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A Villadeati un monumento panoramico

E' ancora fresca la notizia della scomparsa di Umberto Eco, quando ci inerpichiamo sulla strada a spirale che porta, come scriveva Filippo Burzio, “su uno dei più alti poggi del Monferrato”. Nella limpidissima giornata primaverile di sabato il sindaco di Villadeati Francesco Azzalin ci accompagna sull’alto punto di veduta dell’Osservatorio per il paesaggio del Monferrato Casalese. E’ stato pavimentato con una elegante rosa dei venti. Straordinario è lo spettacolo dell’immenso mare del Monferrato con castelli torri e campanili sullo sfondo della grande cerchia delle Alpi. Sulla destra il Monviso. Una targa ricorda i primi paesi sotto di noi: Castell’Alfero, Tonco, Frinco, Zanco, Corsione, Villa San Secondo, Rinco, Montechiaro, Cortanze, Scandeluzza, Case Battia. Alle nostre spalle la scenografica villa “Belvedere” della famiglia Feltrinelli con l’alta torre nella parte centrale, le ali laterali e il giardino pensile. E’ ben descritta nel romanzo “Il pendolo di Foucault”. dallo scrittore appena scomparso con queste parole: “Salivamo, e di terrazza in terrazza i giardini mutavano fisionomia. Alcuni avevano forma di labirinto, altri figura di emblema, ma si poteva vedere il disegno delle terrazze inferiori solo dalle terrazze superiori, così che scorsi dall’alto la sagoma di una corona e molte altre simmetrie che non avevo potuto notare mentre le percorrevo, e che in ogni caso non sapevo decifrare”. Scendiamo al monumento ai caduti della Grande Guerra con la nuova pavimentazione. Sorge tra le vie Roma e Vittorio Veneto, poco distante dall’alto campanile della chiesa parrocchiale. E’ formato da una lapide tra due colonne con questa scritta commemorativa: “Villadeati ai suoi figli morti in guerra 1915-1918”. Questo l’elenco dei nomi con l’anno di nascita: Sot. ten. Necco Achille 1887; cap. magg. Quarello Alessandro 1890; sold. Rocco Federico 1893; sold. Genovese Giovanni 1896; sold. Druetto Annibale 1895; sold. Strona Giovanni 1895; sold. Maioglio Luigi 1894; sold. Bianco Alberto 1889; sold. Odisio Emilio 1889. Ad essi va aggiunto il cap. magg. Garrone Ercole 1889, morto in Libia Tobruk nel 1912. Una breve tappa nella parte bassa del paese alla chiesa di San Remigio, l’antica parrocchiale, restaurata così come l’area circostante con la sede della Pro loco. Infine trasferimento a Zanco, frazione di Villadeati. Un paese stretto e lungo che termina con la parrocchiale (per noi il ricordo di don Gonella, parroco-poeta e di Teresio Malpassuto...). Il monumento ai caduti della prima guerra mondiale sorge nella piazzetta. Questa l’iscrizione della lapide inserita nella roccia: “A ricordo dei figli e compagni caduti nella grande guerra gli zanchesi posero”. Sotto i nomi con gli anni di nascita e di morte: Alessio Alfredo 1884-1915; Rosso Giuseppe 1877-1915; Prete Virgilio 1886-1917; Sorisio Pietro 1897-1917; Forno Alessio 1885-1917; Piglia Giuseppe 1887-1917; Tersoglio Zefferino 1895-1917; Piglia Ernesto 1892-1917; Valenzano Eustacchio 1898-1917; Pesce Giuseppe 1888-1917; Sorisio Giuseppe 1894-1918; Piglia Luigi 1896-1918; Ravera Lorenzo 1885-1918; Visca Enrico 1888-1918; Livrone Primo 1880-1919; Demarchis Marco 1885-1918 disperso.

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Michele Castagnone

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