Tutti i movimenti possono contribuire a migliorare gli interventi pubblici proposti dagli amministratori e rivolti alla comunità locale. Ciò potrebbe valere anche per il comitato che si oppone alla raccolta dei rifiuti porta a porta, se vi fossero proposte tese al miglioramento del progetto.
Negli interventi pubblici (lettere e resoconti sul giornale delle assemblee) le osservazioni emerse contro il metodo porta a porta non mi sono parse così importanti dal bloccare l'intero progetto: non mi hanno convinto le segnalazioni di eventuali problemi igienistici, visto che la raccolta differenziata non può che migliorare la situazione attuale, inoltre per quel che mi riguarda ritengo irrilevante il problema estetico (ammesso che ci sia) a fronte della necessità di migliorare l'ambiente.
L'unica proposta alternativa proposta dal comitato ovvero il posizionamento in sotterranea dei cassonetti, ammesso che si valuti come un miglioramento rispetto al porta a porta, richiederebbe la realizzazione di uno o più progetti che bloccherebbero la raccolta differenziata per anni, riempendo nel frattempo la discarica.
L'atteggiamento mentale del leader del comitato Debernardi riportato dal vostro giornale non sembra orientato a trovare proposte di mediazione ("...il condominio in cui abito... non ritirerà i cassonetti e voi cosa farete?): ovvero vi costringerò a ritirare i rifiuti indifferenziati e a portarli in discarica.
Infine noto con preoccupazione che il rappresentante degli amministratori di condominio Giorgio Ginepro che a parole, in un colloquio informale, mi aveva rassicurato sulla volontà di trovare soluzioni concrete soprattutto in centro storico, collaborando con il consorzio (come è naturale avvenga tra rappresentanti istituzionali) durante l'assemblea diventa un "agitatore" proponendo: "con una protesta porteremo i rifiuti dal sindaco..." (chissà in che discarica finiranno questi sacchetti?).
Spero che molti cittadini si rendano conto che questa è un'occasione irripetibile, da non perdere assolutamente, nata grazie ad amministrazioni (sia di destra che di sinistra) finalmente lungimiranti; il tempo passa, la discarica si riempie e il futuro ambientale delle nostre comunità e dei nostri figli è a rischio, io credo che il consorzio non debba "fermarsi", ma debba cercare la collaborazione di tutti quei cittadini (e c'è ne sono molti) di buona volontà che hanno a cuore il futuro del Monferrato.
Roberto Stura