La Associazione Nuove Frontiere per la difesa ed il rilancio di Casale e del Monferrato, già da tempo attiva e presente con suoi interventi e proposte, nel suo "Statuto" ha indicato degli obiettivi fra i quali e per primo quello dello "Sviluppo di ogni rapporto da prendersi direttamente con città e zone, specie se confinanti, anche al di fuori della Provincia di Alessandria, allo scopo di realizzare le finalità di cui sopra e comunque ogni finalità nell'interesse di Casale Monferrato e del Monferrato".
Da molti decenni ormai si assiste al ridimensionamento sistematico, progressivo, inarrestabile del ruolo della Città di Casale che vede come elemento immediatamente comprensibile, quello della perdita di popolazione rispetto ad altre città della Provincia quali Alessandria, Novi e Tortona.
Casale Monferrato al centro di tre città di provincia (Alessandria, Asti, Vercelli) più forti e che crescono, perderà sempre più quel centro di attrazione che ancora oggi esercita. Nel 1951 Casale era al numero 8 nella graduatoria delle città del Piemonte ed oggi è al numero 14.
Da ultimo, ed oggetto del dibattito in corso, il declassamento del laboratorio analisi presso il nostro ospedale Santo Spirito disposto con deliberazione 3 agosto n. 19-6647 da parte della Giunta Regionale.
Il laboratorio del nostro ospedale, che ad oggi risulta quello che effettua il maggior numero di esami rispetto agli altri laboratori della provincia di Alessandria (ad eccezione, ovviamente, dell'ospedale di Alessandria), risulterebbe così, in prospettiva, classificato di tipo B (quindi con minore volume di esami rispetto a quello di Novi Ligure che passerebbe invece di tipo C e quindi di maggior importanza).
In sostanza l'ospedale di Casale Monferrato, peraltro già da anni di fatto oggetto di riduzioni e contrazioni, ma, nonostante tutto, ancora oggi secondo solo all'ospedale di Alessandria, per quanto riguarda il laboratorio analisi, verrebbe superato dall'ospedale di Novi Ligure classificato di tipo C. Pertanto la collocazione della sede centrale dell'Asl a Casale, apparirà via via come una etichetta sopra una scatola che diventerà sempre più vuota. Perdiamo abitanti, recentemente vi è stata la perdita per la Polfer, abbiamo perso l'Archivio notarile, la Sip telefoni, l'Enel, ecc. ecc. Arriverà senza scampo il turno della Diocesi e del Tribunale.
E' evidente a tutti e non più discutibile che la posizione di Casale Monferrato continua e continuerà ad indebolirsi rispetto alla restante parte della Provincia, rappresentando di essa solo un sesto ed essendo di fatto sempre più isolata e sempre più periferica.
Il caso più eclatante è stata la vicenda sulla Corte d'Appello che ha visto coalizzarsi tutto il resto della Provincia contro l'iniziativa di prospettare e battersi perché la sede fosse posta a Casale, nello straordinario ed unico in sé complesso della Nino Bixio nonostante tutti i Partiti e tutti i Politici di Casale avessero manifestato unanime consenso: è infatti del tutto chiaro che la città di Alessandria non può avere alcuna possibilità al riguardo.
Dunque occorre prendere atto e presto della dura realtà che vede Casale isolata dal resto della Provincia. Del resto la realtà vuole che il resto della Provincia abbia sempre più degli interessi comuni che li distinguono dagli interessi dei casalesi. E' una realtà geografica che sta diventando sempre più ineluttabile e di percezione immediata.
In tale contesto, elemento di grande rilievo è l'interesse sempre più spinto verso il territorio Casalese da parte del territorio Vercellese con la proposta di una nuova Provincia Federata Vercelli-Casale-Chivasso avanzata dall'on. Roberto Rosso e che, a quanto si legge dal giornale il Monferrato nel settore "Comprensorio", avrebbe già l'appoggio del Sindaco di Chivasso.
Occorre dunque attivarsi e subito per favorire questa prospettiva, ricordando che la Provincia di Vercelli ha già dato manifestazione di interessi e di appoggi verso Casale. Ricordiamo infatti la riunione 26 marzo 2004 a proposito della Corte d'Appello in Casale Monferrato svoltasi a Vercelli in Provincia con il presidente della Provincia Renzo Masoero ed i capigruppo dei vari Partiti vercellesi e con una delegazione casalese presieduta dal sindaco Paolo Mascarino: chi vuol leggere il testo del comunicato può cliccare su internet con la dizione "Provincia di Vercelli, Corte d'Appello": la questione Corte d'Appello è tutt'ora aperta.
Il presente comunicato viene inviato anche al Presidente della Provincia ed ai capigruppo provinciali di tutti i Partiti della Provincia di Vercelli con i quali si intende avere prossimamente degli incontri per le discussioni e le analisi del caso.
Il presidente Gian Carlo Curti