Trovato morto vicino a una panchina dello skate park: Antonio Marino aveva 39 anni
di b.c.
L’ha notato un passante, poco prima delle 8 di sabato, riverso ai piedi di una panchina in piazzale degli Alpini. Quella panchina, nello “skate park” di viale Ottavio Marchino, era diventata la “sua” panchina, sedile e giaciglio dove Antonio Marino, 39 anni compiuti il 3 marzo scorso, trascorreva buona parte della giornata e spesso - quando non era in grado di tornare a casa - anche la notte.
E su quella panchina Marino deve aver bivaccato anche nella notte tra venerdì e sabato, quando è morto soffocato da un rigurgito causato da un mix di alcool e, forse, di altre sostanze. È stato chiamato il 118 ma gli operatori non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Il corpo senza vita è stato trasferito all’obitorio del Santo Spirito a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Berretto in testa, zainetto sulle spalle, barba e capelli lunghi e incolti, Antonio Marino lo si vedeva spesso girare per le vie del centro. Il giorno precedente, venerdì, verso le 9, c’era stato un incendio nella sua abitazione, un alloggio al piano terra delle case popolari, in viale Lungo Po 2. Aveva lasciato cadere il mozzicone della sigaretta sul materasso del letto che aveva preso fuoco.
Erano arrivati i pompieri che erano entrati con gli autorespiratori e avevano domato le fiamme: poi, temendo che Marino fosse all’interno della casa, lo avevano cercato in ogni angolo, ipotizzando il peggio.
Ma Antonio Marino invece era uscito, senza neppure accorgersi di quanto si era lasciato alle spalle. A casa, però, non è più tornato. Lascia una sorella.