati anche sulle targhette nel viale di accesso al cimitero, trasferite dal parco della rimembranza che venne inaugurato da Cesarina Gualino, sempre il 21 settembre 1924, nel piazzale davanti alla chiesa parrocchiale.

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Michele Castagnone

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