2-Tra monferratini e creoli: spettacoli, tuffi e nuotate nell’Oceano, escursioni, balli - Repubblica Dominicana e Isole Vergini
di Luigi Angelino
Abbiamo lasciato i nostri 150 crocieristi “Il Monferrato-Stat” di “Le perle dei Caraibi” all’inizio di un viaggio che si sta rivelando naturalistico e favorito dal tempo.
Lunedì alle ore 12,40 il telefonino ti annuncia che sei entrato nella Repubblica Dominicana, alle ore 13,30 (ore 18,30 per la buia Casale) la Costa Magica attracca a La Romana città che sorge sulla costa orientale dell’isola. Ha percorso 407 miglia da St. Maarten.
Il gruppo più numeroso, indossati i giubbotti salvagente, parte su tre barchini velocissimi, tipo pirati, alla volta dell’isola di Saona, ammirando una vegetazione da tropici (vedo per la prima volta le mangrovie di salgariana memoria) e l’acqua di color cobalto: a metà strada si fa un primo bagno (si tocca a un metro, in questa località che la chiamano giustamente “Piscine”, abbondano le stelle di mare).
Sbarco a Saona: spiaggia sabbiosa, palme di tutti i generi (diritte e storte) e aragoste... le scegli le paghi....) e le mangi.
Partenza, purtroppo, dal “Paradiso”, nasce una gara tra i tre barchini, perde il numero uno nel senso che rompe due motori su tre (pare abbiano rotto le eliche sul fondo). A questo punto si effettua un primo trasbordo sulle altre due imbarcazioni di trenta passeggeri che poi vengono “salvati” tutti da una quarta barca (tra i rimasti, Paolo e Alessandro Pia: «Volevamo infondere fiducia, è un niente farsi prendere dal panico...». Comportamento anti Schettino).
Alla sera tutti in autobus all’anfiteatro di Atos de Chavon (inaugurato da Sinatra) a La Romana. Spettacolo di folclore locale, bei costumi, belle musiche, belle donne e, dicono le signore, uomini da non buttare. Finale con fuochi artificiali e coinvolgimento dei Monferratini a ballare e cantare sul palco.
È l’escursione-spettacolo omaggio per gli abbonati de “Il Monferrato” molto azzeccata: c’è già chi ci ringrazia all’uscita e noi giriamo i complimenti agli editori.
Al rientro sono state inviate alla nave le pagine de “Il Monferrato” che i nostri croceristi si ritroveranno in cabina ( La mia stampatina arriva dalle mani dello steward Sayut, indonesiano).
Martedì (20 gennaio) per i monferratini relax all’isola di Catalina su cui si sbarca con le lance di salvataggio della nave accolti da complessino musicale: palme, mare come deve essere ai Caraibi (color cobalto) e pranzo a ridosso della spiaggia per godere fino all’ultimo quest’estate fuori stagione.
Dimenticavo: la temperatura è costante sui 28 gradi. Si nuota in mezzo ai pesci: il primo gruppo - cronista compreso - si butta in acqua -l'idea è di Simona Pia- al grido di “Viva il Monferrato”. Roba da Crociate...
Due persone sono andate a San Pedro de Macoris e hanno fatto bene perché, lo sveliamo, sarà il soggetto dell’atteso piatto d’autore by Laura Rossi (ormai è una collezione). Nella escursione, apprezzata, anche Cueva de Las Maravillas , museo archeologico sotterraneo, costituito da un'immensa grotta caratterizzata da oltre 800 metri di labirinti sotterranei, di cui 240 completamente accessibili ai turisti grazie a un impianto di illuminazione che permette di ammirare le meravigliose formazioni geologiche. Oltre alle stalattiti e alle stalagmiti che riempiono la grotta, in una delle caverne una bellissima piscina sottomarina di acqua cristallina. L'attrazione più importante della grotta sono i disegni degli indios Tainos, che risalgono all'epoca precolombiana. Ascensore per risalire
Troviamo (sul personal acquistato per non gravare su quello di Dino-Stat) un gradito messaggio di Flavio D'Andria che ci segue per via telematica: "20 gennaio alle 13,41 (ora di Casale). Vi vedo in vista de La Romana! Godetevi il sole! Qui nella notte di domani (mercoledì) è attesa la prima neve! Un caro saluto a tutti i Monferratini ed in particolare a te e a Paolo (Pia))...Flavio o come ti piace dire 'il fu Capo di Gabinetto'".
Mercoledì - 282 miglia da Catalina - eccoci alle Isole Vergini britanniche con attracco a Tortola nella baia di Road Harbour. Deve essere un bel posto solo per l’affollamento di navi da crociera.
