Il bel gesto di Ivaldo Carelli e dei suoi amici, nel ricordo di Marco Ballerini
di Antonio Foti
Desidero esprimere il mio personale apprezzamento per l’iniziativa intrapresa dai quattro cittadini casalesi Paolo Corradino, Ivaldo Carelli, Gabriella Fiora e Fernanda Pessina che, durante un viaggio in Nepal, sono riusciti con non poche difficoltà a visitare il mausoleo Lele Memorial Park Pia eretto in memoria delle vittime del disastro aereo che si consumò il 28 settembre 1992 a circa 40 chilometri dalla capitale Katmandu. Il gruppo, in quel luogo sacro, ha posto un mazzo di rododendri per ricordare la memoria del loro amico Marco Ballerini e degli altri nove sfortunati viaggiatori italiani che rimasero vittime di quella immane tragedia dell’aria.
A distanza di quasi 19 anni sono probabilmente loro i primi italiani ad essere giunti nel luogo del disastro a rendere omaggio ai propri connazionali dopo aver affrontato un viaggio non certo privo di incognite ed imprevisti. Un esempio importante e significativo di quanto il valore dell’ amicizia possa sopravvivere e restare forte superando l’oblio del tempo e le distanze geografiche, una testimonianza di affetto, di cristiana pietà e di buoni sentimenti che in questa settimana santa ci fornisce un ulteriore importante elemento di riflessione.
Colgo l’ occasione per ricordare ai lettori che Ivaldo Carelli è anche autore di un bellissimo libro di viaggi, scritto per un’ importante iniziativa benefica e corredato da splendide foto, che propone con semplicità e chiarezza una serie di interessanti ed emozionanti viaggi in varie parti del mondo. All’ autore ed ai suoi compagni auguro una buona Pasqua unitamente ai miei personali complimenti per la loro coraggiosa e significativa iniziativa.