Venerdì 17 sbarchiamo in Egitto con base Port Said (il trasferimento della nave ad
Alessandria è annullato per le condizioni del mare in quel porto). Sveglia all’alba. Sole. Ci dividiamo in vari gruppi. Con accompagnatori Paolo e Simona puntiamo attraverso il Delta del Nilo su Alessandria d’Egitto, “la perla del Mediterraneo” (non, purtroppo, i quartieri popolari, qualcuno consiglia il 'metodo rendo').
Pensiamo a Cleopatra e a Giulio Cesare
scendendo i (pericolosi) gradoni dell’anfiteatro romano (senza alzare gli occhi ai palazzoni circostanti, ma scivoleremo lostesso).
Molto, molto, più suggestive le
antiche catacombe di Shawkafa
(un complesso funerario su tre
livelli) e chi va da solo rischia di
perdersi (vero Lalla….). E’ stato
scavato nel secondo secolo a.c.
Tappa al museo nazionale. Una nuova sezione raccoglie reperti appena recuperati dal mare del palazzo di Cleopatra e delmitici“Faro”.
Pranzo con vista mare
(agitato) e forte Quait Bey.
Pomeriggio dedicato alla Biblioteca,
uno degli edifici di architettura
moderna più famosi
del mondo e lo merita. Il nuovo
convive perfettamente con
l’antico esposto tra le postazioni
Internet come torchi da stampa
e le linotype ci ricordano il
“Gino” della Tipografia Operaia
Artigiana…). La guida è una
ragazza in chador. Finale in un
centro di papirologia.
Al ritorno la polizia egiziana,
in una scorribanda di pickup,
raggruppa lungo la strada i bus
dei crocieristi per scortarli in
lento convoglio fino alla nave
che per fortuna ci aspetta.
La “scorta” per gli altri casalesi
è lo staff Stat con Dino, Patrizia
e Samantha. Un gruppo
vede Piramidi, Moschee e fortezza
del Saladino e pranza in
battello, un altro integra con
il famoso Museo del Cairo. La
crocierista valenzana Bruna si
traveste da egiziana di fronte
alle Piramidi. Poi ritorno a grande velocità.
l.a.
FOTO. Anfiteatro romano. Forte Quait Bey e foto di gruppo