Sessanta monferratini partono per The Baths nell'isola di Virgin Gorda, una meraviglia della natura con le sue grandi rocce granitiche (sembra le abbia scagliate un Polifemo caraibico) e le gallerie scavate dal mare. Nascono mini piscine naturali, uniche, dal grande fascino.
L’ultimo tratto -da percorso di guerra-porta alla spiaggia del Diavolo (nome giusto).
C’è chi fa il bagno, chi prende il sole e chi... gioca a “Scala 40” sotto la tettoia del piccolo bar (Eugenio Botto ed Anna Scardellato da Fubine). Per arrivare a The Baths discesa dalla nave, imbarco su un lussuoso traghetto veloce che scorre sul canale di Sir Francis Drake (pirata con patenti regie), mezz'ora, poi safari-bus (non comodissimo, poi ci sono troppi dissuasori). Al parcheggio, prima di scendere al mare (un cartello dice: 350 yarde, un altro tondo che siamo in un parco naturale), curiosiamo in un vicino ristorante con piscina ('Top of the Baths') dalla vista invidiabile: mare, isole e isolette, nubi bianche (da mangiarci un astice guardando sotto anche se tutte le guide a incominciare da Trip Advisor consigliano qui le aragoste freschissime, ma noi preferiamo sempre astice, l'avranno?...). Ci intriga un signore con cappello tipo legione straniera.
Per il “Gruppo Degiovanni” al pomeriggio “Il meglio di Tortola”: dalle montagne al mare.
Mentre inviamo questo articolo siamo ad Antigua, nelle Antille pronti per l’escursione dedicata a Nelson e alla sera ci aspetta il gradito incontro ufficiale con il comandante della nave, il genovese Giacomo Longo (per lui sono pronti Krumiri Rossi, la Guida del Monferrato -facciamoci promozione-e una incisione).
Ma non è ovviamente finita: oggi, venerdì c’è un altro pezzo di Francia coloniale con Martinica; la principale escursione porta a Lamentin, poi a una distilleria di rum e alla cattedrale di Saint Louis.
Tutto finisce sabato, abbiamo fatto quasi un cerchio per tornare a Guadalupe: arrivo alle 10, tempo a disposizione per l’ultimo sole e possibilità di effettuare un’interessante escursione alle cascate di Carbet (l’acqua sgorga dal vulcano La Soufriere e sfocia in mare). Con la guida il percorso si snoda attraverso la foresta pluviale. Un altro tour farà il giro della capitale fino ad altre cascate e distilleria. Poi aeroporto e partenza per l’Italia: secondo il capo voli Costa, il casalese Flavio Ottone, i venti ci faranno guadagnare un’ora rispetto all’andata. Vedremo.
PER SAPERNE DI PIU'
Le Isole Vergini britanniche sono un territorio d'oltremare del Regno Unito. Fanno parte dell'arcipelago delle Isole Vergini nel Mar delle Antille ripartito tra Regno Unito e Stati Uniti d'America.
Le Isole Vergini britanniche sono un arcipelago di 40 isole, 15 delle quali abitate fra cui Tortola (la più grande, anche qui il nome glie lo ha dato Colombo per via delle tortore), Anegada e Virgin Gorda (Vergine Grassa.... sempre Colombo).
Il primo europeo a visitare l'arcipelago fu appunto il nostro Cristoforo (da Fubine?, forse?, in ogni caso anche noi siamo alla scoperta di questa parte di mondo), durante il suo secondo viaggio 1493. Colombo battezzò le isole Santa Ursula y las Once Mil Vírgenes (Sant'Orsola e le undicimila Vergini), traendo ispirazione dalla leggenda di Sant'Orsola. Il nome fu poi abbreviato in Las Vírgenes, da cui la denominazione attuale. Capitale Road Town a Tortola (porto: Road Harbour).
Tortola è un'isola montuosa lunga 19 km e larga 5 km, con un'area di 55,7 km². La cima più alta dell'isola è il Mount Sage (530 m).
Virgin Gorda è la terza più grande (dopo Tortola e Anegada) e la seconda più popolosa delle Isole Vergini britanniche, con 3.000 abitanti che discendono da ex-schiavi o portoghesi. Virgin Gorda affascina anche per le splendide spiagge bianche da cartolina, i suggestivi panorami dall'alto della Gorda Peak, il complesso The Baths dove, passando per rocce di granito che formano grotte e piscine naturali, si arriva alla spiaggia del Diavolo.