Approvato il nuovo piano provinciale di coordinamento di Protezione Civile per la Provincia di Alessandria

Da semplice attività di “soccorso” ad un’attività sistematica ed integrata

di r.m.

Nei giorni scorsi è stato firmato il decreto congiunto della Prefettura di Alessandria e della Provincia di Alessandria che approva il nuovo Piano Provinciale di Coordinamento di Protezione Civile. La cerimonia si è svolta durante un Consiglio provinciale aperto tenutosi a Palazzo Ghilini, dove rappresentanti delle istituzioni e della comunità si sono riuniti «per ribadire l’importanza di un sistema di protezione civile efficiente e aggiornato».

Il nuovo piano, che sostituisce la pianificazione precedente risalente al 2012, «è stato redatto in conformità con il nuovo Codice della Protezione Civile approvato nel 2018 e le Direttive sulla pianificazione d’emergenza del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile del 2021. Esso definisce i macroscenari di rischio presenti sul nostro territorio e le procedure da attuare in caso di criticità».

Tra i rischi maggiormente monitorati, «si evidenziano quelli idraulici e idrogeologici, seguiti dai rischi industriali e tecnologici, sismici, incidenti stradali e incendi boschivi. Viene posta inoltre attenzione ai macroscenari legati a eventi meteorologici estremi e fenomeni di siccità».

Il nuovo piano delinea con maggiore precisione la catena informativa e il coordinamento necessario tra gli Enti coinvolti nella gestione dell’emergenza: «Questo documento rappresenta un importante passo avanti nella visione della protezione civile: da semplice attività di “soccorso” - esclusivamente post-emergenziale - ad un’attività sistematica ed integrata che prevede le fasi di “previsione e prevenzione” delle possibili criticità a cui uno specifico territorio è esposto e la “minimizzazione dei rischi”».

«Il completamento di questo fondamentale strumento avviene simbolicamente in occasione del trentennale dell’alluvione del 1994, evento che ha segnato la nascita del moderno sistema di Protezione Civile in Italia, richiamando l’importanza di un approccio collettivo e coordinato nella gestione dei rischi».