Amianto, ok alla discarica pubblica. Via libera anche agli interventi per la bonifica dei «polverini»
di Massimiliano Francia
La nuova discarica amianto si farà e sarà pubblica. È la ferma richiesta avanzata a Roma mercoledì dal Comune di Casale, dalla Regione e dal Centro Amianto, alla Conferenza dei Servizi convocata dal ministero dell’Ambiente.
Proposta accolta dai responsabili del Dicastero che hanno anzi chiesto al Comune di realizzare uno studio di fattibilità - fa sapere l’assessore all’Ambiente Vito De Luca - che verrà esaminato nella prossima Conferenza dei Servizi, convocata entro sei mesi.
Il Comune di Casale provvederà anche a convocare i comuni dell’ex USSL 76, in quanto la discarica servirà l’intero bacino dei 48 Comuni.
La soluzione di un impianto pubblico - evidenzia Massimo D’Angelo, direttore del CRA - è l’unica percorribile, perché in caso contrario «si bloccherebbe tutto, la gente non la vorrebbe...».
La discarica pubblica è infatti considerata un punto fermo - è stato ribadito più volte negli ultimi mesi dal Comitato vertenza amianto - «tassello essenziale» del un piano di bonifica territoriale, ha sottolineato spesso il coordinatore del comitato stesso Bruno Pesce. E l’ultima assemblea di AFEVA e sindacati aveva posto il problema come «urgente» per evitare di trovarsi - tra un paio di anni - con l’impianto esaurito e senza sapere che fare.
Lo scopo della riunione
La riunione tecnica dell’altro ieri a Roma era finalizzata a programmare la pianificazione degli interventi di bonifica nel territorio dell’ex USSL 76 e - evidenzia un comunicato stampa diffuso ieri dal Comune di Casale - è stata anche approvata «la proposta progettuale per l’intervento di bonifica dell’area perimetrale dello stabilimento lato canale Lanza e finalizzata al completamento del confinamento dell’intera area Eternit».
In altre parole si tratta del piano di caratterizzazione predisposto dall’ARPA che ha ricostruito il tracciato del canale di scolo dei liquami del vecchio stabilimento che dovrà bonificato.
I siti con il polverino
Altro risultato importante l’approvazione dell’elenco dei siti contaminati da polverino.
Attualmente ne sono stati bonificati un centinaio (considerando quelli attualmente in corso o in fase di progettazione) ma la Conferenza di Roma ha dato il via libera ad una ulteriore trentina di siti che saranno oggetto di progettazione e appalto nei prossimi mesi, garantendo così che si proceda senza interruzioni.
E proprio negli ultimi due giorni sono giunte nuove segnalazioni di siti potenzialmente contaminati che saranno oggetto dei sopralluoghi dei tecnici di ARPA nei prossimi giorni.
Per quanto riguarda invece le coperture si sta procedendo alla registrazione delle nuove segnalazioni e sarebbero parecchie centinaia di migliaia di metri quadrati i tetti in Eternit emersi dall’ultimo censimento e che non sono mai stati segnalati in passato.
E in tutto il territorio dell’ex USSL 76 tutta l’Asl le coperture da bonificare a due milioni