Lettera al sindaco Palazzetti sulla questione persecuzioni delle milizie dell'Isis
di Massimo Iaretti - presidente Movimento Progetto Piemonte
Riceviamo e pubblichiamo la lettera indirizzata al sindaco di Casale Monferrato Titti Palazzetti. La richiesta è di una convocazione per un consiglio comunale aperto riguardo alla persecuzione di Cristiani, Yazidi, Musulmani da parte delle milizie dell’Isis.
Signor Sindaco,
quanto sta avvenendo in Medio Oriente, da Gaza all’Iraq alla Siria, non può lasciare indifferenti. Le notizie riportate dagli organi di informazione sui massacri effettuati dalle milizie e dai seguaci dell’autoproclamato Stato Islamico dell’Iraq e del Levante – Isis, a danno della popolazione di religione cristiana, zoroastriana (gli Yazidi), ed anche musulmana non radicale, sono tali da provare una forte reazione civile ed una assoluta stigmatizzazione, anche perché riportano alla mente i fantasmi di persecuzioni religiose che si pensava fossero state finalmente archiviate nella spazzatura della storia, oltre a distruggere millenni di convivenza civile tra i diversi credo religiosi ed etnici.
Casale ha sempre fatto sentire alta la propria voce in situazioni del genere, ad esempio quando prese una posizione equilibrata ed a favore della pace nel conflitto che negli anni Novanta insanguinò gli Stati dell’ex Repubblica di Jugoslavia. Anche un Ente Locale, nonostante l’argomento sia maggiormente di competenza della diplomazia, può fare la propria parte perché un dibattito in sede consigliare da la necessaria diffusione ad una problematica che non può e non deve lasciarci indifferenti, come del resto quanto sta accadendo a Gaza. Sono pertanto a richiederLe formalmente la convocazione di un consiglio comunale aperto sull’argomento o, in secundis, la presentazione al consiglio comunale i un ordine del giorno – che auspico abbia la totale adesione di tutti i gruppi consigliare – che possa suscitare un dibattito e far si che il dramma che si sta svolgendo nella terra del Levante non passi sotto silenzio.
Signor Sindaco, mi permetto di chiudere questa mia richiesta con una breve poesia di John Donne, le cui parole spiegano meglio di ogni altra cosa le motivazioni alla base della richiesta che precede:
Nessun uomo è un'Isola,
intero in se stesso.
Ogni uomo è un pezzo del Continente,
una parte della Terra.
Se una Zolla viene portata via dall'onda del Mare,
la Terra ne è diminuita,
come se un Promontorio fosse stato al suo posto,
o una Magione amica o la tua stessa Casa.
Ogni morte d'uomo mi diminuisce,
perché io partecipo all'Umanità.
E così non mandare mai a chiedere per chi suona la Campana:
Essa suona per te